Ci
ha provato uno studente in una scuola secondaria americana
– Impaurito dalla prospettiva di uno dei tanti test che
scandiscono la vita scolastica negli Stati Uniti, ha
incaricato un hacker di sconvolgere il sistema
informatico di un intero distretto – Computer bloccati,
una cinquantina le scuole coinvolte, ma gli è andata
male: lo hanno scoperto e rischia sei mesi di carcere,
mentre i suoi genitori dovranno rifondere i danni
Ci
sono vari modi per esorcizzare il panico da esame, ma quello
escogitato da un diciassettenne americano, studente in una high
school dell'Idaho, ha almeno il pregio di essere
tecnologicamente aggiornato. Il ragazzo si è rivolto a un hacker,
uno di quei personaggi che a colpi di mouse sono in grado di
paralizzare i sistemi informatici, e lo ha incaricato di
provvedere: questo esame non s'ha da fare, cerca di rendere
inaccessibili le risorse della rete. Detto fatto: lo
specialista si è messo al lavoro e per una decina di
giorni, secondo quanto riferisce la Ktvb,
un'emittente televisiva collegata con la National
Broadcasting Company, i computer di un intero distretto
scolastico, che ospita una cinquantina d'istituti, sono
stati inservibili. In pratica per i ragazzi impegnati nei
test è stato impossibile accedere al materiale informatico
necessario, mentre il blocco si è steso anche ad altri
gangli del sistema scolastico, compresi quelli
amministrativi.
L'attacco
ha penalizzato in particolare gli allievi di fine corso
impegnati nel SAT (Scholastic Assessment Test),
l'esame che apre le porte dell'istruzione superiore.
Perturbato anche il servizio di pagamento degli stipendi.
Naturalmente il distretto è corso ai ripari ordinando
un'inchiesta, che in capo a pochi giorni ha portato
all'individuazione del responsabile. É dunque scattata la
denuncia, e secondo la severa legge americana a proposito di
reati informatici il ragazzo rischia fino a sei mesi di
detenzione, mentre la sua famiglia dovrà risarcire il danno
patito dalle scuole per quella settimana e mezzo in cui sono
state costrette a operare senza il supporto ormai
irrinunciabile della rete.
L'episodio
ha suscitato un certo allarme negli Stati Uniti, anche perché
ci sono dei precedenti e si teme ovviamente nell'effetto
emulazione. Alcuni mesi or sono era toccato alle scuole di
un distretto della Virginia, mentre un anno fa le scuole di
Kansas City, Missouri, hanno dovuto rinviare gli esami di
parecchi giorni, in attesa che i tecnici ristabilissero il
funzionamento dei programmi informatici compromessi. A
differenza dal più recente caso dell'Idaho, quei due
attacchi non hanno portato a denunce personali:
particolarmente abili, gli autori erano infatti riusciti a
non farsi scoprire.
-
l. v.
-
|