La
riuscita impresa telematica di una quinta magistrale di
Torino, coadiuvata da una terza professionale - I ragazzi
hanno realizzato un ipertesto che è insieme una impeccabile
guida turistica della loro città e un prezioso archivio
di poesie, canzoni, proverbi
Come
dare vita e sostanza all'Area Progetto? Per la V I dell'istituto
magistrale A. Gramsci di Torino la discussione non ha richiesto
troppo tempo. La loro città si apprestava a prendere parte
alle manifestazioni del Giubileo attraverso una nuova ostensione
della Sindone, inoltre è ormai in fase preparatoria l'organizzazione
delle Olimpiadi invernali del 2006. Dunque perché non afferrare
l'occasione cercando di far conoscere Torino ai molti, italiani
e stranieri, che due circostanze così diverse ma ugualmente
importanti porteranno a contatto con la città? Naturalmente
la cosa andava fatta attraverso lo strumento più aggiornato,
cioè un ipertesto da condensarsi in un CD rom e da affidarsi
alle impalpabili ma onnipresenti maglie della Grande Rete.
La
scelta è stata facilitata da un precedente di successo:
già la classe si era impegnata in una articolata descrizione
della sua città. Lo aveva fatto partecipando con altre scuole
superiori e con la Consulta per le persone in difficoltà
a un eccellente lavoro pubblicato dal Comune: "Torino. Quattro
itinerari turistici per disabili e persone con mobilità
ridotta". Per garantirsi sull'impegnativo versante linguistico
serviva anche la collaborazione di una classe particolarmente
abilitata a curare le traduzioni: è stata così acquisita
la disponibilità della III A dell'istituto professionale
G. Giolitti, una scuola che prepara futuri operatori turistici.
Il
risultato del nuovo impegno a molte mani (diciassette gli
autori della V I, ventidue quelli della III A, responsabile
del progetto e webmaster il prof. Clemente Porreca) eccolo
qui: "Torino: storia, arte, cultura". Lo si può raggiungere
all'indirizzo internet http://space.tin.it/clubnet/clporrec,
che offre l'essenziale di un lavoro non a caso più volte
citato per la qualità dei suoi contenuti e per la sua impeccabile
veste informatica. Chi vuole saperne ancora di più può procurarsi,
contattando questo stesso sito, il CD rom che contiene la
versione integrale. Che dire di un testo che è insieme guida
turistica, repertorio di citazioni e saggezza popolare,
galleria di immagini e di informazioni in quattro lingue?
Solo
poche notazioni sul merito, di cui solo l'esplorazione diretta
può dare un'idea aderente al vero. I ragazzi della V I e
della III A hanno tracciato a partire dalla nevralgica Piazza
Castello tre itinerari, meticolosamente descritti ed efficacemente
illustrati e preceduti da una introduzione storico-urbanistica.
Una particolare attenzione è rivolta alla fruibilità dei
luoghi da parte dei disabili e di chiunque abbia problemi
di mobilità. Accanto alla raccolta di canzoni, poesie, proverbi,
c'è un glossario e ci sono schede dei monumenti che punteggiano
la città e dei personaggi che ne affollano la storia. Di
particolarissimo interesse il capitolo su Torino magica,
dove si illustrano gli arcani di una città che con Praga
e Lione da una parte, con Londra e San Francisco dall'altra,
è vertice di misteriosi triangoli sacri. Sono curiosità,
almeno per chi non crede alle fiabe se non per la loro valenza
poetica: ma è stato giusto includerle nell'immagine di una
città che ha sempre mostrato di prenderle sul serio, trasformandole
in un aspetto della propria tradizione.
Al
di là dei contenuti di questo lavoro preme qui sottolinearne
due aspetti. Il primo riguarda le sue finalità didattiche.
Scegliendo questo tipo di progetto, e organizzandone la
realizzazione attraverso gruppi e sottogruppi, si è puntato
verso alcuni obiettivi: il reperimento di informazioni da
fonti diverse, l'organizzazione della ricerca, il confronto
dei dati e delle informazioni, la selezione del materiale
raccolto, la relazione sul lavoro svolto. Inoltre, nello
specifico, l'approfondimento di temi storico-artistici,
il confronto fra le acquisizioni scolastiche e l'esperienza
sul vivo, l'apprendimento degli strumenti multimediali,
il potenziamento delle conoscenze linguistiche. Secondo
aspetto: visto che una parte notevole degli autori, dato
il tipo di scuola superiore che hanno scelto, è probabilmente
orientata verso l'insegnamento, il loro impegno prefigura
finalmente una classe docente non più bloccata da quei paralizzanti
complessi di inferiorità tecnologica di cui parliamo in
altra parte di questo Foglio Lapis. Come gli studenti di
oggi, i docenti di domani saranno finalmente in pace con
il computer e internet: anche per questo prezioso segnale
bisogna dire grazie ai ragazzi di Torino.
a.v.
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