Il
ruolo della donna e la dignità femminile di fronte
a una visione della virilità che troppo spesso
induce alla violenza. Alla scuola il compito vitale di
educare al rispetto
Esistono
archetipi. la cui origine risale agli albori dell'umanità,
sui quali si basa un'idea assai pericolosa, oltre che distorta,
della mascolinità. Come scrive la filosofa Olivia
Gazal<è in un saggio pubblicato alcuni anni fa
in Francia, “Un tranello per i due sessi”, questi
archetipi incoraggiano gli uomini a “conformarsi a
canoni virili coercitivi e discriminatori”, che li
porta a considerare necessario “dimostrare e confermare
continuamente che sono davvero uomini”. E questo porta
molti di loro a non esitare di fronte alla scelta fra il
ricorso alla violenza nei confronti delle donne e il presunto
permanere del dubbio sulla loro personale virilità.
Proprio
per questo le cronache italiane e non soltanto italiane
sono piene di violenze contro le donne, dalla molestia sessuale
allo stupro, fino al femminicidio. Affrontando questo tema
il quotidiano parigino Le Monde cita le parole conclusive
della requisitoria pronunciata dalla magistrata Laure Chabaud
nell'occasione di un fatto di cronaca che sconvolse la Francia,
gli stupri commessi da un gruppo di giovani a Mazan. “Con
il vostro verdetto”, disse rivolta verso i giudici
a conclusione del processo, “voi ci guiderete nell'educazione
dei nostri figli perché al di là della giustizia
è nell'educazione che si dovrà operare il
cambiamento necessario”.
Infatti
oggi, sostiene il quotidiano francese, contrariamente a
quello che comunemente si crede i ragazzi e le ragazze non
sono affatto educati allo stesso modo. I primi vengono stimolati
alla performance, alla conquista e alla realizzazione personale,
mentre le seconde devono imparare a mostrarsi sulla difensiva.
C'è insomma un difetto di socializzazione che di
per sé discrimina i due sessi. Il legame fra tutto
questo e le violenze è stato a lungo ignorato, o
per meglio dire occultato. Il fenomeno ha continuato a manifestarsi
nell'ombra fino all'altro ieri, quando in molte parti del
mondo sono comparsi gruppi di analisi e di denuncia come
il celebre MeToo. É strato proprio il terremoto di
idee e di consapevolezze scatenato da MeToo, argomenta Le
Monde, a collocare sotto le luci della ribalta il carattere
sistematico delle violenze sessuali.
Al
tempo stesso si è finalmente avviato un dibattito
sulla prevenzione di ogni forma tossica di mascolinità.
E ovviamente è stata chiamata in causa la scuola,
il cui compito consiste nel contribuire alla formazione
di cittadini su base assolutamente paritaria, e non certo
discriminati in base al sesso. É importante contare
su norme di legge appropriate, ma ancora di più su
menti aperte e capaci di intrattenere rapporti sociali improntati
alla tolleranza e al rispetto reciproco.
s. f.
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