FOGLIO LAPIS - OTTOBRE- 2020

 

É accaduto in una università americana, dove si è sviluppata in rete una polemica a proposito di una festa senza mascherine di protezione dalla pandemia – Poiché la ragazza che ha sollevato il caso è afroamericana, il dibattuto ha assunto una connotazione razzistica

 

Insomma, un'altra ragazza nera!” “Che il Signore mi dia la forza di non considerare questa una provocazione razziale!” Così due fra i molti commenti che secondo quanto riferisce il New York Times Arianna Mbunwe, una giovanissima studentessa dell'Università della Georgia, ha ricevuto e rilanciato in rete. La ragazza è afroamericana, di qui le puntualizzazioni polemiche di alcuni fra i suoi compagni di studi. La materia del contendere è un tweet in cui Arianna commentava criticamente una fotografia in cui si vedevano alcune sue compagne in posa, all'interno di un bar dove visibilmente facevano festa, senza mascherine di protezione. “Così si prende il Covid 19”, spiegava la ragazza. Va precisato che l'Università della Georgia, negli studenti come nei docenti, è stata pesantemente colpita dalla pandemia.

All'ondata di commenti negativi che l'hanno immediatamente sommersa, Arianna ha risposto con un altro tweet: “Se qualcuno venisse a conoscenza delle vostre piccole feste, sarebbe una vergogna per il Lambda Chi Alpha”. Questa sigla connota una fraternity, cioè una di quelle associazioni studentesche volontarie che caratterizzano la vita universitaria americana, qualcosa di simile alle Studentenverbindungen tedesche o a ciò che resta della goliardia italiana. Contraddistinti da sigle composte con lettere greche, sono gruppi generalmente riservati ai soli maschi o alle sole femmine (in questo caso si chiamano sororities) e si riuniscono festeggiando tutto ciò che si può festeggiare o discutendo questioni connesse con l'universo studentesco.

Anche nell'università della Georgia, che ha sede in una città significativamente chiamata Athens ed è fra le più antiche istituzioni americane di studi superiori, è ben presente una fraternity, precisamente una sezione del Lambda Chi Alpha. Proprio da questo gruppo sono venute le osservazioni che hanno deviato la polemica sulla china del razzismo. In seguito al caso sollevato da Arianna Mbunwe, la fraternity è stata punita con un decreto di sospensione da parte della dirigenza dell'ateneo. Ma non certo per avere celebrato feste, mascherine o non mascherine, quanto piuttosto per i commenti, considerati politicamente poco corretti, a carico della ragazza afroamericana, che lei ha denunciato e che abbiamo citato all'inizio.

Tutto questo può sembrare una faccenda di poco conto, ma non lo è se si considera il contesto: bisogna ricordare che nello stato della Georgia quasi un terzo della popolazione è di colore mentre nell'istruzione superiore la presenza afroamericana è decisamente più ridotta, secondo una tendenza di marginalizzazione della comunità nera che del resto si ripropone puntualmente in quasi tutta l'Unione. Inoltre la questione razziale è stata recentemente riproposta negli Stati Uniti dai frequenti episodi di violenza sui neri da parte delle forze di polizia. Tutto questo fa sì che una vicenda apparentemente non così grave assuma caratteri di cruciale importanza.

Nei campus di Athens esiste infatti una sotterranea tensione razziale, un clima infuocato o pronto a prendere fuoco che evidentemente è all'origine sia del caso Mbunwe, sia della severa decisione delle autorità accademiche nei confronti del Lambda Chi Alpha.

 

 

                                                                  f. s.  

 

 


                                                  

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