FOGLIO LAPIS - OTTOBRE- 2024

 

Prosegue l'attuazione del progetto UNICORE, ideato dalla Caritas e appoggiato dal ministero degli esteri e dall'agenzia ONU per i rifugiati. L'importanza di una formazione superiore per i rifugiati

 

Sono alcune decine, e provengono da diversi Paesi africani, i vincitori delle borse di siudio riervate ai giovani profughi che all'inizo di questo anno accadmico hanno cominciato i corsi in trentotto università italiane. Prosegue dunque il progetto UNICORE (University Corridors for Refugees) che partì in via provvisoria nel 2019 con lo scopo di offrire ai profughi in età di istruzione superiore, e già di fatto impegmati in queto livello formativo, la possibilità di non interrompere gli studi e di poter tranquillamente procedere verso la laurea.

Partito da una proposta della Caritas italiana, alla quale aderì la Diaconia valdese, l'iniziativa è appoggiata dal ministero degli affari esteri e della cooperazione inernazionale e dall'UNHCR, l'agenzia delle Nazioni unite per i rifugiati. Contribuiscono infine alla sua pratica attuazione numerose organizzazioni di assistenza nazionali e locali.

Si tratta di un'operazione di grande spessore umano e sociale. Quei ragazzi rappresentano infatti la possibilità di recupero dei loro Paesi, una volta rimosse le devastani conseguenze di guerre, calamità e discriminazioni. Assicurando loro una formazione universitaria li si mette in condizione di contribuire a risollevare i loro Paesi investiti dalla crisi che li ha trasformati in profughi. Anche numerose altre strutture formative di livello supeiore offrono, come le università e le organizzazioni assistenziali italiane, borse di studio e facilitazioni per l'insedìamento e l'integrazione nei nostri Paesi.

                                                                r. f. l.  

 

 


                                                  

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