La
quarantaquattresima edizione del Premio Andersen di Sestri
Levante ha visto una partecipazione numerosa e di alta
qualità – I premi e le segnalazioni per classi di età
sono andati a racconti di notevole spessore - La
letteratura per l’infanzia rivela dunque
un’insospettabile vitalità, alimentata da una forte
presenza di giovani e giovanissimi – Ne sarebbe stato
felice il favolista danese, che capitò per caso
nell’antico borgo ligure e ne rimase incantato
È
un giorno del 1833
quello che vede Hans Christian Andersen approdare a Sestri
Levante. É stato un contrattempo di navigazione a
costringerlo a prendere terra, e nell’antico borgo ligure
il favolista danese non passa che una notte. Ma gli basta
per rimanere incantato dalla bellezza del luogo. “Che
fiabesca serata – racconterà un giorno – trascorsi a
Sestri Levante! La locanda era vicinissima al mare e una
forte risacca la lambiva; nel cielo le nuvole erano di fuoco
e sui monti si alternavano i colori più vivi. Gli alberi
stessi erano come gigantesche canestre di frutta, colme di
grappoli ricchissimi portati dalle viti”.
Centosettantotto
anni più tardi, queste parole sono riportate come epigrafe
su un singolare catalogo: “Baia
delle Favole 2011 – Premio H.C. Andersen”,
pubblicato per il Comune di Sestri Levante
dall’editore genovese Feguagiskia’Studios. Contiene
dieci fiabe: i racconti che per le varie classi di età
(scuola materna, bambini, ragazzi fino ai sedici anni,
adulti) si sono divisi premi e segnalazioni. Dieci racconti
che la giuria ha pazientemente estratto da più di
millecento testi pervenuti per la quarantaquattresima
edizione di quello che si è ormai affermato come il più
prestigioso concorso italiano di letteratura per
l’infanzia.
La
“Baia delle favole” è una delle due insenature divise
dal promontorio di Sestri, l’altra è la “Baia del
silenzio”. È stato il conduttore televisivo Enzo Tortora,
negli anni Settanta, a intitolare il casuale approdo di
Andersen al genere letterario dello scrittore danese.
L’iniziativa ligure non va confusa con l’Hans Christian Andersen
Award, un premio internazionale che viene attribuito ogni due anni
dalla regina di Danimarca a scrittori e illustratori e che
nel 1970 fu assegnato a Gianni Rodari. A
Sestri Levante il ricordo di Andersen sarà anche al centro
del Museo della fiaba, che si va istituendo e troverà
presto la sua collocazione in un prestigioso palazzo del
vecchio borgo marinaro.
Vincitrice
di quest’anno, fra gli adulti, Elisabetta Jankovic di
Milano, con il racconto “Le quattro stagioni”. È stata anche segnalata la “Personalissima
fiaba”, scritta da Sofia Bruschetta di Montagnana
(Padova). Due opere collettive si sono aggiudicate i premi
per la scuola materna e la sezione bambini: rispettivamente
“Storia di un
piccolo elefante grande”, della scuola dell’infanzia
“Gialloverdeblu” di Fontanafredda di C.
Euganeo (Padova), e “Storia di un pescatore che non sapeva che pesci prendere”, delle classi quinte dell’istituto comprensivo
di Mistretta (Messina). Per i bambini è anche segnalato il
racconto “Gli omini di Silvia” di Silvia Misia Degiovanni di Milano. Nella
sezione ragazzi ha vinto Lara Fabrizia Pietranera di Milano,
con “La spinta”,
mentre sono segnalati Davide Martino di Milano, con la fiaba
“Bianco”, e
Elena Ferré di Castellamonte (Torino), con “Amico fedele”. Sono state infine premiate le autrici di due fiabe
in lingua straniera: Zara Nelson, di Lucca, per “First to dance”, e Audrey Cohendet, di Dole, per “Au-dessus
du ciel”.
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a. v.
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