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Kampala, 18/06/03 

I miliziani “olum” che si battono nel nord dell’Uganda contro il governo nazionale hanno fatto irruzione nell’orfanotrofio di Adjumani e hanno rapito quindici bambini fra i 7 e i 15 anni, tutti rifugiati di nazionalità sudanese. L’agenzia Misna precisa che quattro dei piccoli sono riusciti successivamente a sfuggire ai sequestratori e sono in salvo. Mistero, e molta apprensione, sulla sorte degli altri.

East Sutton, 18/06/03 

Vogliono chiudere la scuola per ragazzi difficili di East Sutton, nel Kent, ma non tutti sono d’accordo. Angela Kember, per esempio, madre di un’alunna affetta da disturbi neurologici, ha detto alla Bbc che la chiusura avrebbe effetti fortemente negativi su chi frequenta l’istituto. Le autorità scolastiche stanno considerando la possibilità di uno spostamento della scuola, che si trova in luogo isolato.

Roma, 12/06/03 

Al rientro da un viaggio nell’Uganda settentrionale devastata dalla guerra civile il direttore dell’agenzia Misna, Giulio Albanese, esprime una energica e accorata protesta contro “la crudele latitanza dei mezzi d’informazione nazionali e internazionali sul dramma che attanaglia le popolazioni di questa remota periferia del pianeta”. Una guerra dimenticata dai media, solo perché se ne disinteressano i grandi della terra.

Miami, 10/06/03 

Non più di 18 per classe nelle materne, non più di 25 alle secondarie superiori e non più di 22 nei livelli intermedi: lo stabilisce una legge votata dal parlamento della Florida nonostante l’ostilità del governatore Jeb Bush (fratello del presidente George W.) che alla fine ha dovuto sottoscriverla. Controverso il costo dell’operazione, che secondo varie stime oscilla fra gli 8 e i 27 miliardi di dollari in otto anni.

Lima, 10/06/03 

Dopo un mese di paralisi delle scuole peruviane, il governo del presidente Alejandro Toledo ha minacciato di licenziare gli insegnanti che continueranno a scioperare. Principale motivo del contendere, spiega l’agenzia Misna, il trattamento economico. I 280 mila docenti del Perù guadagnano mediamente 180 euro al mese, ne chiedono altri 50 ma la controfferta governativa non supera i 29.

New York, 9/06/03 

Gli americani vogliono che le loro università rispecchino la varietà della popolazione, ma respingono l’idea di favorirla attraverso ammissioni basate esclusivamente sull’appartenenza etnica o razziale. È quanto risulta da uno studio di cui riferisce la Cnn. Anche l’amministrazione Bush avversa il sistema delle quote, che i critici considerano discriminatorio. Della questione si occuperà la Corte Suprema.

Londra, 9/06/03 

Certamente a causa dell’universalità di fatto dell’inglese, fanno difetto nel Regno Unito le conoscenze delle lingue straniere, e il governo ha deciso di correre ai ripari. La Bbc informa che si sta lavorando a un progetto che prevede entro il decennio lezioni di lingue in tutte le classi elementari. Il problema principale è ovviamente quello degli organici docenti, visto che sono pochi gli iscritti ai corsi linguistici universitari.

Tokyo, 5/06/03 

Nelle 207 scuole secondarie della regione metropolitana di Tokyo il tasso di dispersione è troppo alto, e la causa principale sta nel fatto che molti studenti considerano le lezioni noiose o inutili. Per questo, riferisce il quotidiano Asahi Shimbun, si è pensato di attribuire ai ragazzi la facoltà di valutare i loro insegnanti. Ci si augura che da queste valutazioni emergano idee capaci di migliorare la situazione.

Auckland, 4/06/03 

L’epidemia di Sars ha indirettamente provocato la perdita del lavoro per molti insegnanti nelle scuole di lingue della Nuova Zelanda. Il quotidiano The Press spiega che il timore del contagio ha ridotto l’affluenza di studenti stranieri, in particolare dal Giappone, dalla Corea e dalla Tailandia, riducendo così il fabbisogno di docenti stagionali, molti dei quali venivano dalla Gran Bretagna nei mesi dell’estate boreale.

Torino, 4/06/03 

Una norma contenuta nella legge finanziaria, che introduce negli orari di lavoro dei docenti una rigidità che molti di loro considerano incompatibile con le esigenze scolastiche, ha portato alcune centinaia di insegnanti torinesi a una inconsueta forma di protesta. Il quotidiano La Repubblica informa che armati di sacchi a pelo e tende i docenti hanno occupato sei istituti, illustrando con cartelli il “decreto sfasciacattedre”.

Tucumàn, 29/05/03 

La crisi continua a imperversare in Argentina e sono soprattutto i più piccoli a soffrirne. Il quotidiano Clarìn racconta la storia di Barbarita Flores, una bambina di Tucumàn che nell’aprile 2002, quando aveva otto anni, confidò agli inviati della tv che andava a scuola senza mangiare. Oggi la situazione è peggiorata: Barbarita pesa 23 chili, sette meno della norma. A Tucumàn i bambini denutriti sono 22 mila.

Hanoi, 21/05/03 

Il naufragio di un traghetto fluviale nella provincia vietnamita di Quang Nam ha provocato la morte per annegamento di diciotto bambini. Abilitata al trasporto di venti persone, l’imbarcazione era affollata da trentotto passeggeri, precisa l’agenzia Agi. Erano per la maggior parte bambini che stavano tornando a casa da scuola. Il traghetto si è rovesciato mentre imperversava sulla regione una violenta tempesta.

Washington, 20/05/03 

Come scegliere la scuola per i propri figli? Uno specialista, Jay Matthews, impartisce alcuni consigli dalle colonne del quotidiano Washington Post. Eccone alcuni: registrate la vostra impressione al primo impatto con la scuola, controllate i programmi e il tasso di assenteismo di alunni e insegnanti. Inoltre chiedete al capo d’istituto un colloquio di trenta minuti: se non ve lo concede, state in guardia.

Roma, 19/05/03 

Si parla molto del problema della fame nel mondo, ma i fatti sono pochi e la situazione continua a essere drammatica. La conferma viene dal Comitato per la sicurezza della Fao, che si è riunito a Roma nella sua ventinovesima sessione. Alcuni dati emersi dall’incontro: in Etiopia e Eritrea più di tredici milioni di persone sono malnutrite, mentre nel vicino Sudan la produzione di cereali è diminuita di un terzo.

Parigi, 18/05/03 

Gli insegnanti francesi continuano la loro mobilitazione contro la politica scolastica del governo, con pesanti ripercussioni sull’attività nelle scuole alla vigilia degli esami. In molti istituti si tengono assemblee, mentre è in agitazione anche il personale non insegnante. L’agenzia France Presse informa che secondo un sondaggio il 54 per cento dell’opinione pubblica condivide le ragioni del corpo docente.

Sao Paulo, 16/05/03 

Nella vertenza degli insegnanti brasiliani, segnala il quotidiano O Estado de Sao Paulo, si registra una schiarita. I principali sindacati hanno infatti deciso di sospendere gli scioperi già programmati, in attesa di nuove proposte dalla controparte governativa. I punti in discussione riguardano sia il trattamento economico dei docenti, sia la loro autonomia professionale e i piani di sviluppo.

Manila, 16/05/03 

Il telefono cellulare: ecco lo strumento con cui le autorità scolastiche delle Filippine intendono affrontare il problema dell’insegnamento scientifico nelle aree più remote del paese asiatico. Una quarantina di scuole elementari, informa la Bbc, saranno dotate di apparecchi in grado di ricevere per videomessaggio le lezioni, che poi saranno registrate e ritrasmesse su televisori installati nelle aule.

Amburgo, 15/05/03 

Sono sempre più numerosi e sempre più giovani i ragazzi tedeschi che marinano la scuola. È quanto riferisce il settimanale Der Spiegel, riferendosi a uno studio recente che valuta sul mezzo milione il numero di assenteisti sistematici e ingiustificati. In particolare il fenomeno è in crescita fra i ragazzi di dieci e undici anni, che al termine della scuola elementare si trovano di fronte al ciclo secondario.

Lima, 13/05/03 

Anche in Perù gli insegnanti delle scuole pubbliche, circa 280 mila, sono sul piede di guerra a causa del mortificante livello del loro reddito. Una marcia di protesta nella capitale ha dato il via a uno sciopero di due giorni. I docenti, fa sapere l’agenzia Misna, chiedono che i loro stipendi vengano raddoppiati. È quanto era stato promesso durante l’ultima campagna elettorale: ma ancora non si è visto un soldo.

Londra, 12/05/03 

Nuovi edifici scolastici, prestiti a tasso agevolato per gli insegnanti, tolleranza zero per i comportamenti asociali degli studenti. Sono i tre punti enunciati dal primo ministro britannico Tony Blair, fa sapere la Bbc, per affrontare la crisi dell’istruzione in alcune aree svantaggiate della capitale. Ogni cittadino ha diritto, dice Blair, a una buona scuola elementare o secondaria nel proprio quartiere.

Atlanta, 10/05/03 

La qualità delle mense scolastiche americane ha fatto negli ultimi tempi qualche miglioramento, ma si continuano a servire grassi in eccesso rispetto alle raccomandazioni delle autorità sanitarie governative. È quanto risulta, informa la Cnn, da un’indagine condotta in ventidue scuole da un capo all’altro degli Stati Uniti. Il tredici per cento dei ragazzi americani è sovrappeso, e la tendenza è in crescita.

Città del Capo, 7/05/03

La proposta governativa di vietare l’osservanza delle regole religiose nelle scuole, pur conservando la religione come materia curricolare, sta facendo discutere in Sudafrica. I responsabili delle varie confessioni temono, riferisce il quotidiano Cape Argus, che l’insegnamento della religione venga affidato a docenti atei. I ministri dell’istruzione delle province sudafricane si riuniranno per discuterne.

Londra, 7/05/03 

Ryan Bell era uno scolaro abile e dotato, ma aveva il difetto di amare l’alcol. É così terminato prima del tempo un interessante esperimento: due anni fa la tv Channel 4 aveva iscritto l’allora quattordicenne Ryan, proveniente da un modesto ambiente sociale, in una prestigiosa e costosa public school, impegnandosi a pagare la retta annua di 15 mila sterline. Ma alla terza sbronza il ragazzo è stato espulso.

Kampala, 7/05/03 

Un milione di persone, denuncia il Programma alimentare mondiale, è minacciato dalla fame nel nord dell’Uganda in preda alla guerra civile. Particolarmente grave la condizione dei bambini. Intanto l’agenzia Misna segnala che fra i molti disertori dall’esercito governativo impegnato contro i ribelli assai numerosi sono i minori. Una conferma che nel paese africano si continua a fare ricorso ai bambini-soldato.

Parigi, 6/05/03 

Al suo quarto sciopero nel corso dell’attuale anno scolastico, il personale delle scuole francesi si è astenuto dal lavoro in una misura compresa, secondo la categoria e il tipo di scuole, fra il 13,5 e il 33 per cento. L’agenzia France Presse informa che fra i docenti il tasso di adesione è oscillato fra il 22 e il 33 per cento. Era stata assai più alta la partecipazione alle precedenti manifestazioni di protesta.

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