FOGLIO LAPIS - MAGGIO - 2024

 

La guerra di Gaza condotta dal goveno israeliano, appoggiato dalla Casa Bianca, contro Hamas ha innescato un incendio nelle università americane. Il limite fra il diritto di manifestare e il rispetto della legalità

 

Una cinquantina di università in rivolta, pesanti interventi della polizia, oltre duemila studenti arrestati. Per ora si esclude il temuto intervento della Guardia nazionale e il presidente Joe Biden assicura che la libertà di manifestazione non si tocca. Purché non si olrepassino i imiti della legalità, aggiunge. Eppure una soglia fatale è stata varcata: le forze di polizia sono entrate nei campus di alcuni atenei, compresa la Columbia University di New York. É il durissimo intervento militare del governo israeliano nella striscia di Gaza contro l'organizzazione palestinese Hamas a motivare la protesta con toni che non sembrano lasciare spazio alla ragionevolezza: porteremo la guerra di Gaza nelle università americane, assicurano i pià oltranzisti fra gli amimatori della protesta.

Del resto l'incendio non divampa soltanto fra i molltissimi giovani americani che si sentono vicibi alla causa palestinese. La loro protesta ha infatti contribuito a provocare la controrivolta dei filo-israeliani, con scontri sanguinosi fra le due fazioni soprattutto nelle aree, come New York, dove è partivolarmente forte la pesenza ebraica. Si registrano anche aggressioni a studenti ebrei, e violente reazioni di rigetto.

Gli ebrei di New York sono divisi, esattamente come i loro correligionari in Medio Oriente, fra fautori e oppositori della politica del primo ministro Benjamin Netaniahu. Dunque da un parte si manifesta contro la brutale rappresaglia che ha già provocato un numero esorbitante di vittime, soprattutto bambini, dall'altra controllo spietato attacco del 7 ottobre 2023, quando Hamas condusse la sua cruenta incursione contro alcune comunità ebraiche in prossimità di Gaza che fu il pretesto dellia durissima reazione israeliana.

Non è certo la prima volta che gli studenti americani mboccano la via della contestazione. La storia degli Stati Uniti è piena di violente proteste contro moti aspetti delle politiche governative. La novità di quest'anno è il carattere bipolare dlla vicenda; con le strategie dell'amministrazione federale prese di mira due volte. Per non avere evitato la strage del 7 ottobre e per non sapere o volere usare il suo potere di pressione nei confronti del governo di Gerusalemme.

É la stessa situazione che si registra anche altrove. Per esempio in Francia, dove è fortissima per ragioni storiche la pesenza araba fra gli universitari. Qui c'è una netta maggioranza che mauifesta a favore di Hamas e dei palestinesi di Gaza presi indiscriminatamente di mira dall'esercito israeliano, invitando il governo di Parigi a prendere nettamente le distanze dall'alleato americano, “fiancheggiatore del genocidio”.

                                                                      a. v.           

 

 


                                           

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