Emerge da une recente esperienza americana
un'insospettabile prospettiva occupazionale - Che ne
direste di vagabondare da un capo all'altro dell'orbe
terracqueo alimentando una mobilità senza confini con la
periodica piegatura del bucato degli alberghi? - Magari
divorando le distanze con un maestoso camper - E
sciogliendo un inno al canto della lavatrice, alla cenere
e al ranno, al bucato antico da stendere in giardino
–
Che
impiego avete?... Che piego fate? Che ripiego? Non so se mi
spiego: ripiegate davanti al nemico dopo la Guerra di Secessione, o davanti alla Recessione?
–
Piegatori
di lenzuola – rispondono. E
aggiungono: "We do not remember days; we remember
moments"… Una
citazione da Pavese!... Cesare Pavese, ridotto in mericano,
suona così… Sono istruiti, colti, còlti nel vero, questi
piegatori di lenzuola americani…
Quante
poche volte i nostri occhi
Possono
andare così lontano!
Avevano
un mutuo che non sono più riusciti a estinguere. La loro
banca gli ha tolto la casa. Invece di estinguersi, loro ora
vivono in una roulotte attrezzata per servire da abitazione
nei vari luoghi degli Stati Uniti d'America. Ho conosciuto
dei piegatori di lenzuola in Arizona: John e Mary Ann Malloy,
una coppia di settantenni in pensione che vive in un camper.
Voi penserete: "poverini!". Lo pensate perché non
avete visto il loro camper: tra auto (un SUV) e
"casina" è lungo 15 metri. "Ma che patente
ci vuole", mi chiedo in segreto io, "per guidare
un Mostro così? la patente ZETA?". Sono anche poeti
John e Mary Ann Malloy. Mi dicono, e io lo tradico:
Tutti
abbiamo in fondo al cuore
Una
vecchia casa
Con
il bucato steso in giardino
E
un eterno Natale custodito dal pino…
E
comunque il Mostro è bellissimo. Il design è quello dello
Shuttle, la vernice e i decori sembrano stesi a mano da
Pollock, l'arredamento è quello della Casa Bianca. Per
quello che riguarda la larghezza, è a pompa: schiacciando
un bottone, le pareti laterali vengono spinte in fuori e
tutto l'interno fa come un sospiro, si allarga, si distende,
si gonfia: appaiono il tappeto persiano fra i divani, il
grande camino sul fondo del salone, la televisione al plasma
ampia come la mia cucina e, all'esterno, una deliziosa
veranda grande come Rimini. Saranno, pompato tutto, una
cinquantina di metri quadrati, ma veri! eh? Mica una delle
solite esagerazioni all'americana…
"Quanto
costa?" – ho gridato eccitatissimo.
–
90
mila dollari – dicono i Malloy.
"Saranno
60 mila euro", penso io, "in Italia con 60 mila
euro ci fai sì e no il pieno di benzina".
Comunque
i due arzilli settantenni ci vivono lì e là tutto l'anno.
E d'estate, con il caldo, si spostano in Alaska a PIEGARE LE
LENZUOLA LAVATE NEGLI ALBERGHI. Me lo raccontano contenti.
È un lavoro facile, in effetti… Si guadagna bene, a
giudicare dal Concorde in cui abitano… "È un ottimo
modo di vivere", dicono scintillando.
"Hum
Hum, non male", penso.
Io
che vivo da solo, che adoro il bucato e che in una poesia ho
scritto che rimettendo ordine nel pasticcio universale, lo
sostituirei a Dio
Io,
che mi calmo solo ascoltando il ronzio della lavatrice che
va
Io,
che mi farei adottare da un set di lenzuola bianche
Io,
che se fossi Chanel farei un profumo alle lenzuola stese
Ascoltando
i Malloy ho visto spalancarsi un nuovo, possibile,
magnifico, candido futuro…
"Sìììììììììììì"
ho urlato dentro di me, anch'io andrò ramingo per il mondo
a bordo di un camper imperiale e mi manterrò piegando le
lenzuola!
Preghiera
ai miei adorati parenti:
Se
volete farmi un regalo di Natale
Non
fatemi un regalo di Natale.
Vede,
dottore? Sono
di
nuovo depressa /
l'aria
è ritornata
roccia
/ Tra me e le
cose
da fare si
allarga
una distanza
siderale
/ Solo la
mia
lavatrice mi
consola
/ Adoro la
sua
acqua che
scorre
/ la sua
schiuma
frenata / il
suo
sapere sempre
per
cosa è nata,
che
cosa fare, che
cosa
occorrer / Quell'
abbracciarsi
di colli
e
di braccine di
cotone
/ la sua voce
che
canta una
canzone
bianca / di
sapone
/ La prego
dottore,
prima che
io
diventi troppo
morta
/ mi prescriva
una
cesta al giorno
di
roba sporca
Da:
Forza Italia,
sorella
di Libero e Coraggio
-
- Filippo
Nibbi
Nota:
Questa
storia penetrante, acuta, lacerante come un piercing al
naso, è stata trovata lì e una narice le ha fatto da
levatrice, ora che il "bucato" non viene più
rammendato con la cenere e il ranno ma con la lavatrice.
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