In
un borgo fra i boschi del Casentino entra in attività la
prima struttura di accoglienza per minori in difficoltà -
É
un progetto che riassume le riflessioni e le
esperienze che la Lapis ha accumulato nei suoi sedici anni
di vita - Un edificio perfettamente adeguato allo scopo e
una squadra affiatata e competente di operatori – La
Casa di Faltona vuol essere un contributo al recupero di
una dimensione umana nella gestione del disagio minorile
Nei
tanti anni di attività dell'Associazione Lapis Onlus è
nata e cresciuta l'idea di riunire l'impegno e i progetti in
qualcosa che potesse rappresentare tutto l' insieme del
lavoro svolto. Insomma si è affermata la volontà di dare
una "casa" a tutto quello che la Lapis ha voluto,
e intende ancora, continuare a rappresentare, non è un caso
quindi che sia nato il progetto Casa Lapis e che oggi
possiamo qui raccontare dell'apertura della prima comunità
educativa per minori che porta questo nome.
Per
visitarla dobbiamo fare un viaggio fino in Toscana, nella
provincia di Arezzo, e raggiungere, tra i boschi e le alture
del Casentino, il borgo di Faltona, nel comune di Talla. Già
il luogo ha tanto da raccontare: parla di qualità della
vita, di benessere, di armonia con se stessi e la natura...
tutti ingredienti che sono presenti, nelle dosi opportune,
nel progetto educativo di questa casa che si propone di
diventare un luogo sicuro di crescita, scoperta,
apprendimento per i ragazzi e le ragazze che, per i più
diversi motivi, dovranno trascorrere tra le sue mura un
periodo, più o meno breve, della loro vita.
Casa
Lapis è stata realizzata in quello che una volta erano
l'albergo e il ristorante del borgo di Faltona, una
struttura che nel passato ospitava, soprattutto nei periodi
estivi, tante persone in cerca di riposo, tranquillità e...
buona cucina. Poi i tempi sono cambiati e questo bellissimo
luogo è stato per un po' di tempo trascurato, almeno fino a
quando l'idea di aprire la comunità non ha restituito a
queste mura nuova vita. Così la struttura alberghiera,
composta da piano terra, primo e secondo piano; è stata
adattata alle esigenze di una comunità che garantirà 10
posti per l'ospitalità a lungo termine e 2 posti per la
pronta accoglienza. Le camere sono state organizzate e
arredate in modo tale da garantire a ogni ospite la propria
privacy e gli spazi a disposizione hanno permesso di mettere
a disposizione un bagno per ogni due ospiti, con addirittura
due camere singole con bagno dedicato.
Anche per gli educatori sono previsti spazi
riservati, che comprendono: ufficio, spazio riunione, camera
e bagno.
Per
le attività e i momenti comuni sono a disposizione la
cucina e il refettorio al primo piano, ambienti raccolti e
tranquilli a cui si accede da una bellissima terrazza; la
sala polivalente e la sala del ristorante al piano terra,
che garantiscono uno spazio che può essere utilizzato per
le più diverse attività. Naturalmente per la preparazione
dei pasti si userà la cucina del ristorante, perfettamente
attrezzata e funzionante, garantendo una qualità ad alti
livelli.
Gli
ospiti di Casa Lapis saranno minori in difficoltà, non
accompagnati o in situazioni di disagio familiare inviati
dai servizi sociali oppure "in prova" su invio dei
Tribunali dei Minori. Avranno un'età compresa tra i 6 e i
18 anni e, nella nuova struttura di Faltona, troveranno un
ambiente che garantirà ad ognuno, oltre ad adeguati spazi
personali, il calore, la disponibilità, la sensibilità e
la capacità della équipe di educatori che rappresentano,
sicuramente, un prezioso valore aggiunto.
Casa
Lapis non è solo una struttura educativa a disposizione di
bambini, ragazzi e adolescenti; è anche un esempio concreto
a sostegno di una campagna che l’Associazione Lapis Onlus
è impegnata a portare avanti per giungere, finalmente,
all’abolizione delle carceri minorili e al contemporaneo
rafforzamento nei territori di reti, di servizi e strutture
che possano garantire la realizzazione di positivi e
benefici percorsi di crescita alternativi al carcere per i
minori sottoposti a giudizio.
Questa forte volontà di giungere, in Italia, ad assumere
decisioni che potrebbero essere prese da esempio nel resto
del mondo caratterizza questa esperienza e arricchisce il
lavoro dell’équipe educativa che, quotidianamente, può
affrontare questo impegno rafforzata dalla consapevolezza di
essere parte di un progetto che vuole raggiungere questo
coraggioso e importante obiettivo.
Ma Casa Lapis non si accontenta di questo e vuole essere
anche altro. Si pone infatti l'ambizioso traguardo di
accompagnare e sostenere i minori che saranno ospitati
attraverso percorsi di istruzione e formazione che possano
permettere, a ciascuno, di individuare un proprio originale
progetto professionale e di vita. C'è un grande entusiasmo
tra chi ha visto, in questi mesi, i vari pezzi del mosaico
Casa Lapis trovare l'esatta collocazione; finalmente tutti
gli sforzi potranno essere rivolti a coloro che ognuno degli
educatori, durante i tanti giorni trascorsi a pulire,
preparare, arredare, montare, aveva bene in mente: i ragazzi
e le ragazze con cui avremo l'opportunità di condividere
una parte del cammino che li porterà a diventare grandi.
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Mauro Meschini
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