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Corriprova
di Fantastica spazieggiata in Valdichiana attraverso
il premio "Giulio Salvadori" di Monte San Savino |
"E'
il serpente bidone!" esclamò il bambino passando col nonno
davanti al bidone della spazzatura. E teatrò l'ultima avventura
esperita dall'uomo. Questa che stiamo vivendo tutti, tra
case-container e discariche. Anticamente, questo stesso
bambino avrebbe potuto avere a disposizione uno scivolo
d'erba causato da un prato inclinato, dove ridurre i calzoncini
a una tavolozza scorsoia e scomparire tra l'erba, come ingoiato
da un serpente pitone… Ma ora? Può scivolare sulla plastica
sulla neve, come ho visto fare a Mosca, o tuffarsi sopra
un telone da circo teatrando il mare…
Quando sei limpido
mi posso tuffare
nel tuo telone colore del
mare,
dice una strofa del Premio
di quest'anno. La mamma se n'è accorta o no?
E' nervosa e anche troppo
frettolosa.
Solo quando non è più in
attività, mi vede,
riferisce un'altra strofa
del Premio di quest'anno.
La
plasticità della lingua torna evidente come si trattasse
di strofe da "parare sui campi". Come avveniva un tempo
intorno a Monte San Savino, anticamente, quando ragazzi
e ragazze, poco più che bambini, venivano mandati a "parare"
pecore e scrofe, anziché a scuola.
Di
quel tempo avanzano ora gli stupori d'una bambina come Cecilia,
che dice "m'allago" mentre fa il bagno, come fosse lei stessa
la Valdichiana, o una Regina invasa dalle acque omonime.
Lei vede un'altra bambina, bionda lei pure, e t'inventa
una "bìondine" alla velocità di quest'anima eccelsa. Le
sue insegnanti, al massimo, riescono a dire "quante biondìne",
trovandosele a scuola. Mai direbbero una "bìondine", tanto
precisa, così veloce… più della luce: una nuova parola,
che farebbe invidia perfino a Lewis Carroll, l'inventore
di "Alice nel paese delle Meraviglie". Era un matematico,
questo Carroll… In quale sito, si possono trovare le parole
che inventa con Alice?
Alice
dice oggi che babbimamme, maestrimaestre, "inseriano" tutto
perché hanno perso la Fantasia. "Vabbevono" tutto, ma il
"padariso" l'hanno perduto…
"Sapete,
mi hanno fatto recitare una tale quantità di poesia oggi"
cominciò Alice, un po' spaventata dalla scoperta che nel
momento in cui apriva bocca scendeva un silenzio mortale
e tutti gli occhi di fissavano su di lei; "e mi è parso
curioso… che ogni poesia avesse qualcosa a che fare con
i pesci. Lo sapete perché amano tanto i pesci, da queste
parti?"
Parlava
alla Regina Rossa di Chiana e Trasimeno, la cui risposta
fu un po' vaga. "Quanto ai pesci" disse, molto lentamente
e solennemente, avvicinando la bocca all'orecchio di Alice,
"Sua Maestà Bianca conosce un bellissimo indovinello… tutto
in poesia… e tutto sui pesci. Vuoi che lo reciti?"
"La
Vostra Altezza Rossa è molto gentile a ricordarlo" sussurrò
la Regina Bianca di Chiana e Trasimeno all'altro orecchio
di Alice, con una voce che sembrava una transumananza d'Alici.
"Sarebbe un tale piacere! Posso?"
"Prego"
disse Alice, con molta educazione.
La
Regina Bianca di Chiana e Trasimeno bollicinicò di gioia
e accarezzò la pancia di Alice. Poi cominciò:
Sia il pesce "catturato".
E' facile: può catturarlo
un bambino.
Poi sia il pesce "comprato".
E' facile: può comperarlo un soldino. Sia il pesce "cucinato".
E' facile: prende soltanto
un minuto.
Nel piatto apparecchiato!
E' facile: in un piatto
è già contenuto.
Sia in tavola portato!
E' facile mettere il piatto
sul tavolo.
Sia il pesce scoperchiato!
Ah, questo è difficile,
anzi impossibile!…
"E
sai perché" concluse la Regina Bianca.
"Il
coperchio è incollato…" rispose Alice, cercando d'aprire
il serpente bidone in cui la Regina Bianca aveva fatto scomparire
il pesce come un prestigiatore.
"Cos'ha
phersu Alice nel bidone?" si chiedevano le phersone che
assistevano alla scena, alumando che "phersu", dal tempo
degli Etruschi, designa la maschera per gli attori.
Morale:
"Per inventare, bisogna cercare".
Una
cosa utile che si potrebbe fare utilizzando al meglio questo
Premio, diventato ormai un 'istituzione, sarebbe quella
di aiutare babbimamme maestrimaestre a raccogliere tutte
le espressioni originali come il "serpente bidone" e le
parole come una "bìondine", perché sono all'origine delle
sorprese avute da bambini, quelle che poi "fanno poesia".
E'
questa una corriprova (corri e prova) di Fantastica spazieggiata
in Valdichiana attraverso il premio di poesia "Giulio Salvadori"
di Monte San Savino, che raccoglie gli elaborati di bambine/i
ragazze /i della scuola dell'obbligo in Toscana.
Credo
utile riportare la definizione (di Fantastica): "L'arte
di inventare il possibile e di renderlo reale
n il gusto del sogno, della creatività e del piacere: disciplina
propedeutica alla poesia (momento di autenticità assoluta,
conseguito mediante la re-invenzione linguistica
e la ri-fondazione della realtà".
Filippo
Nibbi
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