FOGLIO LAPIS - OTTOBRE- 2023

 

Ecco perché i cani non amano l'ironia: è il contrario dell'amore purissimo, l'amore atomico, l'amore accecante. Che tempo che fa! Tale da fare strage di rondini e insetti , lasciando nel villaggio il vuoto

 

Madri
I figli sono terra nuova. Riempiteli di fiori
Finalmente è finita l’età delle frecce

Ho male al collo. Dal collo, come uno scialle, il male si posa sulle spalle. Tutte e due. E poi dalle spalle cola nelle braccia, soprattutto verso destra. Il dolore arriva perché sto per ore a leggere sdraiata sul letto con il collo rincagnato. Se il Bobo fosse ancora vivo chiederei consiglio a lui: conosci un rimedio per il collo rincagnato? Ah! Ah! Lui mi guarderebbe in cagnesco (ancora?! Perché non finisci con questo giochino di parole così scemo?!). Non fare scherzetti con me, mi direbbe il Bobo, con uno dei suoi sguardi super eloquenti (sguardi che oltre agli occhi lui sa fare con le orecchie, le zampe e perfino la coda. Lui è un Gran Mastro di sguardi). Non fare scherzetti con me, mi direbbe, noi cani siamo per l’amore purissimo e basta. Non ci piace l’ironia: svilisce, depotenzia. Noi siamo persone serie, siamo per l’amore atomico, l’amore purissimo, l’amore luce accecante. Niente ironia coi cani amorosi. Mi direbbe così. Ma il Bobo non c’è più. Da otto anni se ne è andato, portandosi via tutto il suo accecante amore puro. E se ci penso, non mi importa più niente del male al collo, mi viene in mente solo il dolore del mio cuore quando il suo cuore si è fermato.

SPEZZONE ORARIO DI PAOLO RUMIZ

"Le mie rondini uccise dal freddo in una notte di mezza estate!
Da 170 anni vengono a nidificare a casa mia. Ma nei giorni scorsi la temperatura è scesa di colpo da 30 a 10 gradi provocando una strage. La mattina dopo venne novembre, con tre mesi di anticipo. Piovve con violenza per quaranta ore, in un susseguirsi martellante di fulmini. Una tempesta elettromagnetica. La cisterna grande si riempì fino all’orlo e il suo perimetro si affollò di rane impazzite. Poi mezza Slovenia fu devastata, fiumi d’acqua invasero i paesi nelle vicinanze. Da 30 gradi, la temperatura scese a 10, e tale rimase per un pomeriggio, una notte e un altro giorno ancora. Gli insetti smisero di volare, sottraendo il cibo alle rondini. Fu una notte orrenda, interminabile. Gli adulti non potevano volare. Gli ultimi nati rimasero a digiuno e andarono in ipotermia. Una creatura di venti grammi si spegne in pochi minuti. Già dopo poche ore trovammo uno dei cinque cuccioli stecchito sul cemento. Il mattino dopo, altri tre batuffoli stecchiti. Dopo alcune ore anche gli adulti scomparvero… Qualcosa si era rotto nel cielo… E’ successo da poche ore, ma ho usato lo stesso il passato remoto. Si adatta meglio a rappresentare qualcosa di definitivo. Quei fili della luce vuoti, quel silenzio nelle stalle e sui cornicioni mettono tutti noi di fronte a qualcosa di epocale. Oggi piove ancora. Sotto la grondaia di casa, due rondini adulte rimaste aspettano che smetta. In loro arde la speranza di un ritorno. Ma nel villaggio non si muove nulla. Il silenzio. Il vuoto".

Lev Tolstoj: “Parla bene del tuo villaggio, e parlerai del mondo intero”

                                                                 Filippo Nibbi  

 

 


                                                  

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