FOGLIO LAPIS - MAGGIO - 2024

 

Mano pesante del governo di Budapest conttro gli insegnanti che proitestano conto una riforma del sistema educativo che si fonda sui controversi valori neo-conservatori del Fidesz, il patito del primo ministro Orban

 

La denuncia viene dal sociologo ungherese Tibor Dessewffy, che in una rubrica del quotidiano francese Le Monde parla della lotta in difesa della scuola del suo Paese che viene condotta dal movimento Tanitanek guidato dalla co-fondatrice Katalin Torley. Si tratta di difendere gli insegnanti magiari da quella che gli oppositori definiscono un vera e propria crociata contro il dissenso. Il problema nasce dal fatto che buona parte del corpo docente non condivide affatto la deriva neo-conservatrice impressa alle politiche di Budapest dal Fidesz, il partito del primo ministro Viktor Orban. Ma la protesta deve fare i conti con pesantissime conseguenze professionali, che possono arrivare fino all'allontanamento dalla cattedra.

Eppure, nonostante tutto, testimone della deriva nazionalistica del sistema eductivo, una folla di insegnanti manifesta ugualmente, ormai da otto anni, contro un declino democratico del Paese che si ripercuote direttamente sulla scuola. Dessewffy elenca le novità di questi ultimi anni: una riforma dei progtammi scolastici destinata a rnndere più “patriottica” la scuola, un aumento degli stipendi del tutto inadeguato rispetto all'inflazione che sta divorando i redditi fissi, la soppressione di aluni corsi sgraditi al governo e infine le penurie di personale che appesantiscono il lavoro deli insegnanti.

Non si tratta, avverte lo studioso ungherese, di semplici adeguamenti a una politica rinnovata per volontà degli elettori. Orban ha fatto chiaramente capire che sta conducendo una strategia di smantellamento dell'istruzione pubblica. L'attacco agli insegnanti, che risparmia quelli fra loro che lavorano nelle scuole eligiose, viene presentato come un piccolo prezzo da pagare per questa sorta di rivoluzione culturale, fondata aulle credenze collettive e sull'impotrtanza dei costumi tradizionali. Il malumore investe ovviamente anche le università, al punto che il goberno ne ha affidate um buon numero a Fondazioni guidate da fedelissimi del Fidesz.

                                                                      s. r.           

 

 


                                           

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