Trattato
sul se sia più pietoso costruire una prigione in riva al
mare o in un posto triste e desolato – Qualche
considerazione sull'insegnamento di Giordano Bruno – Il
protagonista di questa Fantastica è un singolare
personaggio che è presidente, fra le altre cose, di
un'associazione di poesia dal nome davvero intrigante –
Che cosa distingue i Domenicani dai Dominicani
- Gli
scienziati credono
- che
la nostra parte solida
- è
il venti per cento soltanto.
- Noi
sappiamo che non è acqua ma pianto.
- “Le
cose che ignoriamo sono in cammino”.
- In
quale palude del cuore finiscono i rospi
- che
siamo costretti a ingoiare?...
- Il
mio cuore è un erbario
- piccole
foglie secche screpolate
- guardo
dentro le noci
- per
scoprire il segreto dell’albero
- andare
restare
- che
ridicolo dilemma
- cervello
di vetro
- capelli
che non hanno
- mai
visto fiocco
- Ecco
la fiamma!
- dicevi
accoccolato rovistando il camino
- e
non vedevo che neve
- alzarsi
da legno di ghiaccio
- vedevo
più lontano i gatti
- quando
stringono gli occhi
- a
fessura guardano il muro
- fra
amore e paura
- Nessuno
interferisca in nessun modo
- si
abbassi la griglia del ponte levatoio
- Enormi
pietre rotonde ruotano
- nei
cieli
- alcune
sono abitate
- altre
ancora dormono
- sognando
DNA…
Trascrivo
quanto mi ha suggerito di fare Giordano Bruno, nato Filippo
Bruno, filosofo, scrittore e frate domenicano, arso vivo
come eretico a Roma il 17 febbraio 1600 nella piazza di
Campo de’ Fiori.
Taino
Taini sopraggiunse nell’attuale Santo Domingo seguendo la
deriva dei continenti, secondo il dettato del suo DNA.
Racconta una leggenda accreditata presso l’ambasciata
italiana a Santo Domingo, soppressa quest’anno per ragioni
economiche, che il Taino visse quanto Medusalemme:
un’eternità, proseguendo da quando si videro le calotte
polari disciolte. Taino Taini sopravvisse al limite del
discioglimento, braccato da una crisi economica senza
precedenti. Ne andava di mezzo l’economia del pianeta,
sotto il profilo ambientale, sia naturalistico che umano.
Secondo
rimasugli di informazioni raccolte sotto mentite spoglie, a
ragion veduta della soppressa ambasciata italiana a Santo
Domingo, sappiamo che Taino Taini ha fondato una religione: “Gli
adoratori del mare da terra”, che si officia ammirando
il mare con le lacrime agli occhi da scogli, promontori,
terrazze. Religione di cui lui stesso è il papa
o la mama. È
infine presidente dell’associazione di poesia: “Mangiano
le farfalle e, se sì, mangiano puntuali, a mezzodì?”,
carica che gli dà il diritto di indossare un paio di ali
finte anche fuori dal carnevale.
- L’assurdo
- Bambini
con la barba.
- Paradoxa
- Santo
Domingo è abitata da Domenicani
e Dominicani.
I
Domenicani,
seguaci del papa,
sono ossessionati da quello che viene chiamato “pensiero
divergente”. Il 19 agosto 1556, lo studente Pomponio
Algerio, è bruciato vivo a piazza Navona, a Roma, in una
caldaia d’olio bollente.
I
Dominicani,
seguaci della mama,
credono veramente che il denaro sia lo
sterco del demonio, come ha ribadito recentemente papa
Francesco. Per spostarsi sull’isola di Santo Domingo,
salgono sopra i guagua,
mezzi di trasporto locali, li riempiono all’inverosimile,
mentre il conducente appallottola i soldi che gli danno per
il pedaggio e li ficca nel portacenere… È vero! L’ho
visto fare io, con questi miei occhi. E tutte le volte è
così! Una scatola magica che, come già accaduto per la
casa della Madonna a Loreto, dovrebbe recarsi in volo in
Vaticano. Come la chiocciola, che dall’infanzia del mondo
viaggia con la propria casa sulle spalle.
nota
Per
rendere più agevole l’escursione sapienziale di questa
fantastica, ricordo che si chiamano Taini gli aborigeni di Santo Domingo. Se poi si riprende metà isola
a caso, messina
(la “piccola messa”) e denaro
combaciano perfettamente, come l’ambiente
quadra a puntino con le capacità che il DNA ci ha messo a
disposizione.
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Filippo Nibbi
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