Quando le parole si prendono gioco di noi, pedantemente intenti a cercare il significato – Un esempio
particolarmente suggestivo riguarda la nebbia e la sua capacità di “calare” con effetti discordanti - E' bello fantasticare attorno ai rami del delta padano: ce n'è per tutti i gusti! - Ci voleva proprio Gianni Rodari per sollevare qualche dubbio sulla saggezza popolare che si vuole racchiusa nei proverbi – Ma veniamo alle urgenze dettate dall'attualità: se un paese ingurgita un mostro, come può liberarsene?
M’hanno significato:
«Cala la nebbia, la nebbia
cala. Stesso verbo, significati
praticamente opposti»…
Quando calò la nebbia, Marco Calò vide, giusto alla foce, il delta degli anni del Po in
secca in tutta la fantastica estensione dei suoi rami: rami per pentole, mestoli, stampi, ramaioli
furbini, pentoloni, pignatte da bucato, un piatto bucato, mezzine per attingere l’acqua del Po
dalle gore (Po di Goro, Gorino, eccetera), spilloni da balia in balìa di neonati, spille adatte per
spillare monete di rame agli usurai, candelabri, specchi ustori e corazze di guerrieri
proverbiali come proverbi opposti messi in campo, l’un contro l’altro armato.
«Chi ha tempo non aspetti tempo».
Versus:
«La fretta è una cattiva consigliera».
«Chi fa da sé fa per tre».
Contro:
«L’unione fa la forza».
«Il mondo è bello perché è vario».
Versus:
«Tutto il mondo è paese».
«Chi la dura la vince»…
Ma:
«Chi litiga, sul muro si rompe la testa».
«Finché c’è vita c’è speranza»…
Ma:
«Chi vive sperando, muore disperato».
«Chi va piano va sano e va lontano».
Versus:
«Chi tardi arriva male alloggia».
Dice un proverbio dei tempi andati:
«Meglio soli che male accompagnati»…
Io ne so uno più bello assai:
«In compagnia lontano vai».
Dice un proverbio, chissà perché:
«Chi fa da sé fa per tre»…
Da quest’orecchio io non ci sento:
«Chi ha cento amici fa per cento».
Dice un proverbio con la muffa:
«Chi sta solo non fa baruffa».
Questo, io dico, è una bugia!
«Se siamo in tanti, si fa allegria»…
Geniale, vero? Rodari mette in crisi secoli e secoli di conoscenze popolari con una
filastrocca di dodici righe.
… «Che leggenda, il Santo bevitore!» direbbe Olmi, che non muore mai.
Tra gli olmi,
il sole è un cerchio di birra.
E fa bene alla spina,
se l’Europa ha smesso di sognare.
Allora, si formò nello stagno, tra i rami, la famosa lega. La cui faccia di bronzo ha
lasciato l’impronta: c’è il veleno, nascosto nel terreno! Un problema che coinvolge tutti: un
suolo degradato mette a rischio la sicurezza alimentare e può alimentare una guerra che si
ripercuote su aria, acqua e cibo…
C’è chi gira ancora armato
di matita copiativa.
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24 APRILE 2018
Cala la nebbia, la nebbia cala. Stesso verbo, significati praticamente opposti.
(Venturi)
25 APRILE 2018
Grazie. La prossima fantastica avrà questo tuo incipit. L’ho deciso oggi 25 Aprile.
(Nibbi)
Ne sono onorato. Sarà la liberazione del significato!
(Venturi)
La citazione perfetta
«Il mio Paese ha ingurgitato un mostro orrendo. Vedremo se riuscirà a rigurgitarlo
prima che il suo veleno contamini tutto».
Philip Roth
«Che fine ha fatto il futuro?».
«Il futuro non è altro che mispercezione: un paesaggio montano contornato da nebbia
la cui cima si rivela solo nel presente. Avvicinandosi un passo dopo l’altro».
Emiliano Ponzi
«Vedo un mondo dove ogni volta siamo più lontani dal corpo e più vicini con la
mente. E questo non mi sembra una buona idea».
Maria Conti
«Non voglio spoilerare».
Agostino Iacurci
«Dovremmo dargli il tempo di arrivare».
Anna Parini
Filippo Nibbi
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