Ajay
Puri non ha ancora dieci anni ma è ormai una personalità
di spicco nel mondo del computer e in India è considerato
una celebrità– Talento decisamente precoce, a due anni
leggeva già perfettamente, oggi è in grado di gestire
numerosi programmi informatici – A sei anni Ajay ha
incontrato Bill Gates, il suo idolo, che forse pensava a
lui quando per reclutare i migliori programmatori ha
lanciato un concorso, che ha singolarmente riservato
proprio all’India
É
difficile fare le cose difficili, bambini
fate le cose difficili, declamava
una famosa poesia di Gianni Rodari. Forse non l'avranno mai
letta ma, sicuramente, si sono ispirati ai suoi versi il papà
ed il nonno del piccolo indiano balzato all'onore della
cronaca per avere
a soli tre anni realizzato il proprio sito internet.
Ma
vediamo di conoscerlo meglio. Il bambino si chiama Ajay
Puri, nasce a Hyderabad, in India, il 12 settembre 1996 ma
vive a Bangkok, in Thailandia, dove papà Ravi lavora come
manager del gruppo tessile Aditya Birla. Sembra che le sue
capacità, decisamente superiori a quelle dei coetanei, si
siano palesate precocemente: ha imparato a leggere ad un
anno e mezzo, a due conosceva perfettamente l'alfabeto ed in
breve tempo è stato in grado di scrivere una lettera
commerciale al computer.
É
a questo punto che il nonno Bishnu
Narayan Puri ha pensato di avviarlo, sentito il parere del
padre, verso l’acquisizione dei principali programmi
informatici. I risultati non hanno tardato a manifestarsi se
a soli cinque anni il piccolo Ajay è il candidato più
giovane ad aver mai superato l’esame di certificazione
MOUS (Microsoft Office User Specialist).
In
breve tempo ha assistito ad un vero crescendo di notorietà
a tal punto che in India è considerato una celebrità, un
vero orgoglio nazionale, intervistato dai principali network
nazionali ed internazionali, avvicinato dai colossi
dell’informatica come Microsoft, Intel ed IBM, conteso dai
capi di governo di mezzo mondo. Gli hanno anche affibiato
l’appellativo di “Little Gates”, nei confronti del
quale afferma di nutrire un’immensa ammirazione e che ha
avuto l’orgoglio di conoscere personalmente il 14 novembre
2002. L’incontro è documentato nel suo sito con la
lapidaria frase: “il mio sogno diventa realtà!!!!!”.
La
sua sembrerebbe la storia comune a tanti bambini
particolarmente dotati, ad “alto potenziale”, come si è
comunemente abituati a definirli, con tutti i pregi e gli
inconvenienti che esso comporta.
Visitando
il suo sito www.microsoftkid.com
siamo rimasti colpiti dalla tenace determinazione e dalla
inconsueta lucidità che hanno accompagnato il percorso
formativo del piccolo, testimoniate sia dalla scelta del
dominio Microsoftkid, sembra in segno di gratitudine verso
la Microsoft Thailandia che gli ha sempre fornito
incoraggiamento e gli ultimi aggiornamenti dei prodotti, che
dalla selezione minuziosa delle foto di tutte le persone
importanti che lo hanno incontrato e, come direbbe lui,
“benedetto”.
Non
manca un elenco dei software che è in grado di gestire ed
un accalorato messaggio ai bambini di tutto il mondo,
invitandoli a ritenere facile l'apprendimento del computer.
Per dar forza a quest'ultimo concetto afferma che l'India è
uscita dal periodo in cui l'informatizzazione e la
tecnologia erano ancora in fase di gestazione ed ha iniziato
a dare alla luce “software kids”. Di cui Ajay,
naturalmente, può rappresentare l'emblema.
Di
questo sembra essersene accorto anche il gigante di Redmond
che a fine anno ha indetto l'insolito concorso Code4Bill
teso a reclutare i migliori programmatori indiani.
L'annuncio è stato dato durante una visita ufficiale a
Bangalore accompagnandolo con un ingente investimento
finanziario di 1,7 miliardi di dollari per i prossimi
quattro anni. Destinatari del concorso tutti i giovani
programmatori che iscrivendosi online dal primo gennaio 2006
si impegnano a competere tra loro in una serie di prove
volte a captarne l'ingegno e la creatività. Il contest avrà
termine il prossimo marzo e solo i primi venti programmatori
potranno accedere alla fase finale del concorso, da dove
verrà selezionato l'eletto, destinato a lavorare nella
squadra di assistenti tecnici che accompagna Gates. Ai
restanti diciannove non resterà che accontentarsi di due
mesi di lavoro presso il centro ricerche di Hyderabad,
recentemente aperto da Microsoft.
Non
è detto, a questo punto, che fra Ajay Puri e Bill Gates le
strade non possano incrociarsi nuovamente, non aveva infatti
il primo asserito che “le nostre storie sono molto simili,
abbiamo diverse cose in comune”? Quello che ci stupisce è
il poter immaginare che il talento abbia nazionalità, che
ci sia un Paese più di un altro in grado di allevare
talenti informatici.
Che
dire? Ben vengano i bambini che fanno le cose da grandi ma,
non possiamo certo condividere le scelte fanciullesche dei
grandi!
Clemente
Porreca
|