Gli
imprenditori della zona hanno deciso di finanziare gli
studi universitari di tutti i diplomati della scuola
secondaria che lo desiderino – In questo modo si
raggiungono due scopi: il superamento dello steccato
sociale per l'accesso all'istruzione superiore, la
formazione del personale qualificato necessario alla
locale economia produttiva – Un modello che sta facendo
scuola negli Stati Uniti, sia pure con qualche resistenza
conservatrice
Kalamazoo è una città del Michigan, circa a metà
strada fra Chicago e Detroit, settantacinquemila abitanti,
al centro di un'area metropolitana che di abitanti ne conta
più di trecentomila. É una zona a vocazione industriale,
con un fitto tessuto d'imprese manufatturiere. Famosa a suo
tempo per le cartiere e la produzione di strumenti musicali,
questa città dal nome di chiara origine indiana ospita oggi
numerose imprese chimiche e farmaceutiche e stabilimenti per
la produzione di birra. La crisi di questi anni ha colpito
duro anche qui, con la perdita di sedicimila posti di lavoro
dal 2007 a oggi. Ma secondo quanto ha riferito il New York Times in una delle sue recenti edizioni domenicali,
Kalamazoo sta cercando di costruirsi un futuro investendo
nell'istruzione superiore.
É un'iniziativa senza precedenti, riguarda i circa
cinquecento ragazzi che ogni anno concludono l'istruzione
secondaria nelle scuole della zona: per tutti costoro, se
vogliono proseguire gli studi, si apre la prospettiva del college.
L'istruzione universitaria negli Stati Uniti è molto cara,
e finora soltanto una piccola parte di quei cinquecento
diplomati poteva permettersela: gli studenti di Kalamazoo
sono per quasi la metà afro-americani, dunque di condizioni
economiche mediamente modeste, e per un terzo addirittura al
di sotto del livello statistico di povertà. Per questo
l'annuncio dato sette anni or sono da Janice Brown, la
dirigente dell'ufficio scolastico locale, ha sconvolto le
aspettative di promozione sociale.
Donatori anonimi, fece sapere la Brown, pagheranno le
rette nei colleges del Michigan (solo a Kalamazooo ci sono tre istituti
d'istruzione superiore, compresa la Western
Michigan University) per tutti i diplomati usciti dalle high
schools. Indipendentemente dai redditi familiari, dalle
votazioni finali e anche da eventuali trascorsi disciplinari
o penali. Le sole condizioni: abitare a Kalamazoo o dintorni
e avere frequentato le scuole di quel distretto. Bisogna
essere pratici nel valutare le cose della vita: non si
tratta soltanto di una pulsione umanitaria, si tratta
soprattutto di un piano volto a dare slancio, nel medio e
lungo termine, all'economia della zona, e a trattenere in
loco le molte famiglie tentate di emigrare. Realizzando così
il principio, così spesso trascurato, secondo cui
l'istruzione non è soltanto un diritto fondamentale dei
singoli, ma anche il migliore degli investimenti.
Kalamazoo
Promise: così si chiama l'iniziativa, e promise
non è soltanto promessa ma anche speranza. Ovviamente
gli sconosciuti donatori, che hanno fin qui sborsato
trentacinque milioni di dollari per garantire gli studi
universitari di duemilacinquecento studenti, altri non sono
che gli imprenditori locali. Del resto la loro trovata ha
fatto scuola: in altre venticinque città americane fra le
quali la metropoli industriale e finanziaria di Pittsburgh,
riferisce il New York
Times, si stanno avviando o sono allo studio iniziative
analoghe. Investimento nel capitale umano, lo chiamano: ma
si tratta anche di un formidabile correttivo delle disparità
sociali.
Il giornale newyorchese registra le reazioni di alcuni
fra gli studenti interessati che a suo tempo seguirono
l'annuncio dell'iniziativa. “Abbiamo aspettato a lungo che
qualcuno ci dicesse che era uno scherzo”, disse uno. E un
altro: “Mia madre ha pianto, siamo tre gemelli, soltanto
uno poteva andare al college,
ora ci andremo tutti e tre!” Ma non tutti a Kalamazooo
condividono questa euforia. Oggi più del novanta per cento
dei diplomati della città prosegue gli studi, e forse
questo è da alcuni considerato eccessivo. Secondo un
sondaggio del quotidiano locale, la Kalamazoo
Gazette, il 44 per cento dei cittadini ritiene che il
finanziamento dovrebbe essere pubblico, cioé con il denaro
dei contribuenti, mentre un trenta per cento preferirebbe al
college gratuito
un aumento dei sussidi federali o di stato. Refrattario
all'innovazione l'altro ventisei per cento: no, per
l'istruzione superiore spendiamo già abbastanza.
Evidentemente non tutti, da quelle parti, desiderano che lo
steccato sociale scompaia.
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f. s.
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