Torna a Foglio Lapis - giugno 2003
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I maggiori comuni dell’isola, a partire da Palermo e Catania, hanno aderito alla campagna Lapis “Non rompermi i timpani” – Presto compariranno nelle strade i manifesti rivolti agli automobilisti nel nome del diritto alla quiete, e i sensori che registreranno l’impatto “sonoro” dell’iniziativa – Notevole interesse anche nelle scuole, dove si stanno organizzando visite di specialisti, medici e uomini di legge, che illustreranno gli aspetti legali e quelli sanitari del problema rumori 
 

Abbiamo cominciato mettendo bene il piede per terra nella nostra Italia a forma di stivale. Così la Sicilia è stata la prima regione a conoscere il progetto. Indubbiamente il successo che la nostra proposta ha immediatamente ottenuto nei principali capoluoghi di provincia ha sorpreso anche noi, che abitando più a nord siamo forse influenzati, più o meno consapevolmente, da una certa immagine del Sud che vorrebbe questa parte del paese, fra l’altro, poco sensibile a certe tematiche del vivere sociale. I fatti dimostrano il contrario, e siamo stati ben felici di fare questa prima scoperta.

Tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo abbiamo presentato la nostra campagna di educazione acustica, e già a maggio le maggiori città come Palermo e Catania, ma anche le altre: Agrigento, Siracusa, Enna, Caltanissetta, avevano già formalmente aderito all’iniziativa. Vedremo presto, dunque, nelle strade di quelle città i variopinti manifesti disegnati da Suor Mariarosa Guerrini, volti a richiamare gli automobilisti al rispetto del diritto di tutti alla quiete. Abbiamo anche proposto che accanto ai manifesti vengano posti dei sensori: la nostra speranza è che quegli apparecchi possano registrare, attraverso più ridotti livelli sonori, il successo della nostra iniziativa.

Abbiamo coinvolto il mondo della scuola, proponendo di inserire l’argomento nei Pof del prossimo anno, ed abbiamo trovato molta apertura e interesse. L’idea è quella di favorire visite di medici specialisti, come audiologi e andrologi, che spieghino ai ragazzi i rischi di una prolungata esposizione ai rumori forti. Molti non sanno per esempio che una delle cause degli incidenti stradali nei fine settimana è la musica a volume altissimo che viene propinata nelle discoteche. Tutti quei decibel, i cui effetti negativi si sommano alla stanchezza, all’abuso di alcol o peggio di droghe, provocano vertigini che durante la guida possono a loro volta causare sbandamenti e scontri, troppo spesso con esito mortale.

Per non parlare di altri tipi di danni che l’eccesso di rumori provoca a tutto l’organismo: sordità, scompensi gastrici, perfino sterilità e impotenza. I ragazzi vanno informati, i ragazzi con i loro walkman sempre incollati alle orecchie: devono avere coscienza dei rischi che corrono per il profitto di chi specula sulla loro ignoranza. La società che raggruppa i medici audiologi ha già aderito, e analogamente contiamo sull’adesione degli andrologi. Si cerca inoltre di favorire visite di magistrati, che illustrino nelle scuole gli aspetti giuridici del problema rumori. A parte i suoi aspetti di prevenzione sanitaria, l’iniziativa si colloca infatti all’interno dell’azione Lapis di educazione alla legalità.

La campagna naturalmente va avanti: dopo l’esordio siciliano contiamo di portare la nostra proposta in molte città del Centro e del Nord. Anche qui procederanno parallele l’iniziativa che coinvolge i comuni, e che è diretta principalmente all’educazione acustica degli utenti della strada, e quella che si rivolge specificamente alle scuole, volta a mettere in guardia i ragazzi dai rischi dell’esposizione a un eccesso di rumori.

Un ringraziamento particolare lo esprimiamo ancora una volta all’artista Suor Mariarosa Guerrini, autrice delle efficaci vignette che renderanno, fra l’altro, molto più allegre le nostre città. Una suora che ha messo gratuitamente a disposizione della Lapis la sua competenza e il suo talento, per il fine evangelico di educare i grandi e formare la coscienza dei più piccoli.

 

                                  Marilena Farruggia Venturi
                                     (Presidente della Lapis)
FOGLIO LAPIS - GIUGNO 2003