Secondo
una ricerca condotta nelle famiglie britanniche in
occasione dell’anno nazionale della lettura, c’è una
precisa ragione se in materia di abitudine alla lettura le
ragazze superano nettamente i loro compagni di sesso
maschile – Consiste nel fatto che nel microcosmo
familiare la funzione del leggere è spesso limitata alla
madre – È necessario che i ragazzi vedano anche il
padre impegnato nella lettura per abituarli a considerarla
un esercizio non soltanto femminile
Ecco i risultati di due ricerche condotte in Gran
Bretagna: meno della metà dei padri ha l’abitudine di
leggere qualcosa ai bambini prima che s’addormentino; le
ragazze superano largamente i loro coetanei di sesso
maschile quanto a capacità e abitudine alla lettura.
Secondo gli esperti scolastici di sua maestà fra queste due
situazioni c’è uno stretto rapporto di causa-effetto. Si
ritiene infatti che la scarsa propensione alla lettura che
si registra fra i ragazzi dipenda almeno in parte dal fatto
che sono cresciuti in un contesto familiare nel quale questo
esercizio ha finito con l’acquisire una connotazione
femminile.
Ma ecco le cifre dei due sondaggi. Su un campione di
2207 adulti intervistati, solo il 42 per cento dei padri ha
riferito di avere l’abitudine di leggere un libro ai figli
al momento di andare a dormire. Gli altri hanno confessato
che la sera rientrano stanchi a casa o che si trovano sotto
stress. Per questo affidano alla televisione il compito
d’intrattenere i bambini prima che si corichino. Le madri
che amano addormentare il figlio, magari leggendo una
favola, sono il 76 per cento. Alcuni fra i padri confidano
si sentirsi inadatti allo scopo, e che le mogli sono più
adatte a questa funzione. Nella maggior parte delle
famiglie, dunque, i ragazzi crescono con l’immagine
distorta che sfogliare un libro è cosa da donne.
Di fatto, le donne se la cavano meglio dei maschi per
quanto riguarda la lettura. L’anno scorso, fra gli alunni
britannici che hanno terminato il ciclo primario, l’87 per
cento delle bambine ha superato gli standard attitudinali,
mentre fra i maschi la cifra si è attestata appena al di
sopra dell’80 per cento. I ragazzi, fanno notare gli
esperti, hanno bisogno di vedere figure maschili alle prese
con i libri, per sentirsi motivati a loro volta. Non è
necessario che si tratti di testi particolarmente
sofisticati: oltre alle fiabe, vanno bene anche articoli di
giornale e cronache sportive.
Secondo un’altra ricerca, tre quarti dei bambini
dichiarano di essere stati incoraggiati a leggere dalla
madre, soltanto la metà dice altrettanto del padre. Un
quarto dei piccoli, addirittura, fa sapere che né l’uno né
l’altro genitore l’ha invitato a dedicarsi alla lettura.
Secondo gli esperti l’importanza della lettura serale,
anche solo di pochi minuti, è enorme: è il modo migliore
di ampliare le possibilità scolastiche dei figli.
-
r. f. l.
-
|