FOGLIO LAPIS - FEBBRAIO 2024

 

Elaborata a metà Novecento, ai tempi della sovranità reuperata, la legge fondamentale conta 448 articoli. Tratteggia l'immagine di una repubblica parlamentare e federale, attenta alla tutela delle diversità etniche e culturali ma anche alla coesione unitaria'

 

L'India non è soltanto, dopo il recente sorpasso sulla Cina, il Paese più popoloso del mondo: è anche la più grande democrazia del pianeta. La sua Costituzione risale agli anni attorno alla metà del Novecento, che videro dopo il ritiro degli occupanti britannici l'affermarsi del grande Paese come Stato sovrano, ed è considerata la pietra angolare di questa repubblica parlamentare e federale. Recentemente il quotidiano Times of India ha elencato i pincipi fondamentali della legge costituzionale che i giovani indiani dovrebbero considerare la base della loro identità di cittadini responsabili e impegnati.

Il testo comprende 448 articoli, preceduti da un preambolo in cui sono riassunte le basi politiche e giuridiche sulle quali si regge la struttura della repubblica. Due in particolare, apparentemente contraddittori e dunque tali da richiedere una duplice salvaguardia: da una parte la necessità di uno Stato forte e coeso, dall'altra il dovere di tutelare le diversità etniche e culturali dell'immenso Paese, in cui si parla una ventina di lingue. Dunque il libero ricorso a ogni espressione linguistica è garantito, ma due sono gl idiomi ufficiali, inglese e hindi. La legislazione assicura d'altra parte la tutela delle tradizioni e si sforza di garantire a ogni diversità il potere d'influire su ogni decisine di portata nazionale.

L'architettura costituzionale indiana si fonda sulla seprazione dei poteri (legislativo, esecitivo e giudiziario) e su una serie di misure, in pratica di checks and balances, freni e contrappesi, volte a garantire l'autonomia di ogni singolo potere. Animate discussioni nel parlamento federale e nelle assemblee locali accompagnano l'adozione di ogni misura legislativa, e al centro dei dibattiti figura sempre il vitale rapporto fra centro e periferia, caratteristico di ogni sistema federale. Naturalmente tocca al sistema giudiziario, considerato comee un vero e proprio guardiano dei diritti, il compito di vigilare su questi delicati meccanismi, dii controllo.

Un'altra peculiarità della Costituzione indiana consiste nello sforzo di contemperare la garanzia dei diritti fondamentali a tutela di ogni cittadino con i doveri civici, che partrndo da un presupposto di responsabilità individuale cerca di arrivare a quella consapevolezza civica che è alla base di ogni pacifica convivenza. L'ideale è insomma quello di cittadini seri e consapevoli, portatori delle singole trradizioni etniche ma al tempo stesso legati al principio di uno Stato coeso e indivisibile.

Completano l'architettura costituzionale i meccanismi per garantire l'emendabilità del testo, necessari per una legge fondamentale che intenda vivere adeguandosi ai tempi, come un organismo vivente immerso nel corso della storia e quidi pronto a recepirne gli stimoli. Anche qui si tratta di conciliare due concetti, continuità e cambiamento, che nella loro diversità simboleggiano una legge capace di restare fedele alla propria ispirazione, ma senza negarsi ai ritocchi suggeriti dalla storia.

                                       a. v.

 

 


                                           

Clicca qui per iscriverti alla nostra newsletter!

 

Torna al Foglio Lapis

 

Mandaci un' E-mail!