Educazione
artistica e culturale per tutti: questo il proposito del
governo di Parigi – Si tratta di un'esigenza strettamente
legata al principio di eguaglianza, uno dei tre affermati
dalla rivoluzione di fine Settecento, figlia dell'illuminismo
- Con l'aiuto dell'informatica, si sperimentano le tecniche
più appropriate per centrare l'ambizioso obiettivo
– Il ruolo fondamentale della musica
Riallacciandosi
al proposito del presidente Emmanuel Macron, che aveva parlato
nel suo programma elettorale dell'educazione culturale e
artistica come “priorità delle priorità”,
il ministro della cultura Franck Riester assicura che per
realizzarlo “la dinamica è ormai lanciata”.
Entro i prossimi cinque anni, promette, il cento per cento
degli alunni francesi, dai tre ai diciotto anni di età,
potranno beneficiare di una “ambiziosa” educazione
artistica e culturale durante l'intero corso dei loro studi.
Come aveva spiegato qualche tempo fa l'ex ministra Françoise
Nyssen, si tratta di realizzare nei fatti quel principio
di uguaglianza che è uno dei tre scaturiti dall'illuminismo
e rilanciati dalla rivoluzione francese.
Per
centrare l'obiettivo si fa ricorso all'ausilio dell'informatica.
I tecnici del ministero dell'educazione nazionale hanno
messo a punto un software, denominato Adage, desinato a
monitorare scuola per scuola, regione per regione, la situazione
acquisita: gli interventi d'integrazione dei programmi educativi
devono infatti partire dalla conoscenza di quanto è
già stato realizzato. Inoltre sarà creato
un Istituto nazionale superiore per l'educazione artistica
e culturale, con l'incarico di formare insegnanti, educatori
e artisti e metterli in condizione di operare attivamente
nelle scuole.
Del
resto numerose iniziative sono già partite. Il quotidiano
Le Monde riporta l'esempio della scuola Bois Blanchard di
Château-Thierry, nel dipartimento dell'Aisne, dove
i ventotto allievi di una classe primaria vengono iniziati
alla musica classica, suonando per tre ore la settimana
gli strumenti messi a loro disposizione. La loro insegnante
è coadiuvata da un docente del conservatorio municipale.
L'iniziativa, salutata con molto calore dai ragazzi e dalle
loro famiglie, è frutto di un'intesa fra l'autorità
municipale, il ministero dell'educazione nazionale, il conservatorio
e l'associazione di volontari Orchestra a scuola.
Mi
sarebbe davvero piaciuto, alla vostra età, vivere
questa esperienza, ha detto ai ragazzi il giorno della lezione
inaugurale il sindaco di Château-Thierry Sebastien
Eugène. Ricorda che da ragazzo avrebbe voluto suonare
la batteria ma costava troppo e dovette rinunciare. Quindi
non ha avuto la possibilità di imparare a suonare,
“ciò che voi potete fare nell'ambito della
scuola.” Infatti è la musica che viene a voi!
Si fa notare che in questo caso si tratta generalmente di
bambini le cui famiglie non avrebbero mai potuto permettersi
di iscriverli al conservatorio. Sono stati preparati accuratamente,
con alcune sedute di sensibilizzazione durante le quali
hanno ricevuto le prime informazioni sui misteri della musica.
Hanno anche potuto provare gli strumenti e scegliere quello
che preferivano.
l.
v.
|