Riguarda
le scuole primarie e sarà istituzionalizzato come
“retaggio immateriale” delle Olimpiadi parigine
del 2924. É in corso una verifica della fase sperimentale,
in corso ormai da due anni nell'85 per cento degli istituti
d'istruzione elementare
La
prossima estate si svolgeranno a Parigi i trentatreesimi
Giochi Olimpici. Per la terza volta il grande rito quadriennale
dello sport si celebrerà nella capitale francese:
i precedenti risalgono al 1900 e al 1924, con la seconda
e rispettivamente l'ottava Olimpiade dell'età moderna.
Come sempre questo evento è considerato l'occasione
per mostrare al mondo la vitalità di un Paese, sia
dal punto di vista organizzativo che da quello economico.
Il governo francese ha deciso che i Giochi del 2024 lasceranno
un'impronta nella società, un “retaggio immateriale”
che dovrebbe consistere nell'introduzione in ogni scuola
primaria di una mezz'ora quotidiana di attività fisica.
Questa
pratica fu già introdotta a titolo sperimentale all'inizio
dell'anno scolastico 2021-23 in alcune scuole per essere
estesa alle altre a partire dall'anno successivo. Ma prima
di istituzionalizzarla bisognerà verificarne la portata,
la realtà e gli effetti: proprio per questo la misura
è stata preceduta da una sperimentazione a livello
nazionale. Presentando un rapporto sui crediti da assegnare
allo sport nelle previsioni di spesa del 2024, il senatore
socialista Jean-Jacques Lozach ha detto che è assai
difficile fare un bilancio di questa misura, che dovrà
essere attentamente valutata.
Il
governo di Parigi concorda su questa necessità. Il
ministro dell'educazione nazionale Gabriel Attal ha parlato
della opportunità di una vera e propria inchiesta,
mentre la commissione cultura e istruzione del senato si
è detta pronta a esaminare la questione in tempi
rapidi, visto l'approssimarsi dell'evento olimpico. Si fa
notare che i trenta minuti quotidiani di attività
fisica di fatto sono stati applicati nell'85 per cento delle
scuole primarie, un dato che ovviamente non corrisponde
esattamente alla stessa quota della popolazione scolastica.
La
verifica in programma dovrà fare chiarezza su questi
dati, e soprattutto spiegare le ragioni per cui in una fascia
comunque consistente delle classi elementari non si sia
ritenuto di rispondere positivamente a un'iniziativa che
d'altra parte ha suscitato una generale approvazione. Allo
stato attuale risulta che proprio questo è l'atteggiamento
prevalente a proposito dei trenta minuti quotidiani di ginnastica,
e dunque si prevede che effettivamente i Giochi Olimpici
di Parigi consegneranno alla Francia questa significativa
innovazione, che è al tempo stesso un messaggio e
un suggerimento per il mondo intero.
r. f. l.
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