FOGLIO LAPIS - FEBBRAIO 2005

 
 

Programmi assai coinvolgenti in un campione di istituti del Nord, del Centro e del Sud – Tematiche caratterizzate a seconda delle specificità locali – Ma non sempre si parla di mafia dove forse sarebbe il caso – Argomenti disparati, dalla questione planetaria dei diritti troppo spesso negati alla convivenza interculturale, dal bullismo alla violenza negli stadi – L’importanza di portare nelle aule testimonianze dirette: dal giudice antimafia al “poliziotto amico”

 

Con l'aiuto dei documenti inviati dalle varie scuole campione provenienti dal Nord, Centro e Sud dell'Italia, ho avuto l'opportunità di esaminare  le attività svolte sul tema Educazione alla Legalità. Ogni scuola ha toccato, coinvolgendo gli alunni, le varie problematiche che costituiscono la materia Educazione alla Legalità. Ciò che più salta agli occhi è la priorità, da scuola a scuola e dunque da città a città, che viene data a certe tematiche anziché ad altre.

Nella Scuola Media Statale di Castellammare di Stabia si parla di intercultura, analisi del territorio, microcriminalità e si parla anche della Giornata della legalità in Campania con la partecipazione del Sindaco, della visita al tribunale di Torre Annunziata ma il tema "mafia" non viene approfondito ulteriormente. L'Istituto Tecnico Industriale di Belluno ha svolto un bellissimo lavoro soprattutto sulla tematica del diritto umano coinvolgendo insegnanti con l'aiuto del Centro di Dipartimento di Ricerca e Servizi sui Diritti della Persona e dei Popoli dell'Università di Padova. La ricerca ha coinvolto sette province e farà parte del materiale di quelle scuole che intendono rinnovare i propri percorsi disciplinari. L'Istituto Comprensivo Statale di Nicolosi si è occupato della formazione civile degli alunni, dell'insegnamento sui valori, di problematiche locali ma sulla mafia non è stato detto alcunché. L' istituto tecnico Commerciale  "F.Cesi" di Terni ha dedicato esclusivamente i suoi libri (ricerche svolte dagli alunni e raccolte in tre opuscoli) alla mafia: da Falcone a Borsellino, ai rapporti con il Governo, all'omertà, ecc.

Due Scuole di Arezzo, Cesalpino e Vasari, hanno ristretto la ricerca restando nelle tematiche locali e affrontando problemi quali la convivenza democratica e l'accettazione dell'altro oppure violenza nello stadio e partecipazione al concorso organizzato dalla Polizia di Stato. L'Istituto Comprensivo Statale "Roberto Rimini" di Acitrezza  ha approfondito anch'esso lo studio sulla mafia partendo dalle cause storiche, la sua evoluzione, le origini di Cosa nostra, ecc. Infine, il Liceo Scientifico Statale di Francavilla ha focalizzato l'attenzione su un problema locale ed esattamente sulla vicenda "parentopoli" e dunque sulla corruzione dei concorsi a livello locale e non solo.

Sono tutti lavori degni di attenzione ma non si può fare a meno di notare come il nostro paese sia così differente nel suo insieme. I temi che sono stati affrontati variano secondo le problematiche presenti a livello locale e non nazionale, fatta eccezione per i soggetti riguardanti l'intercultura e la solidarietà a livello mondiale. Il problema mafia che non tocca città come Belluno o Arezzo non vi viene minimamente citato, ma viene affrontato nelle Scuole di Terni e Acitrezza, ignorato a Castellammare di Stabia.      

 

Scuola media statale "Stabiae" - Castellammare di Stabia (NA)

 

Anno scolastico 2001/02

 

    1. Ciclo di sei incontri sulla tematica del commercio equo e solidale promossi dalla Coop e tenuti da alcune ragazze formate ad hoc, nelle scuole del  territorio.

2.  Incontro/dibattito sul tema "Legalità e territorio insieme per una nuova cultura" in occasione della Giornata della legalità in Campania, con la partecipazione del Sindaco, del Capitano dei Carabinieri e di altri relatori.

3. Visita  al Tribunale di Torre Annunziata con la partecipazione del Preside, degli alunni e degli insegnanti impegnati nel progetto di Educazione alla Legalità e dei giudici Riello, Sabatosanto e Di Nardo in qualità di genitori di alunni della scuola. Molto stimolante si è rivelata la simulazione di alcuni casi di "processo civile" preparati dai giudici e svoltisi in un'aula del tribunale con il coinvolgimento degli alunni in veste di imputati, avvocati e giudici.

 

Anno scolastico 2002/03

 

1.  Le attività di Educazione alla Legalità si sono svolte parallelamente alla formazione di alcuni docenti partecipanti al corso di formazione "Economia e cittadinanza solidale". La scuola ha risposto alla richiesta di partecipazione per la referente al seminario sul tema "Legalità, democrazia e cittadinanza attiva: conoscere, progettare e comunicare".

2. I corsi di Educazione alla Legalità hanno seguito un percorso didattico con l'ausilio del testo "A scuola di legalità" il cui autore, il Giudice Michele del Gaudio, ha partecipato ad un incontro sul tema "Forme di comune illegalità".

3. Iniziativa dell' Osservatorio sulla legalità in Campania: produzione di materiale fotografico, disegni e cartelloni sul lavoro minorile, atti di vandalismo, degrado ambientale.

4. 21 marzo (Giornata della legalità in Campania): lezione di Educazione stradale con l'intervento di un vigile seguito dalla proiezione di un filmato. Seguono altre lezioni di Ed. stradale per le vie della città (Magliette con slogan: "Non ci casco metto il casco").

5. Spazio dedicato alla intercultura con relativi temi sul commercio equo e solidale e i diritti dell'infanzia. Visita alla mostra su "Gandhi e lo sviluppo sostenibile".

6. Un gruppo di alunni dei corsi de legalità, accompagnati dal prof. Giovanni Somma, ha partecipato alla giornata organizzata dall'UNICEF sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza presentando dei lavori (poesie, lettere, cartelloni) eseguiti in classe.

 

Anno scolastico 2003/04

 

1. Lezioni pomeridiane sulla cittadinanza attiva con la simulazione della formazione di un Consiglio Comunale dei Ragazzi (vedi relazione allegata). Studio sulle tematiche relative alla cittadinanza globale. Alunni e insegnanti hanno partecipato a due tours della cittadinanza. Sono stati visitati i mercatini misti (con venditori ambulanti, locali ed extracomunitari) di Piazza Garibaldi ed un mercatino ucraino.

2. Incontro con i bambini di un asilo provenienti dallo Sri Lanka, gestito da una coppia di immigrati. Conclusione con pranzo etnico presso ristorante gestito da Senegalesi. Al termine del percorso didattico gli alunni hanno partecipato ad un concorso attraverso l'invio di lettere ad un ipotetico presidente del mondo con proposte personali per migliorare le condizioni di vita sulla terra.

3. Progetto sulla cittadinanza attiva: ha come finalità quella di sensibilizzare gli educatori e gli studenti sull'importanza di sviluppare un governo globale condiviso tra il mondo politico- istituzionale e la società civile e di contribuire alla diffusione di una cultura della solidarietà.

Gli obiettivi che gli studenti devono conseguire sono:

-  Prendere coscienza di essere cittadini del mondo.

- Suscitare l'assunzione di responsabilità in relazione alla cittadinanza globale.

- Sviluppare attitudini e comportamenti di cittadinanza attiva e solidale.

Tutto ciò  è stato promosso dalla FOSIV (Federazione organismi servizio  internazionale volontario).

Gli studenti coinvolti in un'attività di gruppo avranno un portadocumenti contenente i "Principi del cittadino globale" e la "Dichiarazione di intenti del cittadino globale", il passaporto sul quale applicheranno i loro dati. Questo è uno strumento educativo che intende stimolare nei ragazzi l'assunzione di responsabilità per costruire un mondo più solidale.

I docenti interessati a tale progetto parteciperanno al tour della cittadinanza e cioè un percorso in pullman alla scoperta di luoghi fisici e simbolici rappresentativi dei molteplici significati della cittadinanza globale sotto la guida di un mediatore culturale appartenente a una comunità straniera presente sul territorio.

 

Anno scolastico 2004-2005

 

1. Analisi del territorio: involuzione sociale di Castellammare, evasione scolastica, episodi di vandalismo, piccola criminalità. La pratica di trasgredire le regole della vita quotidiana (trasporto pubblico senza biglietto, danneggiamento ai beni pubblici, ecc.) come indice di abbassamento della soglia legalità/illegalità.

Per rimuovere i fattori che impediscono lo sviluppo del territorio si auspica l'incremento dell'occupazione attraverso nuovi investimenti nel settore dell'industria e del turismo e di conseguenza la riscoperta della vocazione turistica della città attraverso il disinquinamento del Sarno e del mare, il recupero del litorale, l'adozione di mezzi di trasporto via mare più efficienti, lo sviluppo dell'artigianato sociale, la riqualificazione dei percorsi turistico-culturali. Creazione di strutture ricreative e sportive, casa per anziani e teatro comunale. Incrementare la relazione fra scuola e sportello Informagiovani.

2. Educazione alla legalità va intesa come attività trasversale che ha il suo fondamento nelle discipline curriculari (l'Educazione civica, in primo luogo, materia troppo spesso "cenerentola"). Per essere efficace, tale attività va supportata dalle ore d'insegnamento curriculare.

3. Soggetti coinvolti nell'attività: allievi delle tre classi, docenti, magistrati del Tribunale per minori, Polizia di Stato, rappresentanti delle istituzioni locali.

 

Obiettivi (Classi prime):

Prendere coscienza dell'importanza del rispetto della legalità per una pacifica convivenza.

Riconoscere i propri diritti e i diritti altrui attraverso lo studio della "Dichiarazione dei diritti dell'uomo".

Prendere coscienza dell'interdipendenza dei paesi del mondo.

Acquisire consapevolezza di essere "cittadini del mondo".

 

Attività:

Lettura attiva del territorio (visite d'istruzione, dibattiti,interviste, ecc.).

Giornale scolastico.

Attività di laboratorio, materiale da mettere in vendita per campagne di solidarietà.

Partecipazione attiva alla mostra itinerante sul Senegal.

 

Obiettivi (Classi seconde):

Riconoscere le influenze socio-ambientali rispetto al proprio progetto di crescita.

Saper individuare alcuni indicatori per analizzare la vita nel proprio quartiere.

Conoscere le interrelazioni tra minori e contesto sociale: lavoro minorile, tossicodipendenza, microcriminalità.

Conoscere i diritti del fanciullo attraverso la Costituzione e la Convenzione O.N.U. sui diritti dell'infanzia.

Partecipare alle attività di associazioni culturali operanti sul territorio per la diffusione della legalità.

 

Attività:

Cineforum sui temi della legalità e dossier sull'approfondimento delle problematiche sociali sul territorio.

Attività di laboratorio: foto sulla realtà socio-economico culturale degli adolescenti di Stabia.

Manifesti di pubblicità progresso.

 

Obiettivi (Classi terze):

Conoscere e rispettare diversità e varie culture per superare il razzismo.

Analizzare i fenomeni migratori e le loro cause.

Analizzare i problemi degli extracomunitari del territorio.

Considerare il problema di diversità non solo come accettazione ma anche come condivisione dei valori.

 

Attività:

Ricerca, analisi e confronto di documenti.

Dibattiti, interviste, visite d'istruzione la tribunale.

Attività di laboratorio: produzione di un video.

Incontro con le cooperative che si occupano di commercio equo e solidale.         

 

Istituto tecnico industriale "G. Segato" - Belluno

 

CD - SVILUPPO E SOTTOSVILUPPO -

 

L'importanza dello studio:

Esempio semplice e articolato del Sig. Fabio G. (che oggi lavora presso questo istituto). Si parla della sua esperienza professionale in fabbrica, della sua esperienza di rappresentante dei lavoratori, della minaccia e conseguente licenziamento e di tanti ragazzi costretti a fare lavori poco edificanti perché non hanno un "pezzo di carta". Morale: studiare è importante, aiuta nella vita e rende liberi. Questo racconto ci fa capire quanto Fabio G., che aveva un titolo di studio, fosse più libero rispetto ai suoi colleghi che non avevano diploma e potevano sperare solo nel rinnovo del contratto.

 

Sfruttamento minorile:

Costrizione dei bambini a lavorare, prostituzione, bambini soldato, i bambini di strada.

Dopo dieci anni dall'approvazione della convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia, gli abusi sono ancora troppi. Molti bambini non sono considerati soggetti di diritto ma solo "responsabilità dei loro genitori".

Migliaia di bambini vengono arruolati negli eserciti. Anche quando la guerra finirà, continueranno a essere uccisi o mutilati dalle mine.

Sfruttamento minorile: vendita di bimbi rapiti e affidati a pedofili, per lo più occidentali.

Africa: infibulazione alle bambine.

Lavoro minorile: nel mondo 211 milioni di bambini lavorano (hanno meno di 14 anni), soprattutto in Asia e Africa. Tuttavia sono numerosi anche nei paesi a medio reddito. In Italia ne hanno censito circa 145.000.

Cause del sottosviluppo: (interne) Siccità , analfabetismo, mancanza di nozioni tecniche per la creazione di industrie, eccessivo sviluppo demografico, conseguente mancanza di cibo.

(esterne) colonialismo, sfruttamento.

Conseguenze: denutrizione, mortalità infantile, immigrazione.

Rimedi: più solidarietà e consapevolezza da parte dei paesi sviluppati.

Caratteri del sottosviluppo: Economici - reddito a livelli di sussistenza, la più parte della popolazione è impegnata nell'agricoltura, scarsa produttività del lavoro, scarsa propensione al risparmio, infrastrutture scarse.

Sociali - Tassi di natalità/mortalità infantile elevati, alimentazione scarsa, servizi sanitari inesistenti, alto grado d’analfabetismo, livello d'istruzione basso.

I diritti delle donne: i cinesi ammazzano le loro figlie. Legge eugenetica e protezione della salute. Proibisce ai cinesi di avere più di un figlio in famiglia e dà la preferenza al maschio. Ciò avviene anche in altri paesi dell’Asia Meridionale, del Nord Africa, del Medio Oriente.

Seguono brani tratti da libri o articoli quali:  "Leonia" di Italo Calvino, "La maledizione di nascere bambina" di Stella Pende, "Sotto il burka" di Deborah Ellis, "Una donna" di Sibilla Aleramo e vari articoli del Corriere della Sera.

 

 

CD - ADOTTA UN DIRITTTO UMANO -  (2003-2004)

 

Corso per il personale docente e dirigenziale della scuola nella Regione Veneto. Sostenuto dall'Università degli studi di Padova. Centro di Dipartimento di ricerca e servizi sui diritti della persona e dei popoli.

Obiettivo di questo CD è quello di diffondere nel mondo dell' educazione scolastica ed extrascolastica la cultura dei diritti umani e sviluppare avanzati curricula formativi.

Il corso ha favorito l'interazione attiva tra i soggetti della scuola: insegnanti, studenti, amministratori, genitori, enti di governo locale e regionale.

Sono stati "adottati" 22 diritti umani e per ciascuno è stata fatta una ricerca intesa a ricostruire la storia di riconoscimento del diritto, i contenuti, le controparti, le violazioni, i sistemi  di garanzia e la contestualizzazione del diritto nella singola realtà locale.

Diritti umani adottati: i diritti dei bambini, dei migranti, disabili, dei popoli e delle minoranze, delle donne, diritto a non essere arrestato e detenuto arbitrariamente, a non essere tenuto in schiavitù, diritto dei lavoratori, all'ambiente, all'educazione, identità personale, d'informazione, alla libertà di pensiero, religione, espressione, alla non discriminazione razziale, alla pace, alla partecipazione politica, all'integrità fisica e psichica, alla sicurezza sociale, diritto alla vita, allo sviluppo, diritto della famiglia a essere protetta dalla società e dallo stato.

Le istituzioni scolastiche coinvolte sono state sollecitate a lavorare in rete allo scopo di fornire la progettualità, l'interazione, la comunicazione, lo scambio di idee e documentazione.

Il progetto ha coinvolto in una comune ricerca antropologica e culturale le reti di scuole, istituzioni locali, associazioni di volontariato per creare condizioni concrete di conoscenza e promozione dei diritti umani internazionalmente riconosciuti.

Il corso è stato realizzato nelle scuole polo delle 7 province del Veneto.

 

Obiettivi formativi: acquisire elementi di base della normativa internazionale in materia dei diritti umani, adottare un diritto umano, elaborare progetti didattici sperimentali per l'introduzione della tematica dei diritti umani nei curricula scolastici, fornire alle scuole materiali e strumenti per l'innovazione dei percorsi disciplinari, attivare percorsi formativi che siano diffusori di esperienze nella propria e in altre scuole, valorizzare la scuola come centro di promozione culturale e sociale nel territorio, diffondere la cultura della cittadinanza e solidarietà.

Il corso prevede l'organizzazione in ogni provincia di una tavola rotonda  con la partecipazione di rappresentanti di organizzazioni non governative e di Enti locali su esperienze di solidarietà. In un secondo momento, gli insegnanti saranno impegnati nella raccolta e messa in rete, nelle rispettive scuole, dei materiali didattici prodotti dai gruppi di lavoro.

Le province coinvolte sono: Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza.

                                                                    

Istituto comprensivo statale "Card. G.B. Dusmet" di Nicolosi (CT)

 

Pubblicazione Monografica a cura degli alunni della scuola media/ elementare di Nicolosi Anno 2000-2001: attività finalizzata alla formazione civile degli alunni.

 

Anno scolastico 2000-2001.

Libro sulle attività finalizzate alla formazione civile degli alunni. Temi/soggetti svolti: convenzione ONU sui diritti dell'infanzia, i diritti dei bambini, la violazione di questi diritti, decessi per fame, guerra, sfruttamento minorile, problema dei disabili.

 

Anno scolastico 2001-2002.

Rispetto delle regole cominciando dalla scuola: arrivare puntuali, mantenere silenzio in aula, nei locali comuni, in palestra, ecc. rispetto dell'ambiente, regole per la conversazione, condizioni della donna in altri paesi, riciclaggio dei rifiuti, rispetto delle regole stradali, emigrazione, solidarietà, problemi dei disabili.

 

Anno scolastico 2002-2003.

Insegnamento sui valori: altruismo, collaborazione, amicizia, libertà, pace.

Opuscolo: "L'acqua un bene prezioso": la sua utilità, inquinamento, risparmio.

Opuscolo: "I sentieri dei Monti Rossi (Nicolosi)": sentieri sui percorsi naturali, schede su varie tipologie di piante e uccelli, vulcano Etna.

Opuscolo: "I nodi della rete": studi sulla flora e fauna, origine genealogica dei Monti Rossi, il Museo, collaborazione della LIPU, escursioni, raccolta differenziata, rispetto della natura.

    

Istituto tecnico comm. statale "F.Cesi" - Terni

 

Libro I : Normativa sui collaboratori di giustizia e i loro rischi; i costi.

Libro II : Falcone e Borsellino. Intitolazione dell'Auditorium ai Giudici, seguono vari interventi: Giudice Antonino Caponnetto, Rita Borsellino.

Libro III: La mafia e i rapporti col Governo, lettura e analisi del libro "Il giorno della Civetta "di Sciascia, omertà, la mafia e gli appoggi politici.

 

Giornale della scuola: GENIUS (temi approfonditi sulla mafia).

 

Seguono 5 CD in cui si tratta:

Testimonianza di Rita Borsellino (scene dell'inaugurazione dell'Auditorium), Luciano Violante.

La sfida della pace: costruzione europea, civismo e socialità, i giovani e l'Europa, la scuola italiana.

I diritti umani: libertà dei diritti umani, dichiarazione dei diritti umani, ONU, lavoro minorile in Italia, bambini soldato.

Costituzione e pace: principi fondamentali della Costituzione, Parlamento, presidenza della Repubblica, Governo, regioni e province, garanzie costituzionali, politica d'immigrazione.

 

 Scuola media Cesalpino Margaritone - Arezzo

 

Anno scolastico 2003-2004.

Progetto Teatro: azione teatrale sull' identità e la differenza di genere.

Finalità: educare alla convivenza democratica, al rispetto dell'altro, alla legalità e alla differenza in genere.

Mezzi: attraverso l'esperienza verbale, gestuale, musicale si vuole incoraggiare la collaborazione, la critica interna, il confronto.

Fase I: scrivere l'esperienza di apprendimento più significativa.

Fase II: i miti, le figure importanti nell'ambito familiare, la mia storia personale. Visita al consultorio giovanile di Arezzo. Cosa voglio fare da grande.

Fase III: incontro con i rappresentanti della provincia delle pari opportunità, legge sulle pari opportunità, i diritti universali dell'uomo.

Fase IV: stesura di un testo teatrale, scelta dei contenuti e del filo conduttore, scelta dei gesti, danza e ascolto dei brani musicali.

Fase V : prove, scenografie, evento il 28 Maggio 2004.

 

Istituto comprensivo statale  "Roberto Rimini" - Acitrezza.

 

   Progetto Formazione Civile degli alunni alla Educazione alla legalità  2004-2005.

Finalità: diffondere un'autentica cultura dei valori civili, favorire la nascita di una responsabile coscienza antimafia.

Obiettivi: ampliamento della conoscenza e delle problematiche ambientali e sociali del territorio, conoscenza del fenomeno mafia (cause storiche, evoluzione), conoscenza degli strumenti giudiziari per combatterla, guida agli articoli della Costituzione Italiana, conoscenza dell'iter delle leggi, conoscenza della fase essenziale del processo civile e penale, aspetti che hanno favorito lo sviluppo della mafia, le origini di cosa nostra, i giovani nella struttura mafiosa, operato di coloro che hanno sacrificato la loro esistenza.

Attività: lettura e interpretazione degli articoli giornalistici, lettura di libri sulla mafia, cineforum ("I cento passi", "Centi giorni a Palermo"), incontri con magistrati, sociologi, assistenti sociali, familiari delle vittime.

Visite: aula bunker di Palermo, comune, palazzo di giustizia.

 

Istituto comprensivo "G.Vasari – Piero della Francesca" -  Arezzo

   

Anno scolastico 2003-2004.

Nell'ambito dell'educazione alla legalità alcune classi hanno effettuato attività con la Polizia di Stato.

Lo scopo è stato quello di dare ai ragazzi informazioni utili su specifici argomenti e far crescere in loro autostima e capacità critica indispensabili per compiere scelte consapevoli.

Sono state coinvolte le classi prima e seconda del corso F le quali hanno affrontato tematiche quali, il bullismo o la violenza negli stadi, e partecipato alla fase provinciale del concorso "Un poliziotto un amico in più".

La fase operativa ha visto i ragazzi impegnarsi nella creazione di fiabe e presentazioni realizzate con cartelloni aventi come oggetto le tematiche affrontate. I lavori sono stati consegnati alla Polizia di Stato per poter partecipare al concorso. (Vedi CD).

E' seguito un incontro conclusivo tra la Polizia di Stato, professori coinvolti genitori e ragazzi.

 

Liceo scientifico statale F.Ribezzo – Francavilla Fontana (BR)   

 

L'idea del progetto fu partorita da due fenomeni: la vicenda di parentopoli a Francavilla Fontana, cioè 24 posti al comune "vinti" a concorso da parenti stretti dei politici e dai funzionari comunali; contatti e impegno nella lotta per la legalità.

Obiettivi: interiorizzare i comportamenti legali, prendere coscienza delle regole di funzionamento degli enti pubblici, contrastare la concezione privatistica del potere, isolare culturalmente ogni atto legale.

Attività: esame della vicenda di "Parentopoli". Attraverso la stampa gli alunni hanno ripercorso il fatto clamoroso dei concorsi comunali fatti vincere agli intimi dei potenti .

Contesto storico culturale: deficit "civile" (lettura di P. Gobetta), la pratica della raccomandazione da "La raccomandazione" di D.L. Zimm.

Rapporto giustizia-legalità: ricerca della legalità non come fine ma come mezzo per costruire la giustizia, intesa come giustizia sociale; lotta alle discriminazioni, estensione dei diritti, non sul piano dell'enunciazione teorica bensì su quello della realizzazione pratica.

Proposte: la politica e il codice di autoregolamentazione; dimissioni obbligatorie dei corrotti e corruttori, restituzione di quanto illecitamente accaparrato, interdizione dei pubblici uffici per i corrotti.

La legge di confisca dei beni confiscati alla mafia e alla pubblica  corruzione: la restituzione alla collettività dei beni illecitamente accumulati e la destinazione a fini sociali dei beni confiscati (scuole, strutture socio sanitarie, ecc.).

Altre attività: visione del film "I cento passi" e del documentario "Libera terra" . Partecipazione alla pubblica conferenza antimafia il 7 Maggio 2003.  

Verifica: questionario e resoconto sulle tematiche prese in considerazione. Pubblicazione sul periodico locale "Voce democratica".

                                             Laura Garofalo
                                         

                                                                                                 

 

 
 

Clicca qui per iscriverti alla nostra newsletter!

 

Torna al Foglio Lapis febbraio 2005

 

Mandaci un' E-mail!