Di
che cosa è in cerca il piccolo Cosimo? Semplice,
di quei momenti di felicità che illuminano la vita.
A volte li trova, e lo annuncia festante senza scendere
nei dettagli. Altri interrogativi: come si fa a vincere
i mali del mondo? E dove si può individuare la
vera poesia?
Abbiamo
vinto!
Ranocchia in Barella esce dal campo.
Undici
Trovato! Eccolo! Trovato! Trovato!
Cosimo salta per la stanza, ride, rimbalza, corre…
Trovato!!!
Cosimo è un bambino triste, giallino, triestino.
E’ nato serio, un omino spento.
Gioca poco, da solo, e quando gioca
sta sempre con le sopracciglia aggrottate.
Questa gioia è sbalorditiva.
Si precipita la mamma, si alza il papà, arrivano
correndo le due sorelline.
Che cosa? Che cosa? Checcosa hai trovato Cosimo?... Così!...
‘Mo?
Perché sorridi? Perché corri?...
Ma Cosimo si fa misterioso,
taglia corto: Non posso dirvelo (velo! velo! velo!) , sto
ancora cercando,
forse non ho finito…
Tutti tornano di là, lo lasciano solo, come piace
a lui, nella sua camerina
in fondo al corridoio.
Scorre nella casa, quieto e lento, tutto sabato. E’
il tramonto.
“Trovato! Anzi, trovati! Due! Due!”
esulta la vocina di Cosimo. Accorre la famiglia. Cosa?
Dicci Cosimo, cos’hai trovato?
Perché corri da un muro all’ altro? Perché
ridi? Che succede Cosimo?...
Dài, non farci spaventare...
Ma Cosimo tace, sembra non vederli.
Piano piano si ferma, corruga le sopracciglia,
va a sedersi in quel suo banchetto di legno, uguale identico
a quelli che si usano a scuola.
La mamma esce, il papà si allontana con le sorelline
per mano.
Attraverso la fessura della porta guardano Cosimo seduto
serio, concentrato.
La notte, verso le 3, si sente squillare un ultimo “Trovato!”.
Quando suona la sveglia, la mamma lo trova già vestito
con indosso la sua divisa del collegio, la camicia grigia
ben allacciata fino a sotto il collo.
Cosimo!... Dice la mamma.
Ciao, dice Cosimo… Non trovo più niente.
Ma cosa cercavi?... Cosa cerchi?... Si può sapere?...
A me lo puoi dire! Sono la tua mamma.
Ne ho trovati undici, dice Cosimo, e di nuovo sorride.
Undici momenti in cui sono stato felice.
NUOVO ANTIDOTO AI MALI DEL
MONDO
Abbracciare una vocale con indosso un vestito rotondo.
L’Antana
Ci sono versi brutti
E versi belli
Ma se abbisogni di poesia
Osserva il gesto di una donna
Chi si solleva i capelli.
Costa Esmeralda, 21 settembre 2021
Filippo
Nibbi
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