FOGLIO LAPIS - FEBBRAIO 2025

 

Il quotidiano di Toronto The Canadian Press affronta, partendo dalle vicende di alcuni immigrati in cerca di lavoro, il problema pei professionisti costretti a lavorare al di sotto della loro formazione

 

Nancy Morsi ha 24 anni, è nata negli Emirati Arabi Uniti, è emigrata in Canada e si è laureata in Medicina in una università irlandese. Ovviamente intendeva completare la sua preparazione accademica facendo pratica in un ospedale. Lavora invece, secondo quanto riferisce il quotidiano di Toronto The Canadian Press, come assistente medica. Secondo l’analisi del giornale canadese Nancy fa parte di un gruppo numeroso di medici immigrati che opera al di sotto delle loro competenze. La ragione consiste nel fatto che una serie di cavilli burocratici rende a volte difficile il riconoscimento delle credenziali formative ottenute all’estero.

Un altro esempio è quello di Hank Tasai, un ingegnere meccanico ventinovenne che ha studiato a Taiwan e cerca invano lavoro. Intanto sbarca il lunario facendo il fornaio e il cameriere in un ristorante canadese, dedicando il tempo libero alla ricerca di un’occupazione più consona alla sua preparazione professionale. A parte la difficoltà di riconoscere la laurea ottenuta nel lontano Paese asiatico, in questo caso il giovane si sente spesso rispondere dai potenziali datori di lavoro che è richiesta un’esperienza pratica in un’impresa canadese. Siamo dunque di fronte a uno spreco di competenze.

                                       r. f. l.

 

 


                                           

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