La
Rete è uno strumento irrinunciabile ma è anche irta di
insidie: dalle truffe alle immagini violente, fino alla
pornografia – Bisogna impedire che tutto questo arrivi
sui nostri monitor, soprattutto se vogliamo mettere le
potenzialità del mezzo a disposizione dei bambini – Di
qui una copiosa offerta di filtri, che realizzano la Carta
dei diritti dei minori in rete – Un browser italiano per
bambini, Il Veliero, prevede la presenza di un
“nostromo” dotato di codice d’accesso
La
Rete, sempre più medium privilegiato per la trasmissione di
conoscenze e di formazione, spesso è utilizzata da persone
senza scrupolo per fini poco leciti: materiale con contenuto
pornografico, immagini violente, possibili truffe, etc.
Questo, se da una parte aiuta ad incrementare l’immagine
negativa che alcuni hanno di Internet e dell’informatica
in generale, dall’altra stimola l’insorgere di
sentimenti quali il bisogno di sicurezza e di protezione
soprattutto nei confronti della componente più giovane
della società.
Esigenza,
quest’ultima, che si estrinseca sia sul piano più
strettamente tecnologico, che su quello legislativo.
Infatti, è del 4 febbraio 2004 la promulgazione della Carta
dei diritti dei minori in rete da parte del Consiglio
Nazionale degli Utenti,
e del 19 novembre 2003 la sottoscrizione del codice Internet@Minori,
da parte dei gestori di providers: questi si sono impegnati
ad offrire una serie di servizi attenti ai più piccoli,
quali l’accesso filtrato, oppure ad indirizzare i propri
clienti verso aziende in grado di fornirli.
Come
è facile immaginare, i providers hanno imboccato la strada
a loro più congeniale, ed è per questo che nel giro di
pochi mesi si è potuto assistere all’immissione sul
mercato nazionale di prodotti Adsl con filtro quali:
Virgilio Adsl Family, Tiscali Adsl Sicura, Wind Disco Verde,
Alice Family. Anche se fra le varie tipologie di offerte
sussistono differenze sostanziali, il principio che le
accomuna è l’inibizione di siti considerati poco adatti
ai più piccoli tramite uno sbarramento (firewall) remoto,
sito sul server del provider.
Sull’onda
lunga della navigazione filtrata, intendiamo segnalare che
recentemente è appena giunto sul mercato un nuovissimo
browser per bambini, che è anche un servizio web: Il
Veliero. Si
tratta di un prodotto tutto italiano distribuito dalla SAM
s.r.l. e se è vero, come dicevano gli antichi, che nomen
omen, intende aiutare i più piccoli a navigare verso
acque sicure.
Dotato
di un’interfaccia semplice ed accattivante è un servizio
per abbonati, ai quali viene chiesto semplicemente di
collegarsi al server de Il Veliero, tramite il proprio
gestore, su cui è installato un sistema di filtri di tipo
“parental control”, ed impiegare il browser in dotazione
per lasciarsi guidare all’interno di una serie di percorsi
sicuri ed appropriati in quanto precedentemente esaminati
dal Capitano (il garante dei siti abilitati) e dai Timonieri
(lo staff della società proprietaria del servizio e che
collabora con il Capitano nella selezione dei siti da
abilitare o disabilitare).
L’accesso
ai siti da visionare avviene tramite l’utilizzo di un
piccolo motore interno o selezionandoli direttamente tramite
categorie. Al momento esse sono: giochi, siti in inglese,
curiosità, storie e filastrocche, natura, personaggi, di
tutto un po’.
Da
questo si evince che il principio fondamentale non è quello
della “black list”, una lista sempre aggiornata di siti
sconsigliati, ma della “white list”, ossia un bacino di
siti abilitati
dallo staff del Veliero. Si tratta del modello “walled
garden” o “giardino recintato”, in cui tutto è
proibito tranne quello esplicitamente permesso.
Un
ruolo determinante, tuttavia, è recitato
dall’amministratore d’ambiente.
Al momento
dell’installazione, infatti, è possibile definire il
Nostromo (il genitore, l’educatore o l’insegnante)
che tramite password è in grado di gestire la
supervisione del computer in uso e di monitorare
costantemente l’attività dei Naviganti (i singoli
utenti). E’ anche possibile optare per una
“navigazione” individualizzata multiutente gestendo
l’equipaggio della singola postazione, fino ad un massimo
di quattro utenti.
Altra
opzione riservata al Nostromo è quella di attivare o
disattivare la “sentinella”. Si tratta di un filtro
software che permette di gestire il blocco ad altri browser
presenti sul computer, stabilire un tempo massimo di
connessione giornaliero, attivare o disattivare la chat,
monitorare i messaggi in entrata ed in uscita, abilitare la
visione di siti esterni.
Ad
impreziosire le funzionalità de Il Veliero ci pensano tre
personaggi animati, basati su tecnologia Agent di Microsoft,
che a voce spiegano l’uso del browser, animano la chat e
guidano il bambino nella navigazione personalizzata. Essi
sono Lulù, Cami e Jack.
Al
momento attuale esiste una versione “Famiglia” ed è in
corso di preparazione una versione “Scuola”, potenziata
rispetto alla precedente, con funzioni server e
particolarmente adatta per un impiego in una LAN
d’istituto. I primi ragazzi
ad usufruire di questa opportunità saranno quelli
piemontesi, infatti, è appena stata stipulata una
convenzione tra la società produttrice del software e la
Direzione Generale Regionale per il Piemonte per distribuire
gratuitamente per un anno la licenza de Il Veliero a tutte
le scuole dell’obbligo.
E’
anche possibile, per chi lo desiderasse, testare
gratuitamente il software per trenta giorni tramite download
dal sito www.ilveliero.info.
Per
quanto riguarda gli eventuali limiti, c’è da dire che è
utilizzabile esclusivamente da utenti Windows e la lista dei
siti accessibili, per il momento, ci sembra piuttosto
ristretta, tanto da farlo apparire più che un Veliero una
barchetta.
Tra
i punti di forza, invece, quello di essere un prodotto che
può competere a ragione con “kids browser” molto più
famosi, quali ChiBrow (www.chibrow.com)
e KiddoNet (www.kiddonet.com)
e di essere estremamente versatile, in quanto chiama gli
utenti ad esprimere le proprie opinioni, a confrontarsi in
chat, a segnalare eventuali nuovi siti o possibili “acque
inquinate”. L’intenzione ci sembra essere quella di
creare una comunità attiva, collaborativa e attenta alle
nuove opportunità offerte dalla Rete.
Tuttavia,
non ci resta che ribadire ancora una volta che, affinché la
navigazione in Internet sia un’esperienza positiva,
occorre che i ragazzi siano accompagnati e controllati dai
genitori, come nel mondo reale, anche in quello virtuale. La
famiglia e/o la scuola, le principali agenzie formative, non
devono in alcun modo abdicare al loro ruolo educativo, a
favore di qualsiasi software per quanto evoluto ed efficace
possa essere.
Clemente Porreca
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