FOGLIO LAPIS - GIUGNO - 2011

 
 

La quarantaquattresima edizione del Premio Andersen di Sestri Levante ha visto una partecipazione numerosa e di alta qualità – I premi e le segnalazioni per classi di età sono andati a racconti di notevole spessore - La letteratura per l’infanzia rivela dunque un’insospettabile vitalità, alimentata da una forte presenza di giovani e giovanissimi – Ne sarebbe stato felice il favolista danese, che capitò per caso nell’antico borgo ligure e ne rimase incantato

 

È un giorno del 1833 quello che vede Hans Christian Andersen approdare a Sestri Levante. É stato un contrattempo di navigazione a costringerlo a prendere terra, e nell’antico borgo ligure il favolista danese non passa che una notte. Ma gli basta per rimanere incantato dalla bellezza del luogo. “Che fiabesca serata – racconterà un giorno – trascorsi a Sestri Levante! La locanda era vicinissima al mare e una forte risacca la lambiva; nel cielo le nuvole erano di fuoco e sui monti si alternavano i colori più vivi. Gli alberi stessi erano come gigantesche canestre di frutta, colme di grappoli ricchissimi portati dalle viti”.

Centosettantotto anni più tardi, queste parole sono riportate come epigrafe su un singolare catalogo: “Baia delle Favole 2011 – Premio H.C. Andersen, pubblicato per il Comune di Sestri Levante dall’editore genovese Feguagiskia’Studios. Contiene dieci fiabe: i racconti che per le varie classi di età (scuola materna, bambini, ragazzi fino ai sedici anni, adulti) si sono divisi premi e segnalazioni. Dieci racconti che la giuria ha pazientemente estratto da più di millecento testi pervenuti per la quarantaquattresima edizione di quello che si è ormai affermato come il più prestigioso concorso italiano di letteratura per l’infanzia.

La “Baia delle favole” è una delle due insenature divise dal promontorio di Sestri, l’altra è la “Baia del silenzio”. È stato il conduttore televisivo Enzo Tortora, negli anni Settanta, a intitolare il casuale approdo di Andersen al genere letterario dello scrittore danese. L’iniziativa ligure non va confusa con l’Hans Christian Andersen Award, un premio internazionale che viene attribuito ogni due anni dalla regina di Danimarca a scrittori e illustratori e che nel 1970 fu assegnato a Gianni Rodari.  A Sestri Levante il ricordo di Andersen sarà anche al centro del Museo della fiaba, che si va istituendo e troverà presto la sua collocazione in un prestigioso palazzo del vecchio borgo marinaro.

Vincitrice di quest’anno, fra gli adulti, Elisabetta Jankovic di Milano, con il racconto “Le quattro stagioni”. È stata anche segnalata la “Personalissima fiaba”, scritta da Sofia Bruschetta di Montagnana (Padova). Due opere collettive si sono aggiudicate i premi per la scuola materna e la sezione bambini: rispettivamente “Storia di un piccolo elefante grande”, della scuola dell’infanzia “Gialloverdeblu” di Fontanafredda di  C. Euganeo (Padova), e “Storia di un pescatore che non sapeva che pesci prendere”, delle classi quinte dell’istituto comprensivo di Mistretta (Messina). Per i bambini è anche segnalato il racconto “Gli omini di Silvia” di Silvia Misia Degiovanni di Milano. Nella sezione ragazzi ha vinto Lara Fabrizia Pietranera di Milano, con “La spinta”, mentre sono segnalati Davide Martino di Milano, con la fiaba “Bianco”, e Elena Ferré di Castellamonte (Torino), con “Amico fedele”. Sono state infine premiate le autrici di due fiabe in lingua straniera: Zara Nelson, di Lucca, per “First to dance”, e Audrey Cohendet, di Dole, per “Au-dessus du ciel”.

                                                          a. v. 
                                         

    


                                                  

 
 

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