FOGLIO LAPIS - FEBBRAIO- 2023

 

In America si discute da sempre sui modi di riproporre nella composizione delle classi i rapporti statistici fra le etnie. Il caso di una prestigiosa scuola secondaria della Virginia. É sufficiente l'attenzione al reddito familiare?

 

Fra gli istituti americani d'istruzione secondaria, la high school intitolata a Thomas Jefferson, che si trova nel North Virginia, gode di un particolare prestigio per la qualità dell'insegnamento in scienze e tecnologia e i risultati educativi. Recentemente i dirigenti dell'istituto hanno deciso di varare un programma destinato a permettere l'accesso a una più vasta componente di studenti socialmente ed economicamente svantaggiati. Le regole per l'ammissione ai corsi sono studiate per favorire i settori menoi favoriti, per esempio relativamente al reddito delle relative famiglie.

Nonostante questa caratterizzazione l'iniziativa della TJ, come l'istituto viene chiamato, è duramente contestata proprio in rapporto al tema dell'armonia etnica. Molti considerano che il meccanismo studiato per l'accesso dei giovani al prestigioso istituto penalizzi fortemente gli americani di origine asiatica, che pure rappresentano una componente assai numerosa della popolazione virginiana. Ma non è di questo avviso la Corte suprema dello stato, che esaminando il ricorso contro le modalità di ammissione alla TJ lo ha congelato confermando, mentre dura la battaglia legale, le regole stabilite dalla scuola.

Attualmente è in preparazione la scelta di 550 studenti per l'ammissione di corsi nel 2024. Gli aspiranti sono più di 2500. I dirigenti scolastici locali hanno notare che cambiare le regole di ammissione provocherebbe il caos nella procedura. Commentando la decisione della Corte i dirigenti della scuola auspicano che il verdetto finale, previsto fra qualche mese, sia loro favorevole e insistono sul fatto che il piano per le ammissioni è basato sul merito e non interferisce sul rapporto fra le etnie. Di tutt'altro avviso i promotori del ricorso, che sottolineano come la TJ primeggi nel panorama educativo americano non soltanto per l'indiscussa qualità didattica, ma anche per la mancanza di diversità nelle classi.

Si fa notare che a lungo l'istituto ha ammesso una quota irrisoria, meno del dieci per cento, di studenti afro-americani o di origine asiatica, e che il nuovo piano di ammissioni potrà in qualche misura favorire gli afro-americani ma non certo gli asiatici. La decisione provvisoria della Corte, fanno amaramente notare gli autori del ricorso, significa dare via libera a un processo di selezione illegale, incostituzionale e avverso alla componente di origine asiatica.

Il caso dell'istituto Thomas Jefferson è un esempio delle difficoltà incontrate dal sistema educativo americano nel tentativo di far corrispondere il più possibile la composizione delle classi a quella della variegata società degli Stati Uniti. I dirigenti della scuola virginiana stanno tentando di farlo senza citare esplicitamente la provenienza etnica o razziale ma semplicemente applicando al meccanismo di selezione i dati della condizione sociale ed economica delle famiglie. Ma questo sistema, conti alla mano, andrebbe a detrimento di una componente importante della popolazione dello stato.

 

                                       f. s.


 

 


                                           

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