FOGLIO LAPIS - OTTOBRE- 2024

 

Il pesidente Milei ha posto il veto alla legge sul finanziamento degli istituti pubblici di istruzione suoeriore. Il mondo accademico e studentesco ovviamente non è d'accordo e ha dato vita a una serie di manifestazioni

 

Non è bastato a far mutare parere al governo argentino il massiccio corteo di studenti e docenti universitari davanti alla sede del parlamento: proprio all'indomani dell'affollatisima manifestazione di protesta il presiidente Javier Milei ha formalizzato la decisione rendendola esecutiva con un decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. La ferita aperte nel Paese da questo decreto è profonda, ha sostenuto l'ex presidente argentina Cristina Kirchner, che assieme a molti altri rappresentanti dell'opposizione, fra i quali l'ex ministro dell'Istruzione Sergio Massa, aveva partecipato al corteo di protesta davanti alla sede parlamentare.

La misura adottata da Milei si iscrive in una siruazione difficile delle università statali argentine, che hanno disperatamente bisogno di più fondi pubblici. Ma secondo il discusso capo dello stato conservatore bisogna difendere l'equilibrio fiscale in via prioritaria. Non è la prima volta che Milei ricorre al diritto di veto che gli garantisce la Costituzione contro una legge approvata dal parlamento, era già accaduto con la rifoma delle pensioni. Esattamente come la legge sul finanziamento delle università statali, anche questa era stata approvata con il concorso delle opposizioni.

La rivolta delle università, Estudiantazo come è stata ribattezzata dalla stampa argentina, è scattata immediatamente da un capo all'alto dl Paese:: ottanta facoltà sono state occupate, le lezioni si sono tenute all'aperto, i più radicali fra gli studenti agitano lo spauraxxhio della sommossa cilena e intanto il governo parla di manifstazioni degenerate nel segno della violenza e dei vandalisni.


                                                                s. f. 

 

 


                                                  

Clicca qui per iscriverti alla nostra newsletter!

 

Torna al Foglio Lapis

 

Mandaci un' E-mail!