FOGLIO LAPIS - OTTOBRE- 2022

 

Viene riproposto il progetto didattico sperimentale "studente-atleta di alto livello", lanciato da un decreto ministeriale del 2018. Si tratta di cercare l'ideale punto di connessione fra l'attività sportiva e quella scolastica

 

Per lo sport italiano questo è stato un anno di grazia. I nostri campioni hanno mietuto allori in particolare nel nuoto, nell'atletica leggera, nella pallavolo, nel basket, nella pallanuoto. Le loro imprese ci hano risollevato non poco il morale scosso da ciò che resta della pandemia, dalle difficoltò economiche, dalle inquietanti prpospettive aperte dalla guerra d'Ucraina. Anche gli sportivi disabili hanno realizzato importanti affermazioni nelle varie competizioni inyternazionali. E che dire di quella fantastica squadra di ragazzine che a Sofia ha sbaragliato ogni avversario nella ginnastica ritmica? Di Sofia Raffaeli, in paticolare, la diciottenne marchigiana che vincendo quattro medaglie d'oro ha estasato il pubblico della capitale bulgara che ospitava la manifestazione e quello televisivo con le sue armoniose acrobazie? Le sue pkrestazioni le hannguadagnato il titolo di "regina della ritmica", ma qualcuno l'ha battezzata "formica atomica".

Tutto questo chiama la scuola a una responsabilità specifica. Molti fra gli sportivi italiani che si sono affermati nel mondo sono in età scolastica. La stessa Sofia Raffaeli, che si è appena diplomata in un liceo di Scienze umane, nei lunghi anni della sua formazione sportiva ha dovuto faticosamente dividersi fra le esercitazioni in palestra e i doveri sul banco di scuola. Molte fra le sue compagne-rivali sono ancora impegnate fra la primaria e la secondaria superiore. E così dicasi per una quantità di atleti che devono dedicare tempi lunghissimi agli allenamenti e al tempo stesso portare a termine, almeno, l'obbligo scolastico.

Per questo un decreto ministeriale di qualche anno fa ha varato un progetto didattico sperimentale, dedicato allo "studente-atleta di alto livello", la cui esecuzione è stata confermata anche per l'anno scolastico in corso. Concepito per alunni qualificati come atleti di alto livello sulla base di specifici requisiti, il progetto si fonda sul riconoscimento del valore dello sport nell'insieme della programmazioe educativa e al tempo stesso si prefigge di garantire il diritto sllo studio e il conseguimento degli obiettivi connessi con la formazione. La finalità è il superamento dei problemi derivani dalla necesità per lo sportivo di alto livello di dedicare molte ore agli allenamenti e alle trasferte nazionali e internazionali.

Il sistema prevede un progetto formativo personalizzato che un insegnante di riferimento, il tutor scolastico, elabora d'intesa con il consiglio di classe e successivamente coordina con un referente esterno alla sciola, il tutor sportivo.

Ovviamente bisogna intervenire sull'orario scolastico: nello specifico è previsto che fino a un quarto del monte-ore previsto dal progetto si possa fruire online. Il sistema prevede anche un aiuto all'orientamento e alle scelte curricolari sulla base delle specifiche esigenze del singolo studente-atleta. Infine la scuola vigilerà sul rapporto fra attività sportiva e salute e sul rispetto da parte delle società sportive delle norme di sicurezza negli impianti.

 

                                                                 r. f. l.  

 

 


                                                  

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