FOGLIO LAPIS - FEBBRAIO 2025

 

Il ruolo della donna e la dignità femminile di fronte a una visione della virilità che troppo spesso induce alla violenza. Alla scuola il compito vitale di educare al rispetto

 

Esistono archetipi. la cui origine risale agli albori dell'umanità, sui quali si basa un'idea assai pericolosa, oltre che distorta, della mascolinità. Come scrive la filosofa Olivia Gazal<è in un saggio pubblicato alcuni anni fa in Francia, “Un tranello per i due sessi”, questi archetipi incoraggiano gli uomini a “conformarsi a canoni virili coercitivi e discriminatori”, che li porta a considerare necessario “dimostrare e confermare continuamente che sono davvero uomini”. E questo porta molti di loro a non esitare di fronte alla scelta fra il ricorso alla violenza nei confronti delle donne e il presunto permanere del dubbio sulla loro personale virilità.

Proprio per questo le cronache italiane e non soltanto italiane sono piene di violenze contro le donne, dalla molestia sessuale allo stupro, fino al femminicidio. Affrontando questo tema il quotidiano parigino Le Monde cita le parole conclusive della requisitoria pronunciata dalla magistrata Laure Chabaud nell'occasione di un fatto di cronaca che sconvolse la Francia, gli stupri commessi da un gruppo di giovani a Mazan. “Con il vostro verdetto”, disse rivolta verso i giudici a conclusione del processo, “voi ci guiderete nell'educazione dei nostri figli perché al di là della giustizia è nell'educazione che si dovrà operare il cambiamento necessario”.

Infatti oggi, sostiene il quotidiano francese, contrariamente a quello che comunemente si crede i ragazzi e le ragazze non sono affatto educati allo stesso modo. I primi vengono stimolati alla performance, alla conquista e alla realizzazione personale, mentre le seconde devono imparare a mostrarsi sulla difensiva. C'è insomma un difetto di socializzazione che di per sé discrimina i due sessi. Il legame fra tutto questo e le violenze è stato a lungo ignorato, o per meglio dire occultato. Il fenomeno ha continuato a manifestarsi nell'ombra fino all'altro ieri, quando in molte parti del mondo sono comparsi gruppi di analisi e di denuncia come il celebre MeToo. É strato proprio il terremoto di idee e di consapevolezze scatenato da MeToo, argomenta Le Monde, a collocare sotto le luci della ribalta il carattere sistematico delle violenze sessuali.

Al tempo stesso si è finalmente avviato un dibattito sulla prevenzione di ogni forma tossica di mascolinità. E ovviamente è stata chiamata in causa la scuola, il cui compito consiste nel contribuire alla formazione di cittadini su base assolutamente paritaria, e non certo discriminati in base al sesso. É importante contare su norme di legge appropriate, ma ancora di più su menti aperte e capaci di intrattenere rapporti sociali improntati alla tolleranza e al rispetto reciproco.

                                       s. f.

 

 


                                           

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