FOGLIO LAPIS - FEBBRAIO- 2022

 

Il ministro dell'Educazione nazionale con la sua riforma della scuola varata nel 2019 ha sacrificato la matematica. Se ne chiede la reintroduzione nel “tronco comune” degli insegnamenti obbligatori. Si tratta di un elemento di cultura ma anche di uno strumento professionale

 

Bisogna risolvere, scrive Le Monde, l'equazione della matematica nei licei francesi. Il quotidiano parigino si riferisce con un suo editoriale al dibattito sollevato dalla pubblicazione dei risultati di un'indagine statistica, secondo la quale un terzo dei liceali abbandona questa disciplina a partire dal secondo anno. Occorre ricordare che la riforma della scuola che porta la firma di Jean-Michel Blanquer ha creato un sistema che si fonda sulla compresenza di materie obbligatorie e altre facoltative. Fra queste ultime la matematica. Facendosi interprete di un'opinione assai diffusa negli ambienti della scuola, Le Monde chiede la reintroduzione di questa disciplina nel “tronco comune” delle materie principali.

Il fatto che nel Paese di Cartesio la matematica abbia perduto il suo ruolo tradizionale è considerato un errore da correggere prima possibile. Infatti questa materia non è soltanto parte della cultura generale, è anche un insostituibile strumento professionale. In proposito si segnala che c'è in Francia una grave penuria di ingegneri: secondo l'associazione degli industriali ne mancano cinquemila ogni anno. Si chiede dunque di rilanciare la matematica non soltanto per elevare il livello della formazione, ma anche per rispondere alle necessità del Paese.

La riforma Blanquer è stata varata nel 2019, da allora la percentuale di liceali che comprendeva la matematica nel suo programma di studi nella classe terminale, quella che si conclude con il baccalauréat, è crollata dal 90 al 59 per cento. Sono effetti perversi che vanno corretti rapidamente, anche in considerazione del fatto che nelle statistiche dell'Unione europea la Francia figura agli ultimissimi posti nel rendimento in questa materia. Non si tratta di sollecitare un ritorno al passato, quando la matematica era un temuto strumento di selezione, una sorta di spauracchio che intimoriva molti liceali, ma semplicemente di rivalutarla come elemento di cultura e come base formativa.

 

                                       s. f.

 

 


                                           

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