Il ministero ha reso nota la scelta delle materie per la seconda prova dell'esame di stato – Poiché la terza prova è stata eliminata sarà un esercizio multidisciplinare: ad esempio latino e greco per il classico, matematica e fisica per lo scientifico – Intanto si preparano le simulazioni delle prime due prove – Nell'insieme un ritocco che forse meritava più tempo
Non tutti sono d'accordo (nello scorso numero del nostro periodico abbiamo pubblicato il parere di un lettore risolutamente contrario all'esame di maturità, e nei prossimi riprenderemo il dibattito), ma intanto va avanti la riforma dell'esame di stato che conclude gli studi secondari. Va avanti forse troppo in fretta: da molte parti si fa notare che questo ritocco alla prova finale della scuola secondaria andava preparato con un approccio graduale e partecipato. Fatto sta che il ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca ha annunciato quali saranno le materie scelte per la seconda prova in programma il prossimo 20 giugno (la prima, come è ormai tradizione, riguarda lo scritto d'italiano e si svolgerà il 19).
Visto che la terza prova non ci sarà più, si è deciso di includere nella seconda più discipline, ovviamente coerenti con ogni singola tipologia di studi. Ecco il quadro: latino e greco per il liceo classico, matematica e fisica per lo scientifico, scienze umane, diritto ed economia politica per il liceo delle scienze umane a indirizzo economico sociale, discipline turistiche e inglese all’istituto tecnico per il turismo, informatica, sistemi e reti per l’istituto tecnico a indirizzo informatica, scienze degli alimenti e laboratorio di servizi enogastronomici all’istituto professionale per i servizi di enogastronomia.
Il ministero ha anche comunicato le date delle simulazioni nazionali delle due prove scritte, altra novità della riforma: la prima (italiano) il 19 febbraio e il 26 marzo, la seconda il 28 febbraio e il 2 aprile. Sull'organizzazione di queste prove generali le scuole riceveranno una circolare ministeriale: ma molte voci critiche rilevano che serviva prima un maggiore coinvolgimento degli istituti nell'elaborazione della riforma.
La valutazione delle due prove scritte avverrà sulla base delle griglie nazionali a suo tempo diffuse. Per quanto riguarda il colloquio orale, ovviamente multidisciplinare, saranno preparati dei testi o documenti, o rapporti relativi ad esperienze o progetti, basati sul lavoro didattico effettivamente svolto e destinati a fornire lo spunto per avviare e sviluppare il colloquio. Fra quei materiali, gli stessi esaminandi sorteggeranno quello che darà il via alla loro prova orale.
Nelle parole del ministro Marco Bussetti “quando un esame cambia bisogna stare al fianco della scuola e di chi quella prova deve superarla per fornire tutti i chiarimenti che servono. Lo faremo con altre indicazioni, video esplicativi, interventi di esperti. Vogliamo che ogni novità sia accompagnata da azioni specifiche di supporto. E ai ragazzi dico: se avete domande fatevi avanti, anche sui social, risponderemo ai vostri dubbi”.
Per essere ammessi alla maturità basterà avere frequentato almeno tre quarti delle ore in calendario, avere il 6 in ciascuna disciplina, avere la sufficienza nel comportamento. Il consiglio di classe potrà consentire l’ammissione anche con una insufficienza in una disciplina o gruppo di discipline valutate con un unico voto, ma dovrà motivare la propria scelta. Il voto finale sarà espresso come prima in centesimi, ma si darà più peso al percorso di studi: il credito maturato nell’ultimo triennio varrà fino a 40 punti su 100, invece dei 25 che valevano finora.
r. f. l.
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