Il
fatto di dover ricorrere all'insegnamento a distanza non
fa che approfondire un cronico problema americano –
Si tratta della distanza di rendimento, e dunque di prospettive,
fra alunni provenienti da famiglie ad alto e basso reddito
– Negli strati sociali più disagiati mancano
spesso un adeguato supporto tecnologico e la supervisione
dei genitori
Il
sistema educativo americano soffre da sempre di un cronico
assenteismo, particolarmente significativo nelle scuole
con alta percentuale di alunni provenienti dagli strati
più disagiati della popolazione. Con l'emergenza
sanitaria il problema si è acuito: a seguire i corsi
online, riferisce il New York Times, in alcune scuole è
addirittura meno della metà degli studenti. Ovviamente
anche in questo caso il fenomeno è particolarmente
accentuato nelle aree socialmente più critiche, per
esempio quelle in cui si registra una forte presenza di
famiglie afro-americane o ispaniche.
Le autorità scolastiche di Los Angeles fanno sapere
per esempio che nelle scuole superiori della metropoli californiana
un terzo degli studenti mediamente non partecipa ai corsi
dell'insegnamento a distanza. Percentuali di frequenza vicine
al cento per cento, invece, nelle scuole di élite:
insomma ancora una volta la scuola, che dovrebbe essere
il luogo in cui si corregge la discriminazione sociale,
non fa che approfondirla.
Questa
realtà apre inquietanti interrogativi per il prossimo
futuro. Si parla della possibilità, ammesso che l'andamento
della pandemia lo permetta, di corsi integrativi da tenersi
nell'estate, o di una riapertura anticipata della scuola
che preceda l'inizio del prossimo anno scolastico permettendo
di recuperare il terreno perduto. Ma certo non sarà
facile ridurre la distanza fra gli studenti che provengono
da famiglie a reddito medio-alto e quelli più sfortunati.
Molti di questi ultimi fra l'altro, sono letteralmente scomparsi
dal radar: i loro professori non riescono a raggiungerli
né per telefono né per posta elettronica.
Evidentemente sono alle prese, con le rispettive famiglie,
dei ben noti problemi economici e sanitari.
Perfino
la collocazione geografica aggrava la situazione: ci sono
comunità rurali sperdute nel territorio non coperte
dai providers di Internet, e stavolta la mancata partecipazione
alle lezioni online si verifica indipendentemente dal reddito
familiare. Questo fattore ha invece il suo peso nelle famiglie
ispaniche per esempio, che non soltanto non dispongono a
volte dei supporti tecnologici, ma sono spesso piene di
bambini piccoli dei quali i fratelli e le sorelle maggiori
devono occuparsi. E talvolta i genitori hanno poca dimestichezza
con la lingua inglese, e dunque non possono fornire ai ragazzi
impegnati nello studio un'adeguata supervisione.
Il
NYT cita in caso di un'alunna diciottenne di una high school
a Manhattan che nonostante la buona volontà non riesce
a connettersi ai corsi online. La scuola le ha messo a disposizione
un computer portatile, ma non ha in casa la rete wifi: c'è
un ritardo nei pagamenti della rata mensile e dunque il
router è stato disattivato. Lei prova a connettersi
con il telefono, ma a volte non è possibile, teme
così di perdere l'anno, e non certo per mancanza
d'impegno.
l.
v.
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