La
trovata di un insegnante gallese di scuola secondaria per
appassionare i suoi allievi alla storia – É un
espediente doppiamente innovativo, perché sostituisce
alla lezione la rappresentazione e perché sceglie il
veicolo tecnologico con il quale i giovani hanno
particolare familiarità – Il professore si trasforma in
attore, veste i panni dei grandi personaggi storici e li
fa parlare di sé e della propria epoca con un linguaggio
molto più accattivante di quello dei testi
David
Perkins, insegnante di storia presso la Duffryn High School
di Newport (Galles), trovava che i suoi allievi fossero
piuttosto annoiati durante le lezioni e che non riuscissero
ad interessarsi realmente alla sua materia. É così che ha
cercato una soluzione che liberasse la storia dai secoli di
polvere che la nascondevano agli occhi degli alunni e che è
riuscito a tradurne qualche spunto nei linguaggi che i
giovani meglio recepiscono: il gioco e il canale
informatico. “I bambini adorano usare il computer e i
cellulari, così ho pensato che avrei cercato di
raggiungerli tramite quei canali.” Il professore
ventottenne ha acquistato alcune parrucche, ha chiesto aiuto
alla sua ragazza, stilista, per i costumi e, indossati i
panni dei personaggi storici che intendeva presentare ai
suoi allievi, li ha portati su YouTube.
Video
brevi, di circa cinque minuti, in cui possiamo vedere Martin
Lutero, Guglielmo I d’Inghilterra e molti altri, in vita,
seduti davanti alla videocamera a spiegare le loro ragioni.
I travestimenti non sono particolarmente accurati e
l’intenzione non è certo quella di creare delle figure
realistiche, ma soltanto quella di avvicinare al presente
quei personaggi vissuti nel passato che sono degni di grande
interesse storico ma troppo distanti dalla sensibilità dei
bambini. Nei video li troviamo semplici e moderni,
nell’espressione e nei modi, come anche nelle forme stesse
in cui i loro dialoghi vengono organizzati: esemplare è il
filmato in cui vediamo i pretendenti al trono
d’Inghilterra spiegare, in un’intervista molto simile ai
moderni colloqui di lavoro, le ragioni per cui si ritengono
successori appropriati. “I bambini amano vedere gli
insegnanti prendersi gioco di sé e risultano essere più
ricettivi – la reazione è stata molto buona.” spiega
Perkins. Anche la qualità dei video, girati con un
cellulare, rispetta il criterio del mantenersi in un’area
di gioco.
Il
giovane professore non esegue un copione ma improvvisa sul
momento davanti alla videocamera: di questa impronta di
spontaneità troviamo traccia nella freschezza dei filmati.
Anche l’ambientazione dei video è semplicemente quella di
casa sua, a Newport, e la musica che un frate balla, nel
video sul degrado dei costumi della chiesa, è modernissima
musica da discoteca. Eppure non si tratta di una
scimmiottatura e neanche di un gioco fine a se stesso. I
bambini (10-13 anni) vedono il loro insegnante avvicinarsi
alla storia, travestendosi e interpretando i ruoli dei
grandi del passato, e insieme vedono la storia avvicinarsi a
loro, travestirsi a sua volta in qualcosa che risulta essere
bene inserito nel XXI secolo, senza che i contenuti vadano
perduti. I filmati infatti non pretendono certo di
sostituire la lezione scolastica, ma solo di accendere
quell’interesse e quella curiosità che permette poi agli
scolari di apprendere con piacere le nozioni in classe.
In
programma per il futuro c’è anche Elisabetta I Tudor, la
Regina Vergine, e David Perkins scherza ammettendo che la
sua interpretazione non sarà certo al livello di quelle di
Cate Blanchett o Glenda Jackson.
- Laura
Venturi
-
|