Filippo
Nibbi, che i lettori del Foglio Lapis ben conoscono come
autore della Fantastica, lancia le Edizioni digitali.
Vuole essere un “fantastico” superamento dell'editoria
commerciale: non chiede denaro, non genera profitti. Si
limita a far circolare le idee
L'idea
non poteva averla che lui: lanciare una casa editrice che
non fosse un'impresa commerciale, che non aspirasse a incamerare
utili, che non distribuisse diritti d'autore, che non sottoponesse
i suoi lettori all'obbligo di versare denaro. Con tutto
il rispetto per gli editori tradizionali, che ovviamente
hanno pieno diritto di adeguarsi alle regole del mercato,
Filippo Nibbi ha scelto un'altra strada. Le sue Edizioni
digitali non rincorrono profitti, non chiedono soldi ai
lettori, si limitano a far circolare le idee. Nibbi è
ben noto a chi segue il Foglio Lapis: è l'autore
che attraverso la sua Fantastica piega le parole e i concetti
ai loro significati più profondi, nel solco di una
tradizione che risale a Gianni Rodari e alla sua Grammatica
della fantasia.
Edizioni
digitali dunque: e già quell'aggettivo dice molte
cose. É proprio grazie al potere rappresentativo
e moltiplicativo degli strumenti digitali che è possibile
offrire gratuitamente testi a chiunque sia interessato a
leggerli. Ovviamente ci sono dei costi, a cominciare dalla
carta e dalle stampe, ma l'onere è ampiamente ripagato
dalla grande soddisfazione di sconvolgere le regole della
pubblicazione. Nibbi è uno che ama gettare sassi
nello stagno, e contemplare quei cerchi concentrici e mobili
cercandovi il senso e la ragione.
Ma
veniamo al catalogo, perché come ogni casa editrice
che si rispetti anche questa presenta il suo elenco di titoli.
E sono titoli che contengono la ben nota eloquenza della
Fantastica. Due libri sono già usciti: La Stella
di Bucarest e Il Tampone viaggiatore. Entrambi portano firme
piuttosto particolari: Filippoandreacarlomarinonibbi il
primo, Bino Biflippi e Iacopo Maccioni il secondo. Più
ancora che i nomi degli autori, sono i sottotitoli a illustrare
efficacemente la natura davvero fantastica delle due pubblicazioni.
La prima si rivela come Autoritratto di uno schizzo frenico,
e ancora come Un libriccino scritto al margine di tutti
i giochi possibili, perché l'uomo è grande.
Il secondo si presenta come Prammatica della fantasia e
avverte che L'apostolo, anche se apostata, va con l'apostrofo.
Ed
ecco i titoli delle prossime uscite, delle quali preferiamo
non fornire anticipazioni. Le Edizioni digitali pubblicheranno
quanto prima Strazio Strazi. Seguirà 666 –
Piccolo testamento. E infine Vita d'Ostenti e Marzo 2020.
Non
resta che mandare a questa creatura eterea e innovativa
l'augurio più fervido di buona fortuna, anche se
la sua natura volta al superamento di ogni schema forse
travolge anche questo.
a.
v.
|