Fra
le torri del Qatar o forse di Manhattan (ma dove sono
finite quelle due?) è possibile rivisitare Cecco
Angiolieri - Dai quattordici versi del S'i' fosse foco ai
diciannove punti del programma presidenziale di Michael
Moore (s'i' fossse eletto...) - Un ampio spettro di
interventi tutti piuttosto ambiziosi: dalla riunificazione
dei caricabatterie fino all'estirpazione dell'ignoranza
– La singolare visione di un ragazzo aretino
«Poeti
si nasce. E io lo nacqui», disse Totò.
Sono
a New York. Incontro Michael Moore risalendo la Quinta
Strada che dovrebbe arrivare fino al mare – così mi
sembra – e si dovrebbero vedere le Due Torri – di New
York o di Bologna? – tra la fine del XIII secolo e
l’inizio del XIV, come fossi a Siena. Inizio un sonetto
con rime incrociate nelle quartine e alternate nelle
terzine. Un sonetto catarifrangente. Lo schema è ABBA, ABBA;
CDC, DCD. Parole in rima: mondo, profondo, giocondo, tondo:
tempestarei, annegherei (rima imperfetta), imbrigarei,
farei; padre, madre, leggiadre; lui, fui, altrui…
“S’i’ fosse foco”… “ardere’ il mondo”…
Proseguo risalendo la Quinta Strada:
S’i’
fosse foco, ardere’ il mondo;
s’i’ fosse
vento, lo tempestarei;
s’i’ fosse
acqua, i’ l’annegherei;
s’i’ fosse
Dio, mandereil’en profondo;
s’i’
fosse papa, serei allor giocondo,
ché
tutti cristïani embrigarei;
s’i’
fosse ’mperator, sa’ che farei?
a
tutti mozzarei lo capo a tondo.
S’i’
fosse morte, andarei da mio padre;
s’i’
fosse vita, fuggirei da lui:
similemente
faria da mi’ madre,
S’i’
fosse Cecco, com’i’ sono e fui,
torrei
le donne giovani e leggiadre:
le
vecchie e laide lasserei altrui.
«Più
tasse ai ricchi
meno
armi e guerre
ecco
cosa farei
se
fossi Presidente»
«Voto
a 16 anni: se puoi
morire
per il tuo Paese
devi
poter dire la tua su
chi
ti manderà al fronte»
«Tutti dovranno imparare
a scrivere in corsivo
Perché toglierci questo
pezzo di umanità?»
«Vorrei
annunciare la formazione di una commissione incaricata di
studiare l'eventualità di istituire una commissione
esplorativa con il compito di valutare le potenzialità di
una candidatura di Michael Moore alla presidenza degli Stati
Uniti nel 2016. Per essere chiaro: non sto dichiarando
ufficialmente che voglio candidarmi: sto solo dicendo che,
se dovessi decidere di scendere in campo con tutta la mia
possente stazza, questo è quanto proporrei di fare qualora
venissi eletto.
1. Un caricabatterie solo per qualsiasi dispositivo
digitale. Già solo questo punto basterebbe a farmi
eleggere, ma voglio comunque fare un altro po' di promesse.
2. Firmerò una legge per abbassare l'età del voto a 16
anni. Un adolescente che a 18 anni può morire per il
proprio Paese deve poter dire la sua su chi lo manderà in
guerra.
3. Se ci sarà una chiamata alle armi, dichiarerò, come
comandante in capo, che i primi a essere reclutati e spediti
al fronte dovranno essere i pargoli maggiorenni di tutti i
membri del Congresso, del presidente e dei ministri (e poi,
in ordine, i figli degli ad
delle aziende del Fortune
500 , degli appaltatori militari e dei dirigenti dei media).
Questa misura dovrebbe ridurre il numero delle guerre.
4. Condonerò a tutti gli studenti universitari i debiti che
hanno contratto per studiare. Torneremo a un sistema di
borse di studio con lavoro part-time, sovvenzioni e prestiti
minimi a interessi zero. Il college dovrebbe essere
gratuito.
5. Ridurrei del 75 per cento i fondi per la difesa. Con i
soldi risparmiati pagherei il college gratuito e buona parte
delle proposte che seguono. Avremmo comunque uno dei più
grandi eserciti del mondo e la capacità militare per
distruggere il mondo ripetute volte, solo un po' meno di
prima.
6. Tutti gli americani avranno gli stessi piani sanitari
gratuiti a cui hanno accesso i membri del Congresso.
7. Il suddetto piano sanitario includerà cure mentali e
odontoiatriche gratuite: se gli americani avessero la
possibilità di farsi mettere a posto denti e testa quando
necessario, il costo e la necessità di andare da un medico
si ridurrebbe.
8. I ricchi pagherebbero la stessa percentuale di contributi
previdenziali, su tutto il loro reddito, che paga ogni
americano di classe media. Ora come ora, chi guadagna più
di 118.500 dollari paga zero contributi sulla parte
eccedente quella cifra. Per converso, ogni lavoratore che
guadagna meno di 118.500 dollari paga i contributi sul suo
intero reddito. Se i ricchi fossero obbligati a pagare i
contributi su tutto quello che guadagnano, nelle casse della
previdenza pubblica ci sarebbe denaro a sufficienza per
andare avanti quasi fino al prossimo secolo.
9. Torneremo alle aliquote sul reddito che esistevano quando
era presidente quel grande repubblicano che era Gerald Ford.
Non c'è bisogno di tornare ai tempi di Eisenhower, quando i
ricchi pagavano un'aliquota superiore al 90 per cento. Mi
accontento di tornare all'ultimo repubblicano prima di
Reagan, quando le élite pagavano intorno al 70 per cento.
10. Treni ad alta velocità. Non aggiungo altro.
11. Messa al bando dello sciroppo di mais ad alto contenuto
di fruttosio. Questo veleno a buon mercato è di difficile
reperibilità nel resto del mondo civilizzato per una serie
di ragioni che potrebbero avere a che fare col fatto che
quasi tutti i Paesi in questione hanno un'incidenza di
diabete più bassa degli Stati Uniti.
12. Chiunque usi il proprio cellulare dentro a un cinema sarà
soggetto a "reidratazione retta- le" (ringrazio la
Cia per questo spunto!).
13. Bando pressoché totale per pistole e armi
semiautomatiche, campagne elettorali di otto settimane,
ritorno alle schede elettorali cartacee, divieto di spot di
farmaci in tv, regole stringenti per il settore bancario e
finanziario, rifiuto di sopprimere le libertà civili dopo
attentati terroristici e una versione del football americano
con i tentativi di meta ridotti a tre.
14. Tutte le scuole torneranno a insegnare educazione
civica: se i giovani possono votare a 16 anni devono sapere
cosa possono fare per votare e rivoltare il Paese.
15. Tutti gli studenti dovranno imparare a scrivere in
corsivo. Non ci togliete l'unica cosa che tutti siamo in
grado di fare ed è unica per ciascuno di noi. Il corsivo è
l'impronta digitale della nostra creatività. Scrivere a
mano consente alla nostra anima di venir fuori. Il mondo è
già abbastanza freddo e aspro: perché toglierci questo
piccolo, personale pezzo di umanità?
16. Non sosterremo teocrazie. E cominceremo da noi stessi:
sono 35 anni che sono costretto a rispettare leggi istigate
dalla destra cristiana e mi sono stufato. Per fare la mia
parte, unirò in matrimonio gay chiunque voglia.
17. Tutti gli americani avranno quattro settimane
obbligatorie di ferie retribuite. Ai datori di lavoro spedirò
gli studi che dimostrano che così aumenta la produttività.
18. Le prigioni non saranno possedute o gestite da aziende
private, ma dalla collettività. Non saranno più luoghi di
punizione, ma centri di formazione. Non esisteranno per
incarcerare le razze o le etnie che non hanno potere. Gli
individui non violenti non verranno messi dietro le sbarre.
Chi ha rubato, dovrà restituire il maltolto. Criminali
delle grandi imprese, sto parlando di voi.
19. Ci sforzeremo di
essere gentili: fra di noi, con il mondo e con noi stessi.
Come presidente, mi proporrò l'estirpazione dell'ignoranza
come più alto scopo. L'ignoranza porta alla paura, la paura
porta all'odio e l'odio porta alla violenza. Per troppo
tempo questa equazione ha dominato l'America. La strada
verso la sua rimozione comincia con la mia elezione.
Terminato
il Canto, compare l’Uomo Ragno che si arrampica come fosse
gente lungo la parete catarifrangente di un grattacèlo; poi di un
altro… poi di un altro ancora, dall’inizio della Quinta
Strada alla fine. E New York e l’Uomo Ragno ci introducono
nel mondo immaginario delle ipotesi
fantastiche. In particolare, la tecnica
dell’”ipotesi fantastica” si basa sulla classica
domanda: «Che cosa succederebbe se?...». Per formulare la
domanda si scelgono a caso un soggetto e un predicato. La
loro unione fornirà l’ipotesi su cui lavorare. Sia il
soggetto New York
e il predicato volare:
“Che cosa succederebbe se la città di New York si
mettesse a volare?”… Come tutti sanno la Fantastica è
anche una Realistica. Sono in Qatar. Trovo grattacèli come
a New York. Di notte sono fantastici, Qatarifrangenti,
come a New York. Ma però…
Io
non mi meraviglieressi
se
vedessi
il
papa in ginocchio
con
il tagliagole
(sentita
all’ingresso di una scuola media di Arezzo, detta da un
ragazzo, la mattina del 18 maggio 2015).
Parafrasi
Se
io fossi fuoco, brucerei il mondo; se fossi vento, gli
manderei una tempesta; se fossi acqua, lo annegherei; se
fossi Dio, lo farei sprofondare; se fossi il papa, allora
sarei felice, perché metterei nei guai tutti i cristiani;
se fossi l’imperatore, lo farei senz’altro: taglierei la
testa a tutti quelli che mi stanno intorno. Se fossi la
morte, andrei da mio padre; se fossi la vita, non starei
insieme a lui: lo stesso farei con mia madre. Se fossi
Cecco, come in effetti sono e sono sempre stato, prenderei
le donne giovani e belle e lascerei agli altri le vecchie e
brutte.
-
Filippo Nibbi
-
|