La scuola che
vogliamo
IL
contributo di ragazzi, insegnanti e genitori al
dibattito sulla riforma.
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- Un notiziario mensile del
Ministero da distribuirsi fra tutti
coloro che frequentano la scuola fin
dalle elementari, per informarli
personalmente di tutto ciò che li
riguarda come utenti della pubblica
istruzione.
- Libri gratuiti per tutti,
nelle classi dell'obbligo, come vuole la
Costituzione.
- Spazi aperti e palestre a
disposizione di ogni istituto.
- Biblioteche accessibili, con
spazi riservati ai più piccoli, in ogni
circolo.
- Niente scuola il sabato.
- Calendario meglio
scaglionato nel corso dell'anno,
prolungate vacanze invernali e
primaverili.
- Niente compiti per le
vacanze.
- Un'adeguata retribuzione
agli insegnanti che renda la professione
educativa attraente anche per la
componente maschile, che bisognerebbe
riequilibrare rispetto alla preponderante
presenza femminile.
- Il compenso a ogni singolo
insegnante tenga conto della qualità del
suo lavoro, la sua carriera non dipenda
esclusivamente dall'anzianità.
- Per tutto questo occorre
molto denaro ma c'è a disposizione una
miniera d'oro: i tanti sprechi scandalosi
e inaccettabili della pubblica
amministrazione.
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