Riferisce il New York Times che un'agenzia impegnata in ricerche sulla sicurezza in campo educativo ha rivelato l'esistenza sul mercato degli Stati Uniti di quattro oggetti, largamente usati nelle scuole, contenenti sostanze nocive – Si parla di amianto, benzene, ftalati – Una campagna per indurre produttori e commercianti a ritirare quei prodotti dalla vendita
Una bella matita verde, largamente usata nelle scuole americane, contenente tremolite, una sostanza simile all'amianto e come questa altamente cancerogena. É quanto risulta da un'indagine condotta da un ente,il Public Interest Research Group (PIRG), da tempo attivo nel campo della sicurezza dei bambini. Questo gruppo dispone di un laboratorio indipendente, nel quale da una trentina d'anni si fanno ricerche sull'idoneità sanitaria dei giocattoli. Stavolta il laboratorio ha passato in rassegna ventisette prodotti largamente presenti negli zainetti degli scolari americani e acquistati in una serie di negozi e grandi magazzini in tutta l'Unione, così come online. Si tratta non solo di matite ma anche di evidenziatori, bottiglie e recipienti per la merenda, quaderni, colle. Quattro di essi sono risultati nocivi per la salute a causa della presenza di sostanze chimiche pericolose.
Non so se sia tecnicamente legittimo o no, dice uno dei ricercatori: ma certamente non è piacevole trovare tracce di amianto in prodotti destinati ai bambini, e le famiglie dovrebbero preoccuparsene. Lo stesso ricercatore è a capo della campagna che il gruppo sta conducendo per invitare i produttori a eliminare le sostanze tossiche dai loro prodotti. Il risultato è per ora poco soddisfacente sul fronte della produzione come su quelli della distribuzione e della vendita al dettaglio. Il gruppo si è anche attivato nei confronti dei politici, invitandoli a sostenere l'attività della Commissione che si occupa di tutela dei consumatori, e verso la Commissione stessa, alla quale si suggerisce di vigilare più accuratamente sui materiali destinati alla scuola.
La portavoce della corporation cui fa capo il produttore della matita incriminata ha dichiarato che “la sicurezza dei prodotti e dei bambini è la nostra priorità”. Ha dunque annunciato che sarà fatta un'inchiesta rigorosa per accertare la verità denunciata dal gruppo di ricerca. Quanto al produttore, assicura che tutte le sue merci, compresa la famosa penna verde, sono esaminate da laboratori indipendenti con lo scopo di rispettare e addirittura di superare gli standard federali. Stiamo facendo ulteriori accertamenti, aggiunge, e chiederemo che i metodi di valutazione del PIRG siano a loro volta sottoposti a verifica. Si fa notare che sono state esaminate le matite di sei produttori: quelle provenienti dagli altri cinque sono risultate perfettamente in regola.
Anche nel caso dei quattro evidenziatori, nei quali i ricercatori del PIRG hanno trovato tracce di benzene e sostanze simili, non meno cancerogene dell'amianto, la difesa d'ufficio dei produttori è stata immediata. I nostri, assicura uno di essi, contengono le sostanze incriminate ben al di sotto dei limiti consentiti. Si fa notare che una prolungata esposizione al benzene sconvolge il normale funzionamento delle cellule, con effetti devastanti sul midollo e sulla produzione di globuli rossi. Gli esami di laboratorio hanno infine rivelato la presenza di ftalati, sostanze usate per rendere flessibile le materie plastiche, in uno dei tre rilegatori ad anelli esaminati nel laboratorio del PIRG.
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l. v.
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