L'EdA,
educazione degli adulti, si pone ormai come una sfida
d'importanza vitale – Non si tratta solo di adeguare le
conoscenze
all'evolversi sempre più rapido del sapere, ma
anche di dare a questo processo un senso che vada ben
oltre la semplice necessità di tenersi aggiornati – Di
questi temi si occupa un Gruppo di ricerca
interuniversitario, cui partecipano i due studiosi dei
quali in questo numero ospitiamo i contributi
In
questo numero del Foglio Lapis illustriamo un tema di
grande spessore e di estrema attualità, l'educazione degli
adulti, adult education o continuing education,
ma anche lifelong learning come viene chiamata, a
seconda delle sfumature di significato, nei paesi di lingua
inglese. Un ambito concettuale che viene troppo spesso
costretto nei limiti angusti della pura e semplice
formazione, dell'aggiornamento delle competenze in vista di
finalità esclusivamente utilitarie. Certo l'aggiornamento
è indispensabile, in un mondo in rapidissima trasformazione
(e purtroppo anche in questo dobbiamo registrare un grave
ritardo del nostro paese), ma la mancanza di un approccio
propriamente educativo, ispirato da un'ampia visione del
mondo e del nostro ruolo nel mondo, lo renderebbe ben poca
cosa.
Secondo
la formula frequentemente citata di Jacques Delors (a suo
tempo presidente della Commissione europea, successivamente
a capo della Commissione Unesco sull'educazione per il
ventunesimo secolo e in quanto tale autore del rapporto Learning:
the Treasure Within) si tratta certamente
d'imparare a sapere, a fare, a vivere insieme: ma anche
d'imparare a essere. Che è precisamente l'obiettivo
dell'educazione.
Il
processo di formazione permanente riguarda oggi una quota
marginale della popolazione adulta (in Italia ancor più
marginale della media fra paesi comparabili) ma dovrà
necessariamente diffondersi fino a diventare la norma, se
vogliamo adeguarci all'evoluzione complessiva della società
globale. Per farlo, dovrà attingere al grande serbatoio
culturale della scienza dell'educazione.
Siamo
dunque lieti di potere approfondire questo tema grazie al
contributo di due studiosi, Elena Marescotti dell'Università
di Ferrara e Matteo Cornacchia dell'università di Trieste,
che fanno parte del Gruppo di ricerca interuniversitario
guidato dal prof. Duccio Demetrio dell'università di
Milano-Bicocca. Impegnato specificamente nel rilancio dell'EdA,
il Gruppo ha dato vita alla collana “Condizione adulta
e processi formativi”, pubblicata dall'editore
Unicopli di Milano. Tre volumi sono già usciti:
M.Castiglioni (a cura di), L'educazione degli
adulti tra crisi e ricerca di senso, 2011
E. Marescotti, Educazione degli adulti. Identità
e sfide, 2012
F. Capelli, La formazione (è) umanistica,
2012
Nel ringraziare Elena Marescotti e Matteo Cornacchia per
la loro presenza sul nostro periodico, vorremmo invitare
quanti siano interessati a questo tema di considerare
quell'intervento il punto d'avvio di un dibattito aperto.
Inviateci dunque le vostre osservazioni e i vostri
contributi. Sarà nostra cura proporli ai nostri lettori.
- a.
v.
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