FOGLIO LAPIS APRILE 2001
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Ecco un viaggio controcorrente: “dalle Ande agli Appennini” – Quando la Fantastica si abbevera a fonti davvero inconsuete: a cominciare dalla lezione evangelica di un vescovo degli Indios, che riempie di contenuti il concetto di solidarietà – Il miraggio del guerriero andino (“come sarebbe bello il mondo…”) e la raffinata idea di libertà del poeta-re di Texcoco, Messico | |
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Questo
modo di “congegnare la Fantastica” è temibile e profondo, fatto per
chi ha cuore d’uomo e fede nella resurrezione. Congegnato per ri-uscire
dalle gole delle Ande come dalle infamie viste in terra, dalle paure,
dalle ingiustizie. Produce un percorso di uomini, un sentiero luminoso
(non una processione) aperto in Ecuador dal vescovo (Obisco de los Indios)
Leonidas Proaño, del cui dettato ho avuto modo di congegnare una
“versione” in italiano. Aggiungo ancora due parole: che Atahualpa, nel
mito andino, è un guerriero liberatore; che Nezahualcòyolt, re di
Texcoco, in Messico, era un poeta; che Abya-Yala è il nome andino
dell’America… Certo!
E’ un modo di “congegnare la Fantastica” apodittico, ma utilissimo
per ripercorrere insieme ai ragazzi delle scuole medie, in senso
contrario, i flussi migratori “dagli Appennini alle Ande” e persuadere
a sperare.
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VERSIONE DI SOLIDARIETA’ DI MONSIGNOR LEONIDA PROAÑO |
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LA
SCROFA ECUADOREGNA (Canzone
di Atahualpa)
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LA
LIBERTA’ (Canto
di Nezahualcòyolt, re di Texcoco)
Filippo Nibbi |