Si
discute a Parigi sull'adeguatezza dei test usati nelle
scuole all'evidente necessità che corrispondano
alla “normalitò sociale”-L'accusa:
favoriscono la visione del mondo delle classi privilegiate
Strumento
pedagogico o arma politica? É qusto un dubbio che
fa discutere in Francia, perchè viene applivato a
quei test che sono alla nade delle valutazioni di merito
deli studei delle loro scuole. In pratica si denuncia la
possibilità che i test riflettano la visione del
mondo delle classi privilegiate, danneggiamdo soprattutto
i ragazzi di etnia diversa da quella fancese, appartenenti
dunque a quelle minoranze etnico-linguistiche che sono tradizionalmente
attraversate dalla consapvolezza di essere sacrificate di
fronte ai valori dominanti. Dal considerare questa una casualità
o la manifestazione di un disegno mirato il passo è
breve, ed ecco che si parla fdei test come arma politica,
volta a consacrare la predominanza della classe agiata.
Il quotidiano parigino Le Monde ha fatto recentemente il
punto della questione.
Poichè
le norme sulle quali si basa il meccanismo delle valutazioi
di merito risalgono agl.i anni Settanta del Novecento, saremmo
dunque di fronte a un drastico cambio di rotta rispetto
alla tradizionale visione del passato, volta per esempio
a garantire l'assmilazione completa delle popolazioni ex-coloniali.
Quella visone che obbligava gli studenti nelle colonie africne
a studiare la stria su manuali che esordivano con n capitolo
intitolato Noa ancctres ls Gaulois, i Galli, nostri antenati...
I
test in questione. In una prima fase applicati per campione
e successivamente allargati alll'intero univeso statistico,
vengono usati per valutare le capacità individuali
degli allievi dell'istruzione primaria, in particolare le
competense, considerate essenziali nel momdo deucativo,
nella limgua francese e nella matematica. La critica che
investe questo meccanismo, avallata da sindacato. Riguarda
principalmente la standardizzazione, la meccanica generalizzazione
del sistema, la sua mancanza i flessibilità. per
esempio riguardo alle competenze linguistiche di quegli
allievi che hanno una lingua madre diversa dal francese.
Il
punto è la necessità d'impedire che la logca
standard dei test finisca con il tadursi in una fonte di
errori, di pregiudizi, di frustrazioni. e valutazioni del
rendimento scolasico, im definnitiva, non devono essere
una pericolosa “arma politica” ma piùttosto
un utilissimo “strumento pedagogico”.
f.
s.
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