Una
sorta di rapporto intergenerazionale aiuta i giovani,
mobilitando gli anziani, nel percorso destinato ad
avviarli al lavoro – Si tratta per lo più di pensionati
che in cambio di un rimborso spese mettono a profitto la
loro esperienza trasmettendo ai giovani i segreti del
mestiere– Una risorsa preziosa soprattutto per gli
stranieri, che spesso a causa della difficoltà
linguistica sono costretti a interrompere i corsi
Ausbildung,
così si chiama il corso di formazione professionale che
costituisce la base dell'inserimento lavorativo in Germania.
La durata dei corsi puo' variare dai due ai tre anni e mezzo
e affianca alla pratica del mestiere l'apprendimento delle
basi teoriche necessarie per uno svolgimento consapevole
della professione. Anche per lavori come l'elettricista, il
falegname, il panettiere, il parrucchiere o il commesso è
necessario aver svolto una Ausbildung, la qual cosa induce
molti giovani a preferirla al percorso di studi
universitari. La Ausbildung viene generalmente retribuita
come un tirocinio, affiancata se necessario dai vari
prestiti che lo Stato mette a disposizione per lo studio.
Una
grande risorsa che funziona molto bene nel sistema
professionale tedesco, a meno che lo studente non si
scoraggi e non decida di interrompere il percorso di
formazione: secondo le statistiche, ben un quarto dei
contratti verrebbe sciolto prima del termine. La cosa sembra
capitare soprattutto agli immigrati, quasi sempre a causa
delle difficoltà linguistiche incontrate durante il
percorso (specialmente nell'ambito delle materie teoriche).
Il
Ministero dell'Istruzione ha deciso di sviluppare un
programma di sostegno volto a limitare il tasso di abbandono
dei corsi di formazione. Il progetto si chiama „Vera“ e
mette a disposizione degli studenti una figura di
riferimento, una sorta di insegnante che si occupi di
affiancarli e supportarli, aiutarli con la lingua, con la
preparazione degli esami e con le pratiche burocratiche e di
fare da intermediario con l'azienda ospite. Gli insegnanti,
membri della „SES“ (Senior Experten
Service), sono generalmente pensionati che scelgono di
aiutare i giovani lungo la strada che li inserirà nel mondo
del lavoro.
I
pensionati, che in cambio del servizio offerto ricevono
esclusivamente un rimborso spese, sembrano entusiasti della
sfida. Come rivela Elfriede Pohle-Rajus al settimanale Der
Spiegel, si ha spesso a che fare con persone
culturalmente molto distanti. Certe volte le situazioni sono
veramente troppo complesse da gestire per dei signori che
dopotutto non sono psicologi. Nonostante il bilancio
generale sia positivo, quasi la metà dei tandem vengono
interrotti dopo un certo periodo.
I
casi da affidare agli insegnanti vengono scelti in base alla
professione specifica svolta da questi prima della pensione,
così che l'aiuto possa essere effettivo e supportato
dall'esperienza lavorativa pregressa. Per gli studenti non
è prevista alcuna spesa e l'accompagnamento dura
generalmente un anno. Dal 2008 ad oggi sono stati 5000 i
giovani ad usufruire del servizio offerto, per il futuro si
prevede una media di 3000 tandem annui.
Il progetto „Vera“ lancia un segnale di
solidarietà non indifferente in un'Europa sempre più
diffidente nei confronti della mobilità professionale e
della forza lavoro proveniente dall'estero, oltre ad essere
una manifestazione di quella continuità generazionale che
sembrava perduta in un mondo nel quale i „nonni“
sembrano quanto mai distanti dai „nipoti“.
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Laura Venturi
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