Attorno
alla proposta relativa al 31 maggio ( www.may31.net
) abbiamo registrato non poche perplessità – Forse nel tempo
dei “pacchetti” e delle iniziative “chiavi in mano” l’idea
di una manifestazione del tutto informale, che lascia piena libertà
all’estro creativo di singoli e gruppi viene considerata stravagante
– Per questo offriamo qualche esempio di come potrete organizzare la
vostra giornata |
In
linea di principio tutti d’accordo: una giornata per affermare
l’urgenza di una maggiore attenzione alle attività artistiche,
musicali e sportive, e per gettare uno sguardo sui problemi della
condizione infantile, davvero una magnifica idea. La stessa giornata
per tutti: il 31 maggio, in modo che contemporaneamente molte voci si
levino ad invocare il riscatto dell’infanzia e la dignità di quelle
espressioni individuali e collettive, attraverso i linguaggi
universali dello sport, delle arti e della musica. Tutti d’accordo,
ma all’atto pratico subentra la perplessità: che cosa dobbiamo fare
in concreto? Ce lo siamo sentiti chiedere da molte parti: vorremmo
raccogliere l’invito lanciato nel sito www.may31.net,
dateci dei dettagli organizzativi, diteci come l’iniziativa possa
essere di fatto articolata. La
nostra risposta è molto semplice: non abbiamo dettagli da fornire, né
indicazioni sulla struttura delle singole manifestazioni. Ci basta che
abbiano alcuni denominatori comuni. Come la coincidenza della data,
che ha per noi un forte valore simbolico e che abbiamo indicato nel 31
maggio: ma la coincidenza può anche essere puramente formale. Come il
campo di espressione, che identifichiamo in uno dei tre ambiti
segnalati: l’arte, o lo sport, o la musica. Vorremmo anche che chi
raccoglie il nostro invito ce lo facesse sapere, e ci comunicasse
brevemente il suo programma: ma a ben vedere questo non è essenziale,
anche se potrebbe essere un contributo alla promozione della proposta. Più
importante un altro punto: l’iniziativa sia dedicata ai grandi temi
della condizione infantile. Ci piacerebbe che qualcuno spendesse
qualche parola, ricordando per esempio l’abisso che separa quella
parte della dichiarazione dei diritti dell’uomo (art. 26) che
impegna gli stati a garantire il diritto all’istruzione e una realtà
fatta di un quarto di miliardo di bambini per i quali la scuola rimane
un miraggio. Ci piacerebbe che qualcuno approfittasse dell’occasione
per spendere qualche parola di denuncia per quel mezzo milione di
bambini-soldati, per quelle centinaia di milioni di minori costretti
al lavoro, quando non addirittura alla mendicità o alla
prostituzione. Che qualcuno dicesse: nulla è definitivo, il mondo può
migliorare, cari ragazzi, se non possiamo dire che il domani è
vostro lasciateci almeno dire che potrà, dovrà esserlo. Tutto qui: in modo da porre un obiettivo immediato, difendere la dignità delle espressioni artistiche, musicali e sportive dall’indifferenza di chi coltiva una visione della vita – e della scuola – asfitticamente utilitaristica, al servizio di grandi obiettivi di giustizia sociale per i quali ben altro serve che una bene intenzionata riflessione primaverile. Ma una piccola pietra, si sa, può essere la base di una grande costruzione. Resta il nodo della manifestazione e della sua natura, ma è davvero facilissimo scioglierlo. Potete fare quello che vi pare. Per esempio organizzare una partita di calcio, o una gara di atletica leggera, o una esibizione di ginnastica. Potete
proiettare un film che parla di un artista o di un compositore o di un
grande evento sportivo, e poi ragionarci sopra. Potete invitare una
classe, o una scuola, a scrivere sulla musica prediletta, o su
un’opera d’arte che abbia lasciato il segno, o sulla leggenda
olimpica. Potete fare un censimento dei talenti musicali presenti nel
gruppo e con loro organizzare un concerto. Potete, e questa secondo
noi è l’idea migliore, spiegare in due parole al vostro gruppo,
alla vostra classe, i termini della nostra iniziativa (o invitarli a
visitare il sito www.may31.net ) e
fare in modo che siano loro a rivestirla del contenuto che
preferiscono. Fate
voi, insomma; e se credete fateci sapere come sarà
il vostro 31 maggio. C’è qualche ragione per cui quella
giornata non si rende disponibile? Niente paura: fermeremo il
calendario in modo da potervi aspettare, o strapperemo qualche
foglietto in anticipo se la vostra scadenza anticiperà la nostra. Non
sarà possibile organizzare qualcosa per quest’anno? In questo caso,
arrivederci l’anno prossimo: abbiamo tanti 31 maggio a nostra
disposizione negli anni che ci aspettano. Usiamoli perché un giorno
sia possibile, finalmente, dire ai nostri ragazzi che il
domani è vostro.
r.f.l.
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