É
accaduto in una università americana, dove si è
sviluppata in rete una polemica a proposito di una festa
senza mascherine di protezione dalla pandemia –
Poiché la ragazza che ha sollevato il caso è
afroamericana, il dibattuto ha assunto una connotazione
razzistica
“Insomma,
un'altra ragazza nera!” “Che il Signore mi dia
la forza di non considerare questa una provocazione razziale!”
Così due fra i molti commenti che secondo quanto
riferisce il New York Times Arianna Mbunwe, una giovanissima
studentessa dell'Università della Georgia, ha ricevuto
e rilanciato in rete. La ragazza è afroamericana,
di qui le puntualizzazioni polemiche di alcuni fra i suoi
compagni di studi. La materia del contendere è un
tweet in cui Arianna commentava criticamente una fotografia
in cui si vedevano alcune sue compagne in posa, all'interno
di un bar dove visibilmente facevano festa, senza mascherine
di protezione. “Così si prende il Covid 19”,
spiegava la ragazza. Va precisato che l'Università
della Georgia, negli studenti come nei docenti, è
stata pesantemente colpita dalla pandemia.
All'ondata
di commenti negativi che l'hanno immediatamente sommersa,
Arianna ha risposto con un altro tweet: “Se qualcuno
venisse a conoscenza delle vostre piccole feste, sarebbe
una vergogna per il Lambda Chi Alpha”. Questa sigla
connota una fraternity, cioè una di quelle associazioni
studentesche volontarie che caratterizzano la vita universitaria
americana, qualcosa di simile alle Studentenverbindungen
tedesche o a ciò che resta della goliardia italiana.
Contraddistinti da sigle composte con lettere greche, sono
gruppi generalmente riservati ai soli maschi o alle sole
femmine (in questo caso si chiamano sororities) e si riuniscono
festeggiando tutto ciò che si può festeggiare
o discutendo questioni connesse con l'universo studentesco.
Anche
nell'università della Georgia, che ha sede in una
città significativamente chiamata Athens ed è
fra le più antiche istituzioni americane di studi
superiori, è ben presente una fraternity, precisamente
una sezione del Lambda Chi Alpha. Proprio da questo gruppo
sono venute le osservazioni che hanno deviato la polemica
sulla china del razzismo. In seguito al caso sollevato da
Arianna Mbunwe, la fraternity è stata punita con
un decreto di sospensione da parte della dirigenza dell'ateneo.
Ma non certo per avere celebrato feste, mascherine o non
mascherine, quanto piuttosto per i commenti, considerati
politicamente poco corretti, a carico della ragazza afroamericana,
che lei ha denunciato e che abbiamo citato all'inizio.
Tutto
questo può sembrare una faccenda di poco conto, ma
non lo è se si considera il contesto: bisogna ricordare
che nello stato della Georgia quasi un terzo della popolazione
è di colore mentre nell'istruzione superiore la presenza
afroamericana è decisamente più ridotta, secondo
una tendenza di marginalizzazione della comunità
nera che del resto si ripropone puntualmente in quasi tutta
l'Unione. Inoltre la questione razziale è stata recentemente
riproposta negli Stati Uniti dai frequenti episodi di violenza
sui neri da parte delle forze di polizia. Tutto questo fa
sì che una vicenda apparentemente non così
grave assuma caratteri di cruciale importanza.
Nei
campus di Athens esiste infatti una sotterranea tensione
razziale, un clima infuocato o pronto a prendere fuoco che
evidentemente è all'origine sia del caso Mbunwe,
sia della severa decisione delle autorità accademiche
nei confronti del Lambda Chi Alpha.
f. s.
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