FOGLIO LAPIS - GIUGNO - 2013

 
 

In un borgo fra i boschi del Casentino entra in attività la prima struttura di accoglienza per minori in difficoltà - É  un progetto che riassume le riflessioni e le esperienze che la Lapis ha accumulato nei suoi sedici anni di vita - Un edificio perfettamente adeguato allo scopo e una squadra affiatata e competente di operatori – La Casa di Faltona vuol essere un contributo al recupero di una dimensione umana nella gestione del disagio minorile

 

Nei tanti anni di attività dell'Associazione Lapis Onlus è nata e cresciuta l'idea di riunire l'impegno e i progetti in qualcosa che potesse rappresentare tutto l' insieme del lavoro svolto. Insomma si è affermata la volontà di dare una "casa" a tutto quello che la Lapis ha voluto, e intende ancora, continuare a rappresentare, non è un caso quindi che sia nato il progetto Casa Lapis e che oggi possiamo qui raccontare dell'apertura della prima comunità educativa per minori che porta questo nome.

Per visitarla dobbiamo fare un viaggio fino in Toscana, nella provincia di Arezzo, e raggiungere, tra i boschi e le alture del Casentino, il borgo di Faltona, nel comune di Talla. Già il luogo ha tanto da raccontare: parla di qualità della vita, di benessere, di armonia con se stessi e la natura... tutti ingredienti che sono presenti, nelle dosi opportune, nel progetto educativo di questa casa che si propone di diventare un luogo sicuro di crescita, scoperta, apprendimento per i ragazzi e le ragazze che, per i più diversi motivi, dovranno trascorrere tra le sue mura un periodo, più o meno breve, della loro vita.

Casa Lapis è stata realizzata in quello che una volta erano l'albergo e il ristorante del borgo di Faltona, una struttura che nel passato ospitava, soprattutto nei periodi estivi, tante persone in cerca di riposo, tranquillità e... buona cucina. Poi i tempi sono cambiati e questo bellissimo luogo è stato per un po' di tempo trascurato, almeno fino a quando l'idea di aprire la comunità non ha restituito a queste mura nuova vita. Così la struttura alberghiera, composta da piano terra, primo e secondo piano; è stata adattata alle esigenze di una comunità che garantirà 10 posti per l'ospitalità a lungo termine e 2 posti per la pronta accoglienza. Le camere sono state organizzate e arredate in modo tale da garantire a ogni ospite la propria privacy e gli spazi a disposizione hanno permesso di mettere a disposizione un bagno per ogni due ospiti, con addirittura due camere singole con bagno dedicato.  Anche per gli educatori sono previsti spazi riservati, che comprendono: ufficio, spazio riunione, camera e bagno.

Per le attività e i momenti comuni sono a disposizione la cucina e il refettorio al primo piano, ambienti raccolti e tranquilli a cui si accede da una bellissima terrazza; la sala polivalente e la sala del ristorante al piano terra, che garantiscono uno spazio che può essere utilizzato per le più diverse attività. Naturalmente per la preparazione dei pasti si userà la cucina del ristorante, perfettamente attrezzata e funzionante, garantendo una qualità ad alti livelli.

Gli ospiti di Casa Lapis saranno minori in difficoltà, non accompagnati o in situazioni di disagio familiare inviati dai servizi sociali oppure "in prova" su invio dei Tribunali dei Minori. Avranno un'età compresa tra i 6 e i 18 anni e, nella nuova struttura di Faltona, troveranno un ambiente che garantirà ad ognuno, oltre ad adeguati spazi personali, il calore, la disponibilità, la sensibilità e la capacità della équipe di educatori che rappresentano, sicuramente, un prezioso valore aggiunto.

Casa Lapis non è solo una struttura educativa a disposizione di bambini, ragazzi e adolescenti; è anche un esempio concreto a sostegno di una campagna che l’Associazione Lapis Onlus è impegnata a portare avanti per giungere, finalmente, all’abolizione delle carceri minorili e al contemporaneo rafforzamento nei territori di reti, di servizi e strutture che possano garantire la realizzazione di positivi e benefici percorsi di crescita alternativi al carcere per i minori sottoposti a giudizio.
Questa forte volontà di giungere, in Italia, ad assumere decisioni che potrebbero essere prese da esempio nel resto del mondo caratterizza questa esperienza e arricchisce il lavoro dell’équipe educativa che, quotidianamente, può affrontare questo impegno rafforzata dalla consapevolezza di essere parte di un progetto che vuole raggiungere questo coraggioso e importante obiettivo.

Ma Casa Lapis non si accontenta di questo e vuole essere anche altro. Si pone infatti l'ambizioso traguardo di accompagnare e sostenere i minori che saranno ospitati attraverso percorsi di istruzione e formazione che possano permettere, a ciascuno, di individuare un proprio originale progetto professionale e di vita. C'è un grande entusiasmo tra chi ha visto, in questi mesi, i vari pezzi del mosaico Casa Lapis trovare l'esatta collocazione; finalmente tutti gli sforzi potranno essere rivolti a coloro che ognuno degli educatori, durante i tanti giorni trascorsi a pulire, preparare, arredare, montare, aveva bene in mente: i ragazzi e le ragazze con cui avremo l'opportunità di condividere una parte del cammino che li porterà a diventare grandi.

                                                          Mauro Meschini 
                                         

    


                                                  

 
 

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