FOGLIO LAPIS - GIUGNO - 2021

 

L'insegnamento personalizzato è da sempre considerato ideale, ma difficile da applicarsi nelle classi sovraffollate ed eterogenee delle nostre scuole. Ma ora le tecnologie digitali lo rendono possibile. Si prospetta una vera e propria rivoluzione educativa

 

Lo chiamano adaptive learning, l'uso della lingua inglese è giustificato dal fatto che questo sistema educativo è nato una quindicina di anni fa nelle università degli Stati uniti. Secondo il quotidiano francese Le Monde, che ne parla in occasione di un forum internazionale svoltosi a Parigi sull'impiego del digitale nell'istruzione, siamo alla vigilia di una vera e propria rivoluzione nell'insegnamento. Si tratta di personalizzare l'attività educativa, adattandola alle capacità del singolo e ai suoi ritmi di apprendimento. In sé l'idea non è nuova, da sempre esiste nel mondo della scuola la consapevolezza che l'apprendimento personalizzato è la soluzione ideale. Già, ma come applicarlo di fatto nelle classi affollate ed eterogenee di oggi, caratterizzate da profonde differenze fra i singoli alunni in termini di capacità e competenze? Forse non è necessario ricordare che la massificazione scolastica ha portato a una marcata eterogeneità dei livelli nelle aule. Non a caso i Paesi che le analisi comparate internazionali collocano all'avanguardia nel rendimento scolastico (per esempio Finlandia, Corea, Giappone) sono proprio quelli in cui una società relativamente compatta si riflette in classi altrettanto omogenee.

La risposta a questa sfida viene dalle tecnologie informatiche, più precisamente dal connubio fra il digitale educativo e l'intelligenza artificiale. La novità è seguita con interesse non soltanto dagli addetti ai lavori ma anche dagli stessi studenti e dalle loro famiglie, in qualche modo sensibilizzate al tema dall'esperienza della didattica a distanza vissuta durante l'emergenza pandemica. Secondo la maggior parte delle piattaforme dedicate all'adaptive learning tutto comincia con un test a base di quiz destinato a posizionare l'allievo rispetto alla scelta educativa più adatta. Le domande sono poste in modo flessibile, se manca la risposta il sistema ne propone altre, fino a quando sia chiarita la competenza personale e il relativo ritmo di comprensione. A questo punto ecco comparire un percorso adattato sia alla padronanza del tema da parte dell'allievo, sia ai suoi tempi di apprendimento.

Naturalmente i contenuti sono attentamente valutati. Perché l'operazione abbia successo è necessario che l'allievo partecipi con interesse, dunque non deve annoiarsi con argomenti troppo facili né scoraggiarsi di fronte a impegni più ardui. Molti fra i docenti e i pedagogisti meno giovani ricordano la cosiddetta “macchina per imparare” creata negli anni cinquanta del Novecento dallo psicologo Frederic Skinner, che forniva la risposta corretta subito dopo che l'utente aveva risposto alla relativa domanda. Fu accolta con molto scetticismo, ma ora che dallo strumento meccanico si è passati a quello digitale, enormemente più efficace se non altro perché permette l'interazione, il discorso è cambiato. Altro vantaggio: con l'adaptive learning il docente è posto nella condizione di poter verificare facilmente i progressi di ogni singolo allievo. Il risultato è un'istruzione di alta qualità, che offre al singolo la via meglio praticabile per apprendere mettendosi in condizione di affrontare le future sfide professionali.

Eppure ci sono critiche e riserve fra gli addetti ai lavori. C'è chi teme che questo sistema sia una minaccia per il ruolo del docente, che il tentativo di personalizzare l'insegnamento di fatto metta in pericolo il rapporto umano con l'allievo. Insomma il timore che la macchina prenda il posto del maestro. Niente affatto, rispondono i fautori di questa rivoluzione didattica. Lo strumento digitale è fatto per accompagnare e migliorare l'attività del docente non certo per salire in cattedra al posto suo.

                                                                      a. v.         

 

 


                                           

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