Torna a Foglio Lapis - aprile 2001
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Attorno alla proposta relativa al 31 maggio ( www.may31.net ) abbiamo registrato non poche perplessità – Forse nel tempo dei “pacchetti” e delle iniziative “chiavi in mano” l’idea di una manifestazione del tutto informale, che lascia piena libertà all’estro creativo di singoli e gruppi viene considerata stravagante – Per questo offriamo qualche esempio di come potrete organizzare la vostra giornata

 

In linea di principio tutti d’accordo: una giornata per affermare l’urgenza di una maggiore attenzione alle attività artistiche, musicali e sportive, e per gettare uno sguardo sui problemi della condizione infantile, davvero una magnifica idea. La stessa giornata per tutti: il 31 maggio, in modo che contemporaneamente molte voci si levino ad invocare il riscatto dell’infanzia e la dignità di quelle espressioni individuali e collettive, attraverso i linguaggi universali dello sport, delle arti e della musica. Tutti d’accordo, ma all’atto pratico subentra la perplessità: che cosa dobbiamo fare in concreto? Ce lo siamo sentiti chiedere da molte parti: vorremmo raccogliere l’invito lanciato nel sito www.may31.net, dateci dei dettagli organizzativi, diteci come l’iniziativa possa essere di fatto articolata.

La nostra risposta è molto semplice: non abbiamo dettagli da fornire, né indicazioni sulla struttura delle singole manifestazioni. Ci basta che abbiano alcuni denominatori comuni. Come la coincidenza della data, che ha per noi un forte valore simbolico e che abbiamo indicato nel 31 maggio: ma la coincidenza può anche essere puramente formale. Come il campo di espressione, che identifichiamo in uno dei tre ambiti segnalati: l’arte, o lo sport, o la musica. Vorremmo anche che chi raccoglie il nostro invito ce lo facesse sapere, e ci comunicasse brevemente il suo programma: ma a ben vedere questo non è essenziale, anche se potrebbe essere un contributo alla promozione della proposta.

Più importante un altro punto: l’iniziativa sia dedicata ai grandi temi della condizione infantile. Ci piacerebbe che qualcuno spendesse qualche parola, ricordando per esempio l’abisso che separa quella parte della dichiarazione dei diritti dell’uomo (art. 26) che impegna gli stati a garantire il diritto all’istruzione e una realtà fatta di un quarto di miliardo di bambini per i quali la scuola rimane un miraggio. Ci piacerebbe che qualcuno approfittasse dell’occasione per spendere qualche parola di denuncia per quel mezzo milione di bambini-soldati, per quelle centinaia di milioni di minori costretti al lavoro, quando non addirittura alla mendicità o alla prostituzione. Che qualcuno dicesse: nulla è definitivo, il mondo può migliorare, cari ragazzi, se non possiamo dire che il domani è vostro lasciateci almeno dire che potrà, dovrà esserlo.

Tutto qui: in modo da porre un obiettivo immediato, difendere la dignità delle espressioni artistiche, musicali e sportive dall’indifferenza di chi coltiva una visione della vita – e della scuola – asfitticamente utilitaristica, al servizio di grandi obiettivi di giustizia sociale per i quali ben altro serve che una bene intenzionata riflessione primaverile. Ma una piccola pietra, si sa, può essere la base di una grande costruzione. Resta il nodo della manifestazione e della sua natura, ma è davvero facilissimo scioglierlo. Potete fare quello che vi pare. Per esempio organizzare una partita di calcio, o una gara di atletica leggera, o una esibizione di ginnastica.

Potete proiettare un film che parla di un artista o di un compositore o di un grande evento sportivo, e poi ragionarci sopra. Potete invitare una classe, o una scuola, a scrivere sulla musica prediletta, o su un’opera d’arte che abbia lasciato il segno, o sulla leggenda olimpica. Potete fare un censimento dei talenti musicali presenti nel gruppo e con loro organizzare un concerto. Potete, e questa secondo noi è l’idea migliore, spiegare in due parole al vostro gruppo, alla vostra classe, i termini della nostra iniziativa (o invitarli a visitare il sito www.may31.net ) e fare in modo che siano loro a rivestirla del contenuto che preferiscono.

Fate voi, insomma; e se credete fateci sapere come sarà  il vostro 31 maggio. C’è qualche ragione per cui quella giornata non si rende disponibile? Niente paura: fermeremo il calendario in modo da potervi aspettare, o strapperemo qualche foglietto in anticipo se la vostra scadenza anticiperà la nostra. Non sarà possibile organizzare qualcosa per quest’anno? In questo caso, arrivederci l’anno prossimo: abbiamo tanti 31 maggio a nostra disposizione negli anni che ci aspettano. Usiamoli perché un giorno sia possibile, finalmente, dire ai nostri ragazzi che il domani è vostro.

                                                      r.f.l.

 

                                                     

FOGLIO LAPIS - MARZO 2002