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Interventi al Forum>Dott.ssa Graziella Casula

Intervento del 07/02/2001

Dott.ssa Graziella Casula, psicopedagogista

 

 

 

IL MAESTRO DIGITALE

 

Il computer e l’uso del software nel recupero dei disturbi dell’apprendimento (dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia).

 

                                                                 

 

     Come pedagogista la domanda che in modo più ricorrente mi viene posta è questa:” Perché mio/a figlio/a ancora non legge bene? Ha otto anni, stenta nella lettura, fa molta fatica e continua a fare molti sbagli, cosa si può fare?”

 

     Rispondo subito che in seconda o terza elementare se  la lettura non è ancora diventata scorrevole e gli errori ortografici persistono, possiamo già parlare di disturbo specifico dell’apprendimento o di dislessia. Il presente lavoro affronta il problema del trattamento dei bambini con disturbi dell’apprendimento (B.D.A) e quindi del loro recupero attraverso l’uso del  P.C. e il software. Ha rilevanza scientifica poiché è stato presentato nel novembre 1995 a Napoli al convegno ”Informatica-didattica-disabilità”.

 

 

Il caso

 

     Il soggetto in questione, quando inizia a frequentare la prima elementare si mostra impacciato nei movimenti e con scarsa coordinazione motoria; infatti ha difficoltà a gattonare, a strisciare,  a pedalare , a saltellare a piedi alterni. Ha uno scarso tono muscolare, non riconosce la destra dalla sinistra e non è in grado di discriminare sequenze ritmiche e temporali. Il bambino mostra immediatamente una mancanza di coordinazione oculo-manuale che si sostanzia in gravi difficoltà grafo-motorie e di organizzazione dei prodotti didattici. Questi , spesso, risultano mal riusciti e pasticciati. Di fronte a questo quadro il bambino viene sottoposto ad una batteria di prove, volte a stabilire il Q.I. dalle quali risulta immediatamente normo-dotato..

 

     Successivamente sono stati somministrati test per accertare la lateralizzazione; da questi è risultata una dominanza laterale incompleta e immatura, ossia una dominanza crociata: destra la mano e il piede, sinistro l’occhio e l’orecchio. L’esame ortottico ha mostrato un’immaturità a carico dei muscoli oculari. Nell’uso della tecnica strumentale della scrittura presenta un tracciato da dx a sx. Nei suoi compiti si possono riscontrare tutti gli errori tipici della dislessia, quali l’inversione del lettere e sillabe e una non corretta suddivisione delle parole. Il suo segno grafico evidenzia difficoltà nei movimenti fini della mano.

 

 

L’intervento abilitativo

 

     L’intervento abilitativo si è sviluppato attraverso due percorsi: il percorso  scolastico e quello del recupero individualizzato con l’ausilio del software e del sostegno psico-pedagogico.

 

     Per l’ambito scolastico sono state suggerite agli insegnanti delle metodologie didattiche mirate al potenziamento delle abilità spazio-temporali, grafo-motorie e sulla direzionalità del segno. Necessitava, infatti, di un sostanzioso lavoro di pre-grafismo; pur  tenendo conto che non poteva essere emarginato dal resto della classe non  presentandogli la scrittura.

 

     A livello psicologico e pedagogico si consigliava un intervento che proponesse tecniche della pedagogia positiva, affinché l’esercizio e l’applicazione costante non minassero la sua autostima.

 

     Contrariamente a ciò che caratterizza molti soggetti dislessici, nel corso degli anni , il ragazzo non ha manifestato demotivazione per tutto ciò che riguardava la scuola e le varie attività proposte dagli esperti per il suo recupero. A livello individualizzato si è operato proponendo vari programmi didattici con l’ausilio del P.C.

 

     L’approccio alla lettura e scrittura è avvenuto con il metodo globale relativo-misto che ha permesso l’acquisizione della tecnica con parole semplici e brevi frasi, senza scendere inizialmente nella parte analitica. I contenuti partivano dal suo quotidiano affettivo e venivano rielaborati al PC attraverso l’uso della video-scrittura. E’ particolarmente importante per i B.D.A lavorare con tecniche e contenuti che riescano a dare un senso alla  vita di tutti i giorni. Per il bambino entrare nel mondo informatico è stato semplice  e divertente in quanto gli ha permesso di ristrutturare più volte il processo di acquisizione di una conoscenza senza cadere nel meccanicistico o nel ripetitivo.

 

     Con la video-scrittura si producevano dettati o autodettati di parole specifiche mirate all’acquisizione dei fonemi.

 

     Conseguentemente la ricerca dei tasti gli permetteva di scrivere le parole e di soffermarsi lettera su lettera. In tal modo, rielaborava e costruiva mentalmente le parole riducendo le difficoltà ortografiche. Era possibile far scoprire il legame che esiste in una parola fra segno-suono-significato. Inoltre si poteva evidenziare la differenza grafica tra le vocali /a e o);purtroppo  con la scrittura normale tendeva regolarmente a riprodurre con una grafia non sempre chiara  le lettere simili per suono (f v), o  per orientamento simmetrico (p-b ). Lo strumento permetteva di analizzare separatamente i suoni e favorire un segno ordinato e ben impostato per una maggiore concentrazione mentale. Scrivere con la tastiera facilita i movimenti fini della mano e quindi prepara ad una migliore agilità anche nella scrittura manuale. In tal modo risulta uno strumento fondamentale come supporto di recupero per la disgrafia. Contemporaneamente  sono stati creati dalla sottoscritta, dei software specifici per la riduzione del suo svantaggio: “Il volo di topolino” “La corsa dei canguri” e “Il trenino magico”. L’utilizzo dei suddetti giochi  e di altri di tipo commerciale permette l’autogestione degli errori, la scelta fra risposte multiple e l’autocorrezione senza mortificazioni.

 

     L’iter abilitativo ha pure tenuto conto delle difficoltà ortottiche del soggetto presentandogli una serie di programmi tesi a migliorare la lettura e conseguentemente a potenziare il colpo d’occhio, perfezionare la discriminazione visiva e favorire perciò la lettura rapida ed espressiva.

 

     Queste applicazioni si sono protratte per tutto il ciclo della scuola elementare e gli hanno permesso di raggiungere tutti gli obiettivi fissati dalla programmazione scolastica.

 

     La sua formazione e maturazione risultano perfettamente in linea con quelle dei suoi coetanei e con la programmazione scolastica. Per quanto rimangano alcuni errori nella scrittura  , il bambino ha completato il ciclo elementare con piena soddisfazione e con una rafforzata consapevolezza delle proprie difficoltà ma anche delle proprie potenzialità. Attualmente frequenta il liceo scientifico.

 

 

Conclusioni

 

     La scelta di utilizzare il computer ha dato notevoli successi e soddisfazioni non solo con il caso presentato ma con numerosi altri bambini. Per tutti c’è stato un riscontro sul piano motivazionale: la curiosità e la spinta ad esplorare e a capire uniti al gusto della scoperta, hanno fatto del mezzo informatico multimediale uno strumento di apprendimento che non ha concorrenti. Lo strumento ha inoltre contribuito a far maturare la fiducia nelle capacità di ogni bambino e a sviluppare in esso l’impegno verso le attività scolastiche.

 

     I bambini stessi acquistano autonomia e fiducia nell’intervento; pertanto, chiedono di poterlo proseguire.

 

     La storia appena presentata è paradigmatica non solo per il tipo di intervento didattico adottato ma per l’ausilio che può offrire  anche ai bambini con disturbi di apprendimento causati da disagio familiare e scolastico. Questi ultimi risultano molto spesso spie di patologie nella comunicazione familiare, di carenze affettive e di una incompleta integrazione nella vita scolastica. Il computer e l’applicazione col software sono risultati strumenti molto validi anche nei confronti dei bambini che avevano ormai somatizzato il proprio disagio- insonnia -enuresi notturna -crisi d’angoscia -crisi depressiva -manifestazioni aggressive. Determinate  manifestazioni scaturivano dalle continue disconferme  che l’ambiente familiare  e/o scolastico operava su di loro. Con l’applicazione al PC, gli errori diminuiscono e le abilità in generale si consolidano lasciando sempre più spazio alla fiducia e al successo delle proprie azioni. Consapevole della centralità del PC, la sottoscritta in collaborazione con alcuni tecnici informatici, ha realizzato un pacchetto di software didattici mirati al recupero individualizzato di ogni bambino che presenta disturbi negli apprendimenti scolastici o di tipo psico-somatico .Lo stesso progetto di studio e di lavoro è stato presentato all’Unione Europea per la costituzione di un Centro pedagogico che potesse  offrire sostegni più numerosi  ai bambini che presentavano tali difficoltà. Il Centro è stato finanziato ed è stato accolto dalle famiglie e dagli utenti con molta soddisfazione e gratitudine.

 

                                                                                                    Graziella Casula (psicopedagogista)

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